Problemi cronici articolari e lombari
Cari Dottori, Vi scrivo in ginocchio chiedendo ascolto.
Sono un infermiere di 34 anni e da un paio di mesi ho dovuto sospendere il lavoro a causa di un problema che mi accompagna da anni, mai chiarito né risolto.
A 15 anni ho dovuto interrompere la corsa per un dolore laterale esterno al ginocchio sinistro (RM: condropatia rotulea).
Negli anni ho seguito programmi di allenamento e riabilitazione sempre supervisionati, senza improvvisare.
Nel tempo l’attenzione si è poi spostata sulla caviglia sinistra, molto limitata in dorsiflessione ed eversione.
Dopo visite e accertamenti, nel 2020 sono stato sottoposto ad artroscopia con shaving.
Il miglioramento è stato minimo.
Ho continuato comunque ad allenarmi, pur con dolori al ginocchio, alla caviglia e limitazioni-asimmetrie nei movimenti di flessione.
Nel 2024 è iniziato un ulteriore peggioramento: una mattina, girandomi nel letto per spegnere la sveglia, ho avvertito una forte scossa zona lombare sinistra.
Per una settimana non sono potuto stare in posizione completamente eretta.
Superata la fase acuta, su indicazione neurologica ho eseguito RM lombosacrale, toracica e cervicale: lievemente ridotti tutti gli spazi intersomatici con iniziali bulging o minute protrusioni (quasi tutte a sinistra).
A livello L5-S1 discopatia di V grado con ernia paramediana laterale sinistra a contatto con la radice S1.
I pareri ricevuti sono discordanti:
un neurologo sostiene che l’ernia sia datata e, se non miglioro con 6 mesi di fisioterapia, dovrei ricorrere alla chirurgia mini-invasiva;
un altro dice che senza sciatica non si opera;
un terzo ritiene che, nonostante l’assenza di sciatica, potrei essere in postura antalgica e che l’intervento andrebbe comunque valutato.
Ho intrapreso vari percorsi fisioterapici ed esercizi che mi hanno assorbito tutti i risparmi, purtroppo senza risultati.
Ad oggi ho il bacino ruotato in senso antiorario con il corpo avvitato verso destra: il carico va tutto a destra sia in piedi che seduto.
Avverto dolore alla zona sottocostale sinistra (sensazione di tirare) e alla regione lombosacrale, che emette rumori anomali: un neurologo parla di sindrome faccettale, un altro le sacroiliache... in una SPECT/TC prescritta dal Fisiatra l’unica area evidenziata dal contrasto è quella lombosacrale.
Il ginocchio sinistro ora tende a sublussarsi in flessione profonda; la RM mostra solo una lesione del menisco interno e l’ortopedico, non spiegandosi la sublussazione, mi propone un’artroscopia tra un mese.
Ho una grande quantità di esami, un lungo percorso "riabilitativo" e una forte determinazione nel risolvere questo problema come unica ragione della mia vita.
C'è in Italia un centro dove il concetto di multidisciplinarietà esista davvero, senza dover prendere 20 appuntamenti da 20 specialisti diversi per poi alla fine tornare con 20 pareri differenti?
Ormai non è più un capriccio per cercare di non avere dolore durante lo sport e performare meglio... devo tornare a lavoro.
Grazie!
Sono un infermiere di 34 anni e da un paio di mesi ho dovuto sospendere il lavoro a causa di un problema che mi accompagna da anni, mai chiarito né risolto.
A 15 anni ho dovuto interrompere la corsa per un dolore laterale esterno al ginocchio sinistro (RM: condropatia rotulea).
Negli anni ho seguito programmi di allenamento e riabilitazione sempre supervisionati, senza improvvisare.
Nel tempo l’attenzione si è poi spostata sulla caviglia sinistra, molto limitata in dorsiflessione ed eversione.
Dopo visite e accertamenti, nel 2020 sono stato sottoposto ad artroscopia con shaving.
Il miglioramento è stato minimo.
Ho continuato comunque ad allenarmi, pur con dolori al ginocchio, alla caviglia e limitazioni-asimmetrie nei movimenti di flessione.
Nel 2024 è iniziato un ulteriore peggioramento: una mattina, girandomi nel letto per spegnere la sveglia, ho avvertito una forte scossa zona lombare sinistra.
Per una settimana non sono potuto stare in posizione completamente eretta.
Superata la fase acuta, su indicazione neurologica ho eseguito RM lombosacrale, toracica e cervicale: lievemente ridotti tutti gli spazi intersomatici con iniziali bulging o minute protrusioni (quasi tutte a sinistra).
A livello L5-S1 discopatia di V grado con ernia paramediana laterale sinistra a contatto con la radice S1.
I pareri ricevuti sono discordanti:
un neurologo sostiene che l’ernia sia datata e, se non miglioro con 6 mesi di fisioterapia, dovrei ricorrere alla chirurgia mini-invasiva;
un altro dice che senza sciatica non si opera;
un terzo ritiene che, nonostante l’assenza di sciatica, potrei essere in postura antalgica e che l’intervento andrebbe comunque valutato.
Ho intrapreso vari percorsi fisioterapici ed esercizi che mi hanno assorbito tutti i risparmi, purtroppo senza risultati.
Ad oggi ho il bacino ruotato in senso antiorario con il corpo avvitato verso destra: il carico va tutto a destra sia in piedi che seduto.
Avverto dolore alla zona sottocostale sinistra (sensazione di tirare) e alla regione lombosacrale, che emette rumori anomali: un neurologo parla di sindrome faccettale, un altro le sacroiliache... in una SPECT/TC prescritta dal Fisiatra l’unica area evidenziata dal contrasto è quella lombosacrale.
