Prevenzione per il tumore del colon-retto
Gentili dottori,
vorrei chiedere un parere sull'opportunità di eseguire esami diagnostici preventivi già a partire da questa età (26 anni) per quanto riguarda il tumore del colon-retto. Ho avuto infatti un familiare di primo grado spentosi a soli 40 anni per questa patologia, e ho letto che i programmi di screening normalmente iniziano solo a partire dai 50. Non ci sono altri parenti di primo o secondo grado che abbiano sviluppato questa patologia, ma ho letto che avere un parente di primo grado deceduto in così giovane età espone a un rischio maggiore. Mi chiedo dunque se non sarebbe il caso di effettuare esami come la colonscopia per appurare se esistano polipi potenzialmente in grado di evolvere in modo maligno. Il mio medico curante, giudicando l'esame invasivo, si è limitato a prescrivermi un'indagine di sangue occulto nelle feci per "tranquillizzarmi", che ha dato esito negativo. Ho letto però che non sempre i polipi danno luogo a sanguinamento, dunque mi chiedo quale sia il grado di affidabilità di un'indagine così comoda ma anche un po' superficiale, e se non sia il caso di insistere in modo più fermo con il medico curante affinché mi prescriva esami più approfonditi.
Grazie per la vostra opinione
vorrei chiedere un parere sull'opportunità di eseguire esami diagnostici preventivi già a partire da questa età (26 anni) per quanto riguarda il tumore del colon-retto. Ho avuto infatti un familiare di primo grado spentosi a soli 40 anni per questa patologia, e ho letto che i programmi di screening normalmente iniziano solo a partire dai 50. Non ci sono altri parenti di primo o secondo grado che abbiano sviluppato questa patologia, ma ho letto che avere un parente di primo grado deceduto in così giovane età espone a un rischio maggiore. Mi chiedo dunque se non sarebbe il caso di effettuare esami come la colonscopia per appurare se esistano polipi potenzialmente in grado di evolvere in modo maligno. Il mio medico curante, giudicando l'esame invasivo, si è limitato a prescrivermi un'indagine di sangue occulto nelle feci per "tranquillizzarmi", che ha dato esito negativo. Ho letto però che non sempre i polipi danno luogo a sanguinamento, dunque mi chiedo quale sia il grado di affidabilità di un'indagine così comoda ma anche un po' superficiale, e se non sia il caso di insistere in modo più fermo con il medico curante affinché mi prescriva esami più approfonditi.
Grazie per la vostra opinione
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Sarebbe utile sapere, riguardo questo parente deceduto in così giovane età, a quale età aveva ricevuto la diagnosi e se la neoplasia del colon era insorta in un contesto di poliposi diffusa del colon.
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
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Utente
Gentile Dottore,
il mio parente ha ricevuto la diagnosi all'età di 39 anni, quando purtroppo erano già presenti metastasi al fegato. Purtroppo non so indicare se era presente un contesto di poliposi diffusa, ma so che questo è stato il primo caso a livello familiare. Precedentemente il mio parente non aveva eseguito indagini mediche in grado di evidenziare una poliposa diffusa.
il mio parente ha ricevuto la diagnosi all'età di 39 anni, quando purtroppo erano già presenti metastasi al fegato. Purtroppo non so indicare se era presente un contesto di poliposi diffusa, ma so che questo è stato il primo caso a livello familiare. Precedentemente il mio parente non aveva eseguito indagini mediche in grado di evidenziare una poliposa diffusa.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 21/03/2009.
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