Canino incluso si può rimandare l'intervento, se ha poca probabilità di riuscita?

Buongiorno,
sono confusa e non riesco a prendere una decisione sul da farsi .
mia figlia ( età 17 anni e 7 mesi) ha un bel sorriso e nessun apparente problema di ortodonzia, nessuna carie, nessun disturbo o dolore legato ai denti. Eppure in seguito alla sua prima visita di controllo effettuata purtroppo solo un mese fa, presso il medico ortodontista che segue me e mio marito da anni, e alla panoramica dentaria, le è stato diagnosticato un canino incluso. Il mio disaggio è che non conosco né i tempi di conclusione né la probabilità di riuscita della terapia, e mi sarebbe d’aiuto conoscere la vostra opinione .
il medico, allertandoci circa la possibilità di riassorbimento radicolare degli incisivi , che un canino incluso può causare, ci ha consigliato di ricorrere all’intervento chirurgico e all’ortodonzia con apparecchio fisso tradizionale per agganciare il canino permanente all’apparecchio e permettergli di scendere e essere riposizionato in arcata. In un primo momento io ero abbastanza convinta di far sottoporre mia figlia all’intervento, mentre mio marito e mia figlia no, soprattutto per le complicazioni psicologiche dell’intervento chirurgico e dell’apparecchio. Riesco a convincere mia figlia , ma dalla TAC risulta che il canino è molto distante, quasi al centro del palato, in alto e in posizione orizzontale. Il medico è incerto che il canino permanente scenda effettivamente, ma ci consiglia comunque di procedere con l’intervento, proponendo che se entro 2 anni il canino non scende, opterà per l’estrazione e l’impianto di un canino finto.
Allora io chiedo:
in questa situazione di incertezza di riuscita , è proprio necessario ricorrere a un intervento che compromette il benessere fisico e psicologico di una paziente di 17 anni ?
se dopo 2 anni ci si accorge che l’intervento di disinclusione è fallito e ci si trova obbligati a ricorrere all’impianto, non è meglio lasciar perdere ora ? quali rischi corre la salute di mia figlia se non la obbligo a sottoporsi sin da subito all’intervento?
se poi comunque bisogna ricorrere all’estrazione e all’impianto, mio marito è dell’opinione che è meglio lasciarle vivere la giovinezza tranquilla e procedere con l’estrazione e l’impianto solo se si presenta il riassorbimento radicolare o cade il canino da latte.
Ci sono probabilità che un canino incluso non provochi il riassorbimento radicolare? Che rimanga fermo , nella posizione dove è? Se la risposta è affermativa, come si può stabilire se il caso di mia figlia ricade in questa probabilità?
l'ipotesi dell'impianto garantisce risultati stabili, sani e duraturi?
Cosa consigliereste in alternativa ad un intervento di disinclusione che ha poche probabilità di riuscita? O comunque di cui non si riesce a stabilire la conclusione temporale ? e’ una scelta sbagliata aspettare?
Grazie per l'attenzione
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Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Gentile Paziente,
ci sono tante variabili nella situazione che lei spiega ma sappia che senza una visita clinica diretta e le immagini della TAC (meglio una Cone beam) non possiamo che fare delle supposizioni.
Innanzitutto non capisco come possa aver fatto la prima visita a questa età !
Se fosse vero questa è una trascuratezza francamente difficile da spiegare: non vi siete mai accorti che il dente deciduo non era stato sostituito dal permanente? Non avete avuto il sospetto che qualcosa "non andava"? In tutti questi anni non ha mai portato sua figlia dal pediatra, dal ginecologo, dal medico generico? Se sì, perchè dal dentista no?
In ogni caso possiamo dire che il canino permanente incluso può effettivamente provocare il riassorbimento delle radici degli incisivi permanenti (e quindi la loro compromissione) solo se è in vicinanza delle suddette radici. Se invece è in una posizione orizzontale palatale e distante dai denti vicini, può rimanere così anche per anni senza dare problemi alle radici vicine ma si ricordi che in questo caso i denti, durante i movimenti di masticazione, perdono una guida (detta appunto guida canina) molto importante, compromettendo l'integrità degli altri elementi dentari (incisivi, premolari, molari).
Infatti in questo caso, il dente da latte subirà un degrado maggiore e le forze di masticazione, nella disclusione, andranno ad essere "scaricate" sugli altri denti i quali non sono nati per sopportare queste forze.
Quindi la situazione clinica di sua figlia può essere valutata, come detto, solo con una visita diretta considerando la situazione di tutta la bocca nel suo insieme e decidendo insieme allo specialista tutte le indicazioni e controindicazioni delle due soluzioni.
Personalmente ho diversi casi di pazienti che sono arrivati ad un'età di 30-40 anni con il loro canino incluso senza grandi problemi, altri che per pigrizia si sono trovati con seri problemi di riassorbimento radicolare.
Vede cara Signora, ogni caso va valutato singolarmente, ne parli con fiducia al suo dentista, non si stanchi di fargli tuttte le domande che ha posto qui, di esprimergli tutti i suoi dubbi e vedrà che troverà la soluzione ottimale.
Un sincero in bocca al lupo!

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta . seguirò il suo consiglio di continuare a parlare con il mio dentista, che stimo molto professionalmente. ha raggione a scrivere che la mia é stata una trascuratezza imperdonabile, tanto più che dal dentista, da quando é nata mia figlia, ci sono stata in cura tante volte, e non é neanche una giustificazione la mia ignoranza e il fatto che nessuno mi abbia mai allertata sulla possibilità che potesse accadere che un dente da latte non cada, nè il fatto che la presenza di un canino da latte sia visibile solo ad uno sguardo esperto a causa della conformazione del sorriso. da quanto sono riuscita ad apprendere, intuisco che prima o poi bisognerà intervenire, e quanto più si ritarda minori saranno le probabilità di poter recuperare il dente permanente. chi mi é vicino affettivamente mi consiglia al momento di lasciar perdere, per non influire sull'emotività della ragazza. io ho intenzione comunque di continuare a parlarne con il dentista per farmi aiutare a tenere sotto controllo la situazione. grazie ancora
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Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Mi fa piacere che la mia risposta possa aiutarla a prendere una decisione giusta per sua figlia.
Sua figlia è sicuramente matura e consapevole (è quasi maggiorenne!) per essere direttamente coinvolta nella scelta e nel considerare le eventuali problematiche future: vedrà che la naturale emotività verrà superata da un dialogo chiaro, sincero e fatto nel suo interesse!
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