Sindrome di algoneurodistrofica caviglia e piede

Gentili dottori, vorrei sapere cosa fare.
Mia madre(71 anni) ha avuto il piede ingessato per 30 giorni, in seguito ad una frattura composta del4° e 