Scegliere terapia per tumore al retto

Un anno fa abbiamo scoperto che mia nonna di 94 anni ha un tumore al retto (adenocarcinoma), la tac con mezzo di contrasto ha rilevato che si estendeva per 7,5 cm in lunghezza e la rettoscopia ha rilevato che occupa 2/3 della parete del retto. Fino ad allora non aveva molti sintomi, a parte una consistente emoraggia quando andava in bagno. Vista l'età l'unica cosa che ci è stato detto di fare è stata la radioterapia (niente intervento o chemioterapia), quindi a febbraio 2015 le hanno fatto 10 sedute (30 gy frazionati in 3 a seduta). Successivamente il tumore si è ridotto di 2,5 cm e il sanguinamento si è arrestato, adesso però il sanguimento è ripreso (infatti ha la sideremia un po' sotto 50) e ha dei dolori al retto che tiene a bada con una pomata (Ultraproct, contiene cortisone e anestetico), quando il dolore è troppo forte le diamo Toradol. Abbiamo provato a farle ripetere una tac con mdc pochi giorni fa ed è risultato che il tumore non è peggiorato, è rimasto 5 cm.
Capisco che vista l'età si può fare poco, però vorremmo almeno ridurre i sintomi (anche perchè per il resto mia nonna sta bene di salute, dimostra meno di 94 anni), soprattutto vorremmo bloccare il sanguimento che ultimamente è aumentato. I radioterapisti hanno detto che altre sedute di radio non se ne possono fare, quindi ci è stato detto di provare con l'ipertermia oncologica oppure di provare a bruciare il tumore con l'argon laser.
Voi cosa ne pensate? Secondo voi quale potrebbe essere la cura più adatta?
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore, Tra i suggerimenti dati dai radioterapisti l'intervento con il laser è possibile per tamponare per un breve periodo il sanguinamento. Mi sembrerebbe più semplice ripetere il trattamento radiante. La dose erogata è di tipo emostatico, cioè non è la dose massima erogabile, inoltre si potrebbe cambiare la disposizione dei fasci o meglio ancora usare la stereotassica. Probabilmente la signora che è abbastanza anziana presenta condizioni generali scadenti e rende titubanti i medici. Ma il dolore e l'emorragia vanno trattati. In questo caso può chiedere un parere in altri centri radioterapici, in particolare quelli con la RT stereotassica. Mi faccia sapere. cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta, mi sono messo subito a cercare e per fortuna ho trovato una clinica non lontana in cui fanno la RT Stereotassica (anche se c'è scritto che la fanno per tumori di piccole dimensioni) in ogni caso mi metterò subito in contatto con loro.
Volevo chiederle cosa ne pensa dell'ipertermia oncologica? Pensa che in questo caso potrebbe essere utile?
Grazie di nuovo.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore, Le dimensioni della massa tumorale, ridotta dopo radioterapia, da quello che riferisce è di circa 5 cm, La lesione è trattabile con la stereo tassica. Anche l'ipotermia è una tecnica valida, ma integrata in un programma oncologico. Valuti sempre le condizioni di suo padre che ha una età in cui meno strapazzi sono riversati sul suo organismo e meglio è. Prima di muovere suo padre si informi direttamente sulle possibilità di cura. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ho contattato due ospedali in cui fanno la stereotassica, nel primo (Policlinico di Messina) mi hanno detto che su una massa tumorale di 5 cm non si può fare (hanno detto che si può fare fino a 2 cm) e di ripetere la radioterapia tradizionale facendo 5 sedute da 4 gray, nell'altro (A.R.N.A.S. Civico di Palermo) invece hanno detto che si può fare la stereotassica, però la dottoressa che ha risposto era una specializzanda e parlava di 5-10 sedute (mentre io ho letto che con la stereotassica di solito si fanno pochissime sedute). A questo punto secondo lei vale la pena farle una visita in questo ospedale in cui le farebbero la stereotassica?
Che lei sappia di solito le sedute sono tante? Perchè purtroppo perora mia nonna è molto debilitata dal sanguinamento e da una recente bronchite quindi non possiamo farle fare molti viaggi.
Grazie mille per la sua disponibilità.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile signore,se le condizioni di sua nonna sono debilitate dal sanguinamento e dalla bronchite non è il caso di muoverla se non per motivi importanti. A volte lo strapazzo del viaggio può essere più debilitante delle cure stesse. Non so come abbia ottenuto le informazioni sulla stereotassica, ma certamente i consulti per telefono sono molto più aleatori si quelli on line o in ambulatorio. Per sua nonna la scelta della cura dipende da molti fattori tra cui anche il numero di sedute che vengono proposte. Se non fosse possibile percorrere questa strada si predisponga per un trattamento antidolorifico più specifico con oppioidi e per una terapia anticoagulante da fare al domicilio. Questo approccio terapeutico rientra nelle "cure palliative" che, spero, siano presenti anche nella sua città. Cordiali saluti
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Utente
Utente
E' successa una cosa molto strana, praticamente mia nonna abita nella mia casa, siccome per alcuni giorni con la mia famiglia siamo stati fuori città, mia nonna l'abbiamo portata a casa di mia zia, mentre era lì ha avuto delle complicazioni cardiache per la quale le si sono gonfiate le gambe e trasudavano linfa (il cardiologo la sta curando e sta meglio), adesso sono due settimane che è a casa di mia zia perchè non possiamo trasportarla visto che ha le gambe gonfie, ma la cosa sbalorditiva è che da quando è lì non ha avuto nessun dolore rettale! Sono più di due settimane che non ha dolori in sede rettale e non prende il Toradol, lo stesso giorno che l'abbiamo portata a casa di mia zia si lamentava dai dolori, appena è arrivata non si è lamentata più e da allora non ne ha avuti più.
A questo punto volevo chiedere: è possibile che i dolori causati da tumore si fanno sentire per delle settimane e poi scompaiono? Oppure può essere che i dolori erano una cosa psicologica?
Per quanto riguarda il sanguimento rettale, quello non si arresta, anzi è un po' aumentato perchè il cardiologo le ha prescritto la Cardioaspirina, comunque appena si sarà ripresa con i problemi cardiaci le faremo fare una visita nell'ospedale in cui fanno la RT Stereotassica.
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