Parere su diagnosi neoplasia pancreas

Chiedo cortesemente aiuto per un parente attualmente dimesso dall'ospedale di siena con diagnosi di neoplasia pancreatica senza alcuna chiara spiegazione alla figlia riguardo alla prognosi e alla gravità della malattia;anzi,ancora non sono state formulate ipotesi circa l'iter terapeutico da seguire e il paziente è parcheggiato a casa in attesa di un nuovo ricovero previsto per il 17/11.Al fine di fornire il maggior numero di elementi allego copia della lettera di dimissioni,precisando che il paziente ha 78 anni.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

direi che occorrono elementi maggiori per poter fornire un parere più accurato. Occorrerebbe innanzitutto una TC total body con mdc per valutare la diffusione di malattia nei restanti distretti corporei. Una neoplasia pancreatica inoperabile è in generale una malattia molto grave con una prognosi severa. Anche l'età non consente di effettuare terapie molto aggressive. Si potrebbe tentare una monochemioterapia con gemcitabina, consultare un Collega radioterapista per eventuale possibilità di irradiazione (se la malattia non è metastatica) ed inoltre si può verificare mediante il dosaggio della CgA (od un octreoscan) se vi sia componente neuroendocrina nella neoplasia (come spesso accade nei tumori del pancreas) ed abbinare alle altre terapie l'octreotide. Delle applicazioni concomitanti di ipertermia capacitiva possono potenziare l'efficacia delle terapie che verranno adottate.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dott.Pastore,da 2 giorni stavo tentando di completare la richiesta che per errore avevo inviato incompleta ma il sistema non mi consentiva di farlo,quindi doppiamente grazie perché adesso posso inviare di nuovo l'intera domanda.
Gliela incollo pari pari

Chiedo cortesemente aiuto per un parente attualmente dimesso dall'ospedale
di siena con diagnosi di neoplasia pancreatica senza alcuna chiara
spiegazione alla figlia riguardo alla prognosi e alla gravità della
malattia;anzi,ancora non sono state formulate ipotesi circa l'iter
terapeutico da seguire e il paziente è parcheggiato a casa in attesa di un
nuovo ricovero previsto per il 17/11.Al fine di fornire il maggior numero di
elementi allego copia della lettera di dimissioni,precisando che il paziente
ha 78 anni.

Gentile Collega, dimettiamo in data odierna il Sig ~, ricoverato presso la
nostra U.O. in data 20/10/2008, con diagnosi di k pancreas e noduL
prostatico.

