Tumore utero operato
Gentili Dottori,
mia madre di anni 72 purtroppo è affetta da un tumore all'utero. A marzo le veniva diagnosticato un adenocarcinoma di tipo endometrioide dell'endometrio. Veniva sottoposta a TAC torace-addome, dove veniva riscontrata:
" un rilievo a livello polmonare inf dx di nodulo di 7 mm sospetto per natura verosimilmente ripetitiva, a livello addominale riscontro di neoplasia occupante la cavità uterina infiltrante il miometrio ed interessante il tessuto adiposo limitrofo, sospetta infiltrazione della parete vaginale e presenza di multiple linfoadenomegalie iliache ed otturatorie".
Dal mese di Aprile mia madre è stata sottoposta ad iniziali tre cicli di chemioterapia con schema carboplatino AUC 5 e taxol 175 mg/mq.Una rivalutazione TAC di giugno ha mostrato la scomparsa del nodulo polmonare sospetto, la netta riduzione della lesione uterina che era di circa 2,7 x 1,2 cm. Riduzione volumetrica dei multipli linfonodi iliaci ed otturatori, diametro massimo 1 cm. Per tale motivo la paziente veniva sottoposta nel mese di Luglio all'asportazione dell'utero. L'esame istologico evidenzia:
descrizione macroscopica "che la cavità uterina è interamente occupata da una neoplasia biancastra che infiltra la metà esterna del miometrio".
Descrizione microscopica" 1-10 adenocarcinoma endometrioide dell'endometrio, scarsamente differenziato, infiltrante il miometrio a tutto espessore e la sierosa. La neoplasia giunge in corrispondenza dell'istmo. La cervice è indenne da lesioni neoplastiche.Sono presenti numerosi immaggini di invasione neoplastica dei vasi linfatici.Gli annessi sono indenni da metastasi.11: 4 linfonodi indenni da metastasi,12: 4 linfonodi indenni da matastasi, 13: tessuto adiposo privo di linfonodi indenne da lesioni neoplastiche. 14: 6 linfonodi indenni da metastasi.15: 2 linfonodi indenni da metastasi.16: 6 linfonodi indenni da metastasi.17: 5 linfonodi indenni da metatasi. 18: 5 linfonodi indenni da metastasi. 19: tessuto adiposo privo di linfonodi indenne da lesioni neoplastiche.20: non lesioni neoplastiche.
Nel mese di Ottobre veniva effettuata TAC di verifica dalla quale non erano evidenti lesioni polmonari,nella zona addome superiore ed inferiore si rileva
che" in fossa iliaca sn, si reperta una formazione ipodenza, priva di significativo enhancement, di circa 26x 33 mm di diametro ed estesa in senso cranio- caudale per circa 30 mm.In sede intercavo-aortica, subito al di sopra della biforcazione iliaca dell'aorta, si reperta un tessuto solido, di verosimile natura adenopatica, disomogeneo per la presenza di fenomeni di tipo necroticoi-colliquativo, di circa 20x11,5 mm di diametro."
Alla luce di questa TAC alla paziente venivano consigliate 5 settimane di radioterapia. Purtroppo mia madre è dovuta ritornare alla sua residenza e quindi è stata posta alle cure degli oncologi della zona che hanno voluto effettuare una preventiva TACPET che ha evidenziato quanto segue:
" Intenso e patologico incremento del metabolismo glucidico si rileva in corrispondenza di una voluminosa adenopatia in sede intercavo-aortica(SUV max 18.2). Negativi i rimanenti distretti corporei esaminati." Da questo referto e dalla documentazion sopra riportata gli oncologi della zona non hanno voluto effettuare la radioterapia e mia madre è stata sottoposta a tre cicli chemio con farmaci differenti rispetto al carboplatino e taxolo, che sono il CAELUX ed il NAVELBINE.
Vorrei sapere è se è corretta la mancata effettuazione della radio ed il cambiamento del protocollo chemioterapico.Vi sarei grato se potessi avere un vostro parere e se potessi conoscere se esistono altre cure contro questo tipo di tumore. Grazie.
mia madre di anni 72 purtroppo è affetta da un tumore all'utero. A marzo le veniva diagnosticato un adenocarcinoma di tipo endometrioide dell'endometrio. Veniva sottoposta a TAC torace-addome, dove veniva riscontrata:
" un rilievo a livello polmonare inf dx di nodulo di 7 mm sospetto per natura verosimilmente ripetitiva, a livello addominale riscontro di neoplasia occupante la cavità uterina infiltrante il miometrio ed interessante il tessuto adiposo limitrofo, sospetta infiltrazione della parete vaginale e presenza di multiple linfoadenomegalie iliache ed otturatorie".