Il ginocchio sinistro ora tende a sublussarsi in flessione profonda; la RM mostra solo una lesione del menisco interno e l’ortopedico, non spiegandosi la sublussazione, mi propone un’artroscopia tra un mese.
Ho una grande quantità di esami, un lungo percorso "riabilitativo" e una forte determinazione nel risolvere questo problema come unica ragione della mia vita.
C'è in Italia un centro dove il concetto di multidisciplinarietà esista davvero, senza dover prendere 20 appuntamenti da 20 specialisti diversi per poi alla fine tornare con 20 pareri differenti?
Ormai non è più un capriccio per cercare di non avere dolore durante lo sport e performare meglio... devo tornare a lavoro.
Grazie!
Egr, signore Lei parla di diversi problemi di carattere osteo-articolare; tralasciando il ginocchio e la caviglia, parliamo adesso del rachide lombo-sacrale. Appare molto strano che una semplice torsione del busto, per spegnere la sveglia, le abbia provocato tutto quello che si è riscontrato nel rachide.Non aveva mai problemi prima? I dati della RMN descrivono sitauazioni anatomo patologiche avanzate. E' importantissimo che Lei si curi in una struttura ortopedica senza andare in giro per una sola patologia. Per risolvere sia il problema al ginocchio sinistro che questa situazione erniaria a livello L5-S1. e' assolutamente necessaria una valutazione accurata della colonna lombo-sacrale e della sua postura e deambulazione, oltre alla visita specialistica ortopedica. Inoltre bisogna valutare accuratamente le rmn del rachide per fare un programCma terapeutico ben chiaro e preciso.
Distinti saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
Distinti saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Utente
Gentilissimo Prof. Caruso, La ringrazio per la considerazione.
Certamente, sono d'accordo con Lei nel pensare che il problema non sia insorto per la torsione a letto; infatti già da diversi giorni prima di quella "scossa a letto", avvertivo difficoltà di movimento all'emilato Sinistro.
Non ho mai avuto problemi-sintomatologie alla zona lombosacrale prima di quel periodo, ma sin dai 15-16 anni ho sempre avuto problemi all'arto sinistro:
La sintomatologia dolorosa, come già detto, è insorta al ginocchio durante la corsa e negli anni si è estesa su tibiale anteriore, perone e caviglia.
Tralasciando il dolore, con cui fra una cosa e un'altra convivo ormai da anni durante la deambulazione e le adl,
vi è sempre stata una forte difficoltà da parte di tibia e perone ad intraruotare e difficoltà da parte del piede a pronare (movimento fisiologico per ammortizzare gli urti e distribuire il peso) Infatti la sensazione è esattamente quella di una gamba con l'ammortizzatore scoppiato....ma da na vita però.
Negli ultimi due anni il problema sembra aver coinvolto anche anca, gluteo e bacino sinistr..
Quindi alla tendenza del piede a stare leggermente supinato e di tibia e perone extraruotati, si aggiunge l'anca extraruotata con un gluteo completamente assente (non si prende carico). Il bacino segue questa tendenza, infatti l'rm dice che è ruotato in senso antiorario e lievemente slivellato.
Ho indicazione chirurgica da parte di uno dei Neurologi che mi ha visitato per artrodesi L5-S1+Tlif L5-S1, ma visti i pareri discordanti di altri colleghi, la vedrei come un tentativo che a 34 anni mi risparmierei volentieri. Vorrei capire solo se il problema è partito dal basso (caviglia ecc) oppure dall'alto (degenerazione discale che magari non ha mai dato sintomi locali bensì radicolari-muscolari alla caviglia, tibiale ecc???).
In sintesi io non posso tentare di piazzare due viti e una cage con la possibilità di non avere beneficio ed in più avere le conseguenze di un atto chirurgico del genere.
Certamente, sono d'accordo con Lei nel pensare che il problema non sia insorto per la torsione a letto; infatti già da diversi giorni prima di quella "scossa a letto", avvertivo difficoltà di movimento all'emilato Sinistro.
Non ho mai avuto problemi-sintomatologie alla zona lombosacrale prima di quel periodo, ma sin dai 15-16 anni ho sempre avuto problemi all'arto sinistro:
La sintomatologia dolorosa, come già detto, è insorta al ginocchio durante la corsa e negli anni si è estesa su tibiale anteriore, perone e caviglia.
Tralasciando il dolore, con cui fra una cosa e un'altra convivo ormai da anni durante la deambulazione e le adl,
vi è sempre stata una forte difficoltà da parte di tibia e perone ad intraruotare e difficoltà da parte del piede a pronare (movimento fisiologico per ammortizzare gli urti e distribuire il peso) Infatti la sensazione è esattamente quella di una gamba con l'ammortizzatore scoppiato....ma da na vita però.
Negli ultimi due anni il problema sembra aver coinvolto anche anca, gluteo e bacino sinistr..
Quindi alla tendenza del piede a stare leggermente supinato e di tibia e perone extraruotati, si aggiunge l'anca extraruotata con un gluteo completamente assente (non si prende carico). Il bacino segue questa tendenza, infatti l'rm dice che è ruotato in senso antiorario e lievemente slivellato.
Ho indicazione chirurgica da parte di uno dei Neurologi che mi ha visitato per artrodesi L5-S1+Tlif L5-S1, ma visti i pareri discordanti di altri colleghi, la vedrei come un tentativo che a 34 anni mi risparmierei volentieri. Vorrei capire solo se il problema è partito dal basso (caviglia ecc) oppure dall'alto (degenerazione discale che magari non ha mai dato sintomi locali bensì radicolari-muscolari alla caviglia, tibiale ecc???).
In sintesi io non posso tentare di piazzare due viti e una cage con la possibilità di non avere beneficio ed in più avere le conseguenze di un atto chirurgico del genere.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 88 visite dal 29/11/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.