Colite - esito biopsia

Buongiorno,
ho 29 anni, brasiliana, residente in Italia da 4 anni. Muito ansiosa e storico di depressione in famiglia. Ho vissuto l'anno di 2008 sotto stress.
A dicembre 2008, dopo aver mangiato una carne di maiale, ho iniziato a sentire dei fastigi al addome (sinistra inferiore),le feci molli (non formate), regolari (1 volta al giorno), nausea, flatulenza, tanti ruti, dolore lombari. Il dottore di base mi ha prescritto DEBRIDAT e dieta in bianco che hanno migliorato il fastigio e le feci erano piu formate.
Ho fatto la gastroscopia dove risulta stomaco normale, mucosa priva di lesioni.
Ricerca di sangue occulto nelle feci: NEGATIVO
Esame di sangue: valori nella norma
CEA < 0,5

Ad oggi ho perso 4 chili e non prendo medicine (a parte EN per l'ansia). Sto mangiando di tutto. Ho sempre feci molli, dolore lungo il colon come delle fitte (anche di notte).

Fatta la colonscopia: INSERZIONE DELLO STRUMENTO SINO AL CIECO IN CONDIZIONI DI BUONA PULIZIA INTESTINALE. VALVOLA IC REGOLARE. SI SPLORA L'ILEO TERMINALE CHE APPARE PRIVO DI LESIONI (BIOPSIE). ASSENZA DI LESIONI IN TUTTI I SEGMENTI ESPLORATI. SI ESEGUONO BIOPSIE RANDOM LUNGO TUTTO IL COLON PER ESCLUDERE COLITE MICROSCOPICA. RETTO NELLA NORMA. INTENSA CONGESTIONE DEL CIRCOLO EMORROIDARIO.

BIOPSIE: ILEO, FLOGOSI CRONICA FOCALMENTE EROSIVA E IPERPLASIA LINFOFOLLICOLARE
COLON, FLOGOSI CRONICA LIFOPLAMACELLULARE CON DICRETA QUOTA DI MUCIFAGI E RARI EOSINOFILI, LIEVE EDEMA DELLA LAMINA PROPRIA E FOCALE RAREFAZIONE GHIANDOLARE.
RETTO: POLIPO IPERPLATICO IN MUCOSA COLICA SEDE DI FLOGOSI CRONICA LINFOPLAMACELLULARE CON DICRETA QUOTA DI MUCIFAGI.

Dopo la colonscopia una settimana con muco bianco. Adesso niente piu muco.
Il mio Gastroenterologo dice: quadro compatibile con IBS e con note suggestive di colite microscopica. Lui e' piu propenso alla diagnosi della colite nervosa. Dice che l'infiammazione e' molto lieve e mi ha prescritto ASACOL (400mg x 3 volte al giorno per due mesi). Purtroppo l'ASACOL mi ha causato dolori addominali ed ho smesso. Lui mi ha consigliato di non prendere niente e ritornare da lui fra un mese.

-I miei dubbi riguardano l'infiammazione che non la sto curando. E' possibile che evoluisca ad una malattia pi grave (RCU , Cronh)?
-Non avendo diarrea, l'alvo e' praticamente regolari (solo alcuni pochi giorni al mese non vado in bagno), dolori anche di notte...non riscontro questi sintomi ne nella colite nervosa ne nella microscopica.
-che terapia dovrei seguire per evitare il peggioramento? O far regredire questo stato infamatorio?
-secondo voi quale sarebbe la diagnosi piu accertata?


Vi ringrazio
Tanti saluti
Emanuela


[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
dalla sintomatologia clinica e dal quadro endoscopico sono in accordo con l'ipotesi del collega che la segue per una colite microscopica. Questa condizione è spesso secondaria all'assunzione di farmaci o a tossinfezioni e determina spesso un'alterazione della flora batterica intestinale, responsabile a sua volta del perdurare dei sintomi.
L'approccio terapeutico iniziale con mesalazina per un tempo limitato è consueto ed ha una sua ragione, tuttavia l'individuale intolleranza non ne consente attualmente l'utilizzo.
L'assenza attuale di diarrea lascia supporre una graduale spontanea remissione della patologia; per agevolarla può essere utile qualche accorgimento dietetico, come la introduzione quotidiana di yogurt nell'alimentazione, allo scopo di favorire il ripristino della regolare flora batterica.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio tantissimo.

Se non abuso dalla sua cortesia, vorrei sua opinione per quanto riguarda l'ASACOL. Vorrei curare l'infamazione nella paura che la mallatia evoluisca. Sostituire il farmaco per un'altro non sarebbe una buona idea? e qualle farmaco? Non capisco perche mio Gastro mi ha lasciato sensa nessuna medicazione (lui mi dice che io non ho niente e che non ho bisogno di prendere niente. Lui pensa anche alla colite nervosa).

La ringrazio nuovamente
Emanuela
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la reazione avversa alla mesalazina non fa propendere per il suo utilizzo, almeno attualmente.
Per quel che riguarda la componente infiammatoria, se i sintomi regrediscono, non è necessaria una terapia in tal senso. L'evoluzione di questo quadro in una malattia diversa è da escludere, quindi tale preoccupazione è infondata. Dunque, oltre gli accorgimenti dietetici descritti, non consiglio, al momento, alcuna terapia farmacologica. Se dalla visita medica dovesse emergere l'importanza della componente psicologica, una consulenza in quest'ambito può essere di giovamento.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Dr. Scuoto,

lei e' gentilissimo. Vorrei solo puntualizare che non ho MAI avuto diarrea, le feci sono regolari e molli. Ho avuto pochi episodi di piu di 2 scariche al giorno di feci non formate e mai liquide.
Per questa raggione la colite microscopica mi sembra non quadrare con i miei sintomi. Dall'esito delle bipsie lei non riscontra similitudini con il Cronh o la RCU? Espero di non...mio medico di famigli aferma che io ho il Crohn.

Grazie e non la disturbero' piu
Emanuela
[#5]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la sua richiesta di chiarimento non è un disturbo per me o gli altri colleghi.

Molte condizioni hanno sintomi sovrapponibili e il compito del medico che si trova davanti il quadro clinico del paziente è quello di "dare un nome" alla malattia, cioè di formulare la diagnosi. Per fare ciò si richiedono esami strumntali o di laboratorio che permettono di confermare un'ipotesi e di escluderne altre: questo procedimento si chiama "diagnosi differenziale" proprio perché punta a distinguere le differenze tra una malattia e l'altra.
Nell'esempio di una diagnosi differenzialie tra colite microscopica, rettocolite ulcerosa e m. di Crohn il quadro istologico è diverso: nel m. di Crohn l'istologo trova nella mucosa delle condizioni infiammatorie particolari, i granulomi, che non sono presenti nelle altre malattie; nella rettocolite ulcerosa l'infiltrato infiammatorio è differente da quello della colite microcitica e, in fase attiva, l'endoscopista rileva le ulcere.

I colleghi che mi leggono mi perdoneranno l'eccessiva semplificazione, ma quanto ho scritto ha lo scopo di far chiarezza e consigliarle di seguire con fiducia le indicazioni del collega specialista gastroenterologo che l'ha visitata e di non sottovalutare quanto le ho scritto in precedenza sull'approccio psicologico.

Cordiali saluti.
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio per la risposta. E' stata davvero di aiuto.
Emanuela
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