Dal mese di Aprile mia madre è stata sottoposta ad iniziali tre cicli di chemioterapia con schema carboplatino AUC 5 e taxol 175 mg/mq.Una rivalutazione TAC di giugno ha mostrato la scomparsa del nodulo polmonare sospetto, la netta riduzione della lesione uterina che era di circa 2,7 x 1,2 cm. Riduzione volumetrica dei multipli linfonodi iliaci ed otturatori, diametro massimo 1 cm. Per tale motivo la paziente veniva sottoposta nel mese di Luglio all'asportazione dell'utero. L'esame istologico evidenzia:
descrizione macroscopica "che la cavità uterina è interamente occupata da una neoplasia biancastra che infiltra la metà esterna del miometrio".
Descrizione microscopica" 1-10 adenocarcinoma endometrioide dell'endometrio, scarsamente differenziato, infiltrante il miometrio a tutto espessore e la sierosa. La neoplasia giunge in corrispondenza dell'istmo. La cervice è indenne da lesioni neoplastiche.Sono presenti numerosi immaggini di invasione neoplastica dei vasi linfatici.Gli annessi sono indenni da metastasi.11: 4 linfonodi indenni da metastasi,12: 4 linfonodi indenni da matastasi, 13: tessuto adiposo privo di linfonodi indenne da lesioni neoplastiche. 14: 6 linfonodi indenni da metastasi.15: 2 linfonodi indenni da metastasi.16: 6 linfonodi indenni da metastasi.17: 5 linfonodi indenni da metatasi. 18: 5 linfonodi indenni da metastasi. 19: tessuto adiposo privo di linfonodi indenne da lesioni neoplastiche.20: non lesioni neoplastiche.
Nel mese di Ottobre veniva effettuata TAC di verifica dalla quale non erano evidenti lesioni polmonari,nella zona addome superiore ed inferiore si rileva
che" in fossa iliaca sn, si reperta una formazione ipodenza, priva di significativo enhancement, di circa 26x 33 mm di diametro ed estesa in senso cranio- caudale per circa 30 mm.In sede intercavo-aortica, subito al di sopra della biforcazione iliaca dell'aorta, si reperta un tessuto solido, di verosimile natura adenopatica, disomogeneo per la presenza di fenomeni di tipo necroticoi-colliquativo, di circa 20x11,5 mm di diametro."
Alla luce di questa TAC alla paziente venivano consigliate 5 settimane di radioterapia. Purtroppo mia madre è dovuta ritornare alla sua residenza e quindi è stata posta alle cure degli oncologi della zona che hanno voluto effettuare una preventiva TACPET che ha evidenziato quanto segue:
" Intenso e patologico incremento del metabolismo glucidico si rileva in corrispondenza di una voluminosa adenopatia in sede intercavo-aortica(SUV max 18.2). Negativi i rimanenti distretti corporei esaminati." Da questo referto e dalla documentazion sopra riportata gli oncologi della zona non hanno voluto effettuare la radioterapia e mia madre è stata sottoposta a tre cicli chemio con farmaci differenti rispetto al carboplatino e taxolo, che sono il CAELUX ed il NAVELBINE.
Vorrei sapere è se è corretta la mancata effettuazione della radio ed il cambiamento del protocollo chemioterapico.Vi sarei grato se potessi avere un vostro parere e se potessi conoscere se esistono altre cure contro questo tipo di tumore. Grazie.
[#1]
Caro utente,
La presenza alla TC di adenopatie linfonodali pelviche e alla TC/PET di una manifestazione linfonodale patologica in addome ha indotto i colleghi oncologi a riprendere il trattamento sistemico chemioterapico per agire sulle sedi evidenti e sterilizzare altre possibili micrometastasi in circolo.
Comunque, a mio avviso, il rischio di ricaduta locale sullo scavo pelvico sussiste e la radioterapia potrebbe essere ancora indicata, magari non solo sulla pelvi ma anche a "caminetto" sulle vie lomboaortiche.
A questo punto comunque conviene rinviare la decisione dopo una TC/PET di rivalutazione, dopo almeno 2-3 cicli di chemioterapia.
La presenza alla TC di adenopatie linfonodali pelviche e alla TC/PET di una manifestazione linfonodale patologica in addome ha indotto i colleghi oncologi a riprendere il trattamento sistemico chemioterapico per agire sulle sedi evidenti e sterilizzare altre possibili micrometastasi in circolo.
Comunque, a mio avviso, il rischio di ricaduta locale sullo scavo pelvico sussiste e la radioterapia potrebbe essere ancora indicata, magari non solo sulla pelvi ma anche a "caminetto" sulle vie lomboaortiche.
A questo punto comunque conviene rinviare la decisione dopo una TC/PET di rivalutazione, dopo almeno 2-3 cicli di chemioterapia.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.6k visite dal 16/12/2008.
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