Tumore mammella
Sono una donna di 70 anni affetta da Distrofia Miotonica (Steinert tipo 1), con episodi periodici di flebite alla gamba sinistra e sono stata sottoposta nel luglio 2012 a lobectomia superiore sinistra per asportare un adenocarcinoma di 7mm pT1aN0 – Stadio 1°, con recidiva nulla ai controlli periodici tuttora in corso.
A maggio 2016 sono stata operata di tumorectomia mammella dx a seguito di una diagnosi occasionale molto precoce di CA QSI, derivante da accertamenti radiologici per intervento di colecistectomia.
L’esame istologico eseguito alla Sapienza di Roma ha portato alla seguente diagnosi:
Carcinoma duttale infiltrante (“no special type” sec. WHO 2012) moderatamente differenziato (G2) del diametro di mm 10 associato a focolai di carcinoma duttale in situ di tipo solido cribriforme e con aspetti papillari. I margini di resezione chirurgica esaminati in sede intraoperatoria risultano esenti da neoplasia infiltrante; si segnala la presenza di aree di carcinoma in situ di tipo solido e cribriforme in corrispondenza del campo inviato come margine versante esterno. Linfonodo sentinella e quattro parasentinella esenti da metastasi.
Inoltre accertato “ Recettori per gli Estrogeni: positività 95% delle cellule neoplastiche”
Su indicazione dell’oncologo ho iniziato la somministrazione di NOVALDEX 20 una al giorno e mi sono sottoposta a radioterapia presso IRCCS – Candiolo con tecnica 3D CRT 20 sedute = 451 Gray + 4 concomitanti bost = 51 Gray. Il 30 giugno farò la visita di controllo a Candiolo.
Nel frattempo ho dovuto mio malgrado constatare che gli effetti indesiderati causatimi i dal NOLVADEX, probabilmente anche in concomitanza con la Distrofia Miotonica (nausea con vomito, affaticamento, debolezza, stanchezza, difficoltà a camminare e tenere in mano le cose, dolori muscolari, mal di testa e capogiri, ipertensione, per non parlare di altri peggiori possibili) stanno provocandomi un preoccupante decadimento della mia qualità di vita, con confusione e depressione.
Poiché attualmente non vi è in atto in me un tumore alla mammella, bensì un rischio, non so con che grado di probabilità, di comparsa di uno nuovo, vorrei capire quanta è la reale possibilità che l’assunzione del NOVALDEX riduca significativamente tale rischio.
La mia domanda è: vista la mia età, le mie condizioni fisiche, gli effetti indesiderati da sopportare ed altri rischi, valutando accuratamente i pro ed i contro, decidere coscienziosamente se abbandonare la terapia farmacologica ormonale.
Maria Teresa
A maggio 2016 sono stata operata di tumorectomia mammella dx a seguito di una diagnosi occasionale molto precoce di CA QSI, derivante da accertamenti radiologici per intervento di colecistectomia.
L’esame istologico eseguito alla Sapienza di Roma ha portato alla seguente diagnosi:
Carcinoma duttale infiltrante (“no special type” sec. WHO 2012) moderatamente differenziato (G2) del diametro di mm 10 associato a focolai di carcinoma duttale in situ di tipo solido cribriforme e con aspetti papillari. I margini di resezione chirurgica esaminati in sede intraoperatoria risultano esenti da neoplasia infiltrante; si segnala la presenza di aree di carcinoma in situ di tipo solido e cribriforme in corrispondenza del campo inviato come margine versante esterno. Linfonodo sentinella e quattro parasentinella esenti da metastasi.
Inoltre accertato “ Recettori per gli Estrogeni: positività 95% delle cellule neoplastiche”
Su indicazione dell’oncologo ho iniziato la somministrazione di NOVALDEX 20 una al giorno e mi sono sottoposta a radioterapia presso IRCCS – Candiolo con tecnica 3D CRT 20 sedute = 451 Gray + 4 concomitanti bost = 51 Gray. Il 30 giugno farò la visita di controllo a Candiolo.
Nel frattempo ho dovuto mio malgrado constatare che gli effetti indesiderati causatimi i dal NOLVADEX, probabilmente anche in concomitanza con la Distrofia Miotonica (nausea con vomito, affaticamento, debolezza, stanchezza, difficoltà a camminare e tenere in mano le cose, dolori muscolari, mal di testa e capogiri, ipertensione, per non parlare di altri peggiori possibili) stanno provocandomi un preoccupante decadimento della mia qualità di vita, con confusione e depressione.
Poiché attualmente non vi è in atto in me un tumore alla mammella, bensì un rischio, non so con che grado di probabilità, di comparsa di uno nuovo, vorrei capire quanta è la reale possibilità che l’assunzione del NOVALDEX riduca significativamente tale rischio.
La mia domanda è: vista la mia età, le mie condizioni fisiche, gli effetti indesiderati da sopportare ed altri rischi, valutando accuratamente i pro ed i contro, decidere coscienziosamente se abbandonare la terapia farmacologica ormonale.
Maria Teresa
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Maria Teresa
da quanto allega la presenza in maggioranza di fattori prognostici favorevoli suggerisce un cauto ottimismo.
Ovviamente trattandosi di un tumore ORMONORESPONSIVO la terapia con Tamoxifene ha una sua ragione, che deve essere valutata attentamente dall'oncologo riguardo a BENEFICI/SVANTAGGI prima di sospenderla tenendo conto della patologia concomitante.
Se dovesse sospenderla non c'è ragione di disperarsi , ma dovrebbe tenere conto delle raccomandazioni di Prevenzione Primaria
Legga
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Verissimo che il rischio zero non esiste, ma lo si può ridurre di molto.
Sull'attività fisica naturalmente occorre tenere conto dei limiti della patologia concomitante
Non sia in ansia per quanto ci espone. Ora è tempo di occuparsi più che del tumore , della PAURA del Tumore.
Venga nel nostro blog delle Ragazze Fuori di seno
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-656.html
Si presenti con un nome (se lo desidera anche un nome di comodo), scriva che l'ho invitata io ed esponga pure le sue paure. Altre sue compagne con problemi analoghi potranno accoglierla ed aiutarla.
L'aspettiamo...non se ne pentirà
Tanti saluti
da quanto allega la presenza in maggioranza di fattori prognostici favorevoli suggerisce un cauto ottimismo.
Ovviamente trattandosi di un tumore ORMONORESPONSIVO la terapia con Tamoxifene ha una sua ragione, che deve essere valutata attentamente dall'oncologo riguardo a BENEFICI/SVANTAGGI prima di sospenderla tenendo conto della patologia concomitante.
Se dovesse sospenderla non c'è ragione di disperarsi , ma dovrebbe tenere conto delle raccomandazioni di Prevenzione Primaria
Legga
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Verissimo che il rischio zero non esiste, ma lo si può ridurre di molto.
Sull'attività fisica naturalmente occorre tenere conto dei limiti della patologia concomitante
Non sia in ansia per quanto ci espone. Ora è tempo di occuparsi più che del tumore , della PAURA del Tumore.
Venga nel nostro blog delle Ragazze Fuori di seno
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-656.html
Si presenti con un nome (se lo desidera anche un nome di comodo), scriva che l'ho invitata io ed esponga pure le sue paure. Altre sue compagne con problemi analoghi potranno accoglierla ed aiutarla.
L'aspettiamo...non se ne pentirà
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 04/03/2017.
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