Nel mese dì settembre 2008 il paziente giungeva alla nostra osservazione,
trasferitoci dal Pronto Soccorso, per quadro di ittero Ostruttivo. In regime
di dimissione protetta eseguiva:
- TC torace-addome: dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche,
della colccìsti ,dell'infundibolo , modesta dilatazione del dotto di
Wirsung: il tatto termininale dcl coledoco e del dotto pancreatico appaiono
stenosati da massa neoformata che si sviluppa per circa 4 cm, determinando
netto ispessimento della parete mediale della seconda porzione duodenale,
Piccole linfoadenopatie perilesionali e celiache. Non si documentano
tumefazioni linfonodali di dimensioni patologiche nelle altre stazioni
pelviche, retroperitonealì e mediastiniche. Non lesioni secondarie epatiche.
Non ascite né segni di uropatia òstruttiva. Modesta splenomegalia a densità
lievemente disomogenea come per la presenza di piccole zone di alterata
vascolarizzazione. Non lesioni secondarie polmonari. Assenza di versamento
pleurico
Durante l'attuale ricovero sono stati effettuati i seguenti esami
- Esami ematochimici: glucosio 146 nig/dl; bilirubina totale 16.1 mg/dl;
bilirublna diretta 12.47 mg/dl; sodio 129 mEq/l; SGOT 169 UI/l: SGPT 108
UI/l; leucociti 17.16 mnigl/mmc; eritrociti
3.35 Hb 8,1 g/dl; hct25,8 %; tutti gli altri parametri nei limiti della
norma
- Msrcatori tumorali: PSA tot 7.490, CA 19-9-1437 U/mI; CA 72-4 33.2
U/rnl;alfa-fetoproteina, CEA e CA 125 nella norma.
- ERCP: deformazione dell'antro gastrica per infitrazione-compressione da
parte della neoplasia nota. Stenosi-deformazione del lume duodenale con
infiltrazione di tutta la seconda porzione che determina completa
distruzione di tutta l'area Valeriana. Si individua il coledoco e quindi si
procede ad impianto di endoprotesi Pig Tail 10 Fr, 2 cm, Biopsie in D2.
Conclusioni: infiltrazione di stomaco e duodeno da TP pancreatica. Impianto
di endoprotesi biliare. RX ERCP: buon posizionamento della endoprotesi nella
via biliare principale in patologia nota.
- Cousulenza urologia: all'esplorazione rettale si apprezza prostata
aumentata di volume, non dolorabile; a livello del lobo destro si apprezza
un'area nodulare di consistenza aumentata meritevole di approfondimento
diagnostico con biopsiaecoguidata.
Durante la degenza il paziente è stato trattato con terapia
idroelettrolitica irfusionale ed
emotrasfusionale. Ad oggi il paziente è in discreto condizioni generali di
salute, i valori della
bilirubina sono in riduzione, rimaniamo ancora in attesa del referto
istologico relativo alla biopsie
eseguite in corso di ERCP. Pertanto riteniamo possibili le sue dimissioni e
riaffidiamo il paziente alle
Sue cure consigliando:
- Nuovo ricovero in data 17/Il per eseguire il giorno 18/il ect transrettale
e biopsia proatatica,
- Deursil 300 mg I cpr/die la sera
- antra 20mg 1 cp/die
- Dieta leggera priva di grassi

Non riesco a capire se vi siano le indicazioni per un intervento chirurgico che immagino sarebbe comunque molto invasivo,nè quale sia l'aspettativa di vita nel caso di neoplasia pancreatica della quale ho sempre sentito parlare come una di quelle a prognosi più sfavorevole.
Grazie e buon lavoro a tutti









[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili oncologi,perdonate l'insistenza,ma non avendo più ricevuto risposta rinnovo la mia richiesta di un parere da parte vostra riguardo la situazione di cui vi ho scritto. Purtroppo non ho altri elementi che possano fornire un quadro più completo. Grazie di nuovo
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

direi che non vi è indicazione all'intervento chirurgico in considerazione dell'estensione locale della neoplasia. Se i parametri ematochimici lo consentono (in particolar modo il valore della bilirubina) si può tentare un trattamento chemioterapico ed eventualmente una radioterapia locale. Anche verificare la positività per CgA od octreoscan può essere utile per vedere se si dispone dell'arma aggiuntiva dell'octreotide. Localmente si possono effettuare inoltre delle applicazioni di ipertermia capacitiva per potenziare chemioterapia ed eventuale radioterapia. La prognosi purtroppo per questo tipo di neoplasia non è delle migliori ma a mio avviso val la pena tentare un trattamento per limitare i disturbi locali e sistemici e per prolungare se non altro la sopravvivenza rispettando la qualità della vita.

Sempre a disposizione e perdona il ritardo nella risposta causa problemi con la linea internet.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
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dopo
Utente
Utente
Grazie tanto davvero,la sua risposta ,come sempre chiarissima e cortese,ci è davvero di aiuto;il problema adesso è gestire il paziente che vuole a tutti i costi essere operato,senza disporre ovviamente degli strumenti culturali per comprendere i rischi e le sofferenze legati al tipo di intervento.La terrò aggiornato.Grazie di nuovo e buona serata
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Di nulla, figurati. Fammi sapere.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it