Una tale eventualita'

Vorrei chiedere un consulto riguardo alla mia ragazza, 32 anni.
Circa 3 settimane fa e' comparso un linfonodo dolente accanto a uno dei tendini della nuca verso l'alto, molto vicino all'osso e profondo, a forma di acino allungato, lungo circa 4 cm. Si e' manifestato allora per la prima volta un prurito in loco. Col passare del tempo il prurito e' aumentato, espandendosi su tutto il corpo, e il dolore al linfonodo prima e' diminuito e ora si e' acuito. Al punto di primo soccorso hanno tastato il linfonodo (due settimane fa) descrivendolo come linfonodo infiammato e mobile. A dire il vero adesso non sembra affatto mobile, ma continua a fare male e a ingrossarsi. La pelle del corpo appare arrossata e leggermente gonfia, e lei sostiene che abbia questo aspetto anche dove non si e' grattata (il prurito si sta facendo insopportabile, soprattutto di notte).
Siamo stati da un dermatologo, il quale ha ipotizzato o una reazione allergica o un'eritema da infezione virale (ma in entrambi i casi si straniva dell'assenza di simmetria nell'infiammazione linfonodale), e ha prescritto i seguenti esami del sangue:
-esame emocromocitometrico - glicemia - VES - TAS - proteina C reattiva - HBsAg - markers epatite C - elettroforesi sieroproteica - TSH di 3a generazione - transaminasi - fosfatasi alcalina
Il dermatologo non ha nascosto la sua preoccupazione, e ha parlato di situazione da approfondire con urgenza, senza sbilanciarsi in altre ipotesi.
Aggiungo che da un paio di giorni si e' manifestata febbre altalenante (max 38), e astenia.
Ha cominciato da oggi ad assumere cortisonici e antistaminici.
In passato si sono verificate infiammazioni simili, ad altri linfonodi, ma senza prurito, e risoltesi in tempi molto piu' brevi con soli antinfiammatori non steroidei.

Io vi chiedo: puo' trattarsi di linfoma o c'e' qualcosa in cio' che vi ho descritto che puo' tranquillamente escludere una tale eventualita'?
Lo chiedo perche' non mi e' piaciuta affatto la reticenza del dermatologo e la sua evidente preoccupazione (e' un amico di famiglia).

Nel ringraziare porgo cordiali saluti
[#1]
Ematologo, Patologo clinico attivo dal 2001 al 2011
Ematologo, Patologo clinico
In merito al caso esposto, ritengo utile avviare rapidamente un depistage per malattia linfoproliferativa. Eseguirei un dosaggio dell'LDH, della beta2 microglobulina , una VES una TC total body e prima di ogni cosa una biopsia escissionale del linfonodo.

Cordiali saluti

Dr. Alfredo Colombo
[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentile dottore, intende dire che la biopsia vada effettuata come prima cosa e, se negativa, si puo' sorvolare sul resto o comunque bisogna fare tutti gli esami?
Grazie ancora, e cordiali saluti.
[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
(Aggiungo che dopo un giorno di trattamento con cortisone e antistaminici il gonfiore del linfonodo si e' molto attenuato, e il prurito diffuso e' quasi sparito, sebbene la pelle rimanga rossa, gonfia e in alcune zone squamata: questo non significa niente? Grazie per l'aiuto.).
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Nel frattempo sono stati svolti gli esami prescritti dal dermatologo.
Gli esami del sangue (- esame emocromocitometrico - glicemia - VES - TAS - proteina C reattiva - HBsAg - markers epatite C - elettroforesi sieroproteica - TSH di 3a generazione - transaminasi - fosfatasi alcalina) evidenziano solo le seguenti anomalie:
-eosinofili al 30%
-leucociti a 1500 piu' del valore massimo
L'ecografia del collo evidenzia linfoadenomegalie laterocervicali piccole e con caratteristiche reattive, in particolare in sede retromastoidea sx a livello sottocutaneo e all'inserzione occipitale.

Gli esami del sangue verranno ripetuti e integrati con quelli da lei suggeriti finita la cura con cortisone (4 gg + 7 a vuoto per non falsare i risultati).

Si possono gia' fare delle considerazioni? E' corretto il modo di procedere (io ho proposto i suoi consigli circa gli esami ma mi sono solo beccato una valanga di insulti da parte di suoceri medici saccenti e presuntuosi, l'unico ragionevole e' stato il medico di famiglia che ha integrato gli esami del sangue)?
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Gentile utente,
non credo che si possa aggiungere un ulteriore contributo tramite Internet senza una visita.
Ma dal quadro che descrive credo che Lei stia drammatizzando eccessivamente la situazione, che pur merita un approfondimento diagnostico.

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html

per fortuna il Suo curante ha dimostrato buon senso integrando gli esami.

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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