Melanoma con metastasi al cervello

Salve cari dottori, a mio padre è stato diagnosticato nel maggio del 2007 un melanoma nodulare polipoide di 4°(quarto)livello a seguito del quale è semplicemente seguito un periodo di controllo senza l'ausilio di ulteriori cure, poichè presso il Centro Nazionale dei Tumori di Milano le indagini effettuate (linfonodo sentinella, Pet) risultavano negative. Ad una successiva Pet, risalente al giugno 2008, risultava la presenza di un nodulo polmonare di natura metastatica, immediatamente asportato al Policlinico di Messina, struttura ospedaliera presso la quale è tuttora in cura. Ad agosto dello stesso anno, mio padre iniziava una serie di tre cicli chemioterapici a base di Cisplatino e Deticene ed in seguito IntronA ed Interleuchina. A fine dicembre, terminata la chemio, le nuove indagini evidenziavano la presenza di tre metastasi cerebrali da 1 cm di diametro l'una. Da quel momento abbiamo effettuato dei cicli di radioterapia con acceleratore lineare coadiuvata dall'assunzione di Temodal, 140-160mg al giorno. A febbraio le metastasi cerebrali erano diventate 5 da 2-2,5 cm di diametro l'una e le condizioni generali di mio padre cominciavano ad aggravarsi(estrema difficoltà a camminare, a parlare, mancanza di lucidità...) A marzo abbiamo provato con 3 sedute di Cyberknife alla massima intensità possibile, il tutto senza mai abbandonare il Temodal,e in aggiunta 120 gocce di soldesam al giorno, oggi scalate a 64 per l'incredibile aumento della glicemia (arrivata anche a 430), ma niente, le metastasi sono risultate radioresistenti. Mio padre continua a peggiorare, e quello che ci è stato detto adesso, a seguito di un'ultima risonanza magnetica, è di proseguire con Temodal e cortisone(Soldesam), ma che a mio padre resta poco, pochissimo, da vivere.Anche se so che è così, ne sono pienamente consapevole, vorrei solo sentirmi dire anche da Voi che non c'è proprio nessuna speranza e vorrei anche sapere in base alla Vostra esperienza, cosa significa solo orientativamente quel "poco da vivere", visto che nessuno vuole sbilanciarsi. Vi prego di rispondermi e di non essere evasivi, troppo buoni o eccessivamente cauti con i numeri, anche perchè devo aiutare mia madre ad accettare la realtà, dato che si rifiuta di capire ciò che i medici che ci stanno vicino hanno il coraggio soltanto di accennare.
Mille grazie già da adesso.
Giuseppe

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Dr. Carlo Camplone Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 23
Egregio sig.re,

un numero non basterà ad accettare la crudele esperienza che sta vivendo nè aiuterà sua madre a capire questa realtà nè sazierà il dolore che avete dentro. Mi dispiace dover dire che qualsiasi termine Lei stia giustamente cercando di avere, purtroppo nessuno è in grado di poterlo freddamente calcolare, si fidi dei suoi medici curanti come ha fatto finora e cerchi nel suo cuore le sue, già fatte, risposte.
Cordialmente con sentita vicinanza e mi perdoni se la mia risposta non è soddisfacente come vorrebbe.

Dott. Carlo Camplone

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dopo
Utente
Utente
Prima di tutto La ringrazio per la velocità e la cordialità della risposta. Quindi è proprio vero che le speranze di cronicizzare anche relativamente la situazione sono pari a zero? Mi scusi se insisto sui tempi e capisco che forse i dati fornitiVi sono
esigui(sono eventualmente, ovviamente, disponibilissimo ad inviare qualsiasi esame)ma per me quantificare diventa fondamentale, mio padre ha 60 anni,vorrebbe fare ancora tante di quelle cose...vedere la laurea di mia sorella,abbracciare il suo primo nipotino...e almeno qualcuna vorrei che potesse ancora viverla.
Grazie ancora.
Melanoma

Il melanoma, o cancro della pelle, è un tumore, spesso molto aggressivo, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

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