Le mie domande sono

Gentili Dottori,vi scrivo per mio papà che ha 53 anni e da circa un mese riferisce dolori addominali(mal di pancia) e sul fianco che arriva fino dietro la schiena.Eseguita ecografia addome completo il 9/9/08 risultava presenza nel corpo del pancreas di una formazione iso-ipoecogena del diametro max di 32mm.Tutto il resto era a posto,a parte il fegato iper-riflettente per steatosi(ma già lo sapevamo).Fatte anche le analisi del sangue: CA 19,9 2060 ,CEA 0,85, livelli di bilirubina,ALT,AST,amilasi,lipasi a posto.Glucosio 130.
Il 23/9 ha fatto la TAC con liquido di contrasto, risultato:
confermata presenza di una formazione espansiva di 3,5-4 cm a carico del tratto prossimale del corpo pancreatico, ipodensa a margini irregolari.Il dotto pancreatico principale,a monte è dilatato,con ipo-atrofia del corpo-coda.I piani adiposi circostanti sono ispessiti,con fini strie iper-dense che si dipartono dai margini della formazione segnalata.Questa contrae inoltre,posteriormente,rapporti di stretta contiguità con la vena splenica(possibile infiltrazione).La vena mesenterica,verosimilmente occlusa,non è individuabile.Sono presenti circoli collaterali perigastrici e mesenterici.Il tripode celiaco e l'arteria splenica appaiono indenni,così come l'arteria mesenterica sup.Sono apprezzabili alcuni linfonodi peripancreatici del peduncolo epatico e paraorto-cavali delle dimensioni massime di 1cm.
Il fegato presenta alcune aree ipodense delle dimensioni di pochi mm in s8,s6 e s3 suggestive per localizzazioni di malattia.
Si segnala inoltre diverticolosi colica(spiegato il mal di pancia??)
Vie biliari,colecisti,milza,surreni,reni,prostata e vescica di normale aspetto.
Oggi 25/9/08 la prima visita oncologica e gli hanno spiegato che studieranno il caso e molto probabilmente inizierà le chemioterapie dalla prossima settimana.
Ora,visto che si tratta di tumore al pancreas le mie domande sono:
-c'è la speranza che sia stato preso in tempo visto che comunque mio papà si sente bene,(non presenta ittero)ha appetito e sta continuando a lavorare???
-le chemioterapie possono ridurre il tumore o bisogna comunque intervenire chirurgicamente???(hanno parlato anche di asportazione della milza..è vero?)
Sono una ragazza di 25 anni terrorizzata da tutto quello che sta accadendo perchè adoro il mio papà.
Vi prego di darmi un consulto.
Grazie.Paola

[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Paola,

il dolore addominale si spiega con la presenza della massa pancreatica (le localizzazioni di malattia in quell'organo infatti sono piuttosto dolorose per l'infiltrazione locale). Purtroppo le neoplasia pancreatiche inoperabili (causa anche il sospetto di localizzazioni di malattia nel fegato) hanno una prognosi assai severa. E' opportuno in questo caso intraprendere precocemente un trattamento chemioterapico sistemico. I farmaci più indicati sono la gemcitabina e l'oxaliplatino. Inoltre vi si può abbinare l'octreotide essendo spesso presente componente neuroendocrina nella neoplasia. Altro abbinamento possibile è con delle applicazioni di ipertermia capacitiva. Essa ha la facoltà di potenziare localmente l'effetto delle terapie.

Sempre a disposizione, Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it


ps. in questi giorni ho dei grandi problemi con la linea internet casalinga (la devono allacciare nuovamente). Pertanto mi scuso se non potrò rispondere ad altri quesiti assiduamente. Puoi fare riferimento se vuoi al mio recapito cellulare che trovi sulla mia scheda personale.

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Mio papà sta peggiorando...i sintomi si stanno facendo sentire sempre più forti.L'oncologo ha detto che ci avrebbe chiamati in settimana ma che comunque mio papà non avrebbe iniziato la chemioterapia per le prossime 2-3 settimane....mi chiedo perchè aspettare così tanto?
Immagino che Lei ne veda tutti i giorni di questi casi...ma devo sapere una cosa..c'è la possibilità che le chemioterapie riducano o addirittura facciano sparire del tutto questo tumore?
Mio papà è tanto grave?Non posso pensare di vivere senza di lui...non adesso...
Grazie.Paola
[#3]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Ritengo che la terapia del dolore (da verosimile interessamento del plesso celiaco) sia prioritaria in tale situazione; l'assenza del dolore permette al paziente di affrontare meglio la futura terapia.
Si rivolga ad un ambulatorio di terapia antalgica o ai colleghi oncologi che lo seguono spiegando il problema.
Sul tempo d'inizio della terapia chieda ai colleghi; tenga però ben presente che questo tipo di malattia ha una prognosi molto brutta e che è una difficle battaglia.
Non voglio scoraggiarla, ma anzi sapendo ciò deve trovare le forze per dare coraggio a suo padre; è lui che per ora non può stare senza di lei...

Ci tenga informati ed in bocca al lupo per tutto.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#4]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Paola,

concordo con il Collega circa la priorità per la terapia antalgica. Ritengo anche però opportuno iniziare il prima possibile una terapia specifica (una chemioterapia). Purtroppo essa assai difficilmente porterà la scomparsa del tumore (la situazione si presenta assai grave, inutile nasconderlo) ma avendo una certa efficacia e riducendo le masse potrà dare anche sollievo dal dolore infiltrativo.

Sempre a disposizione, Carlo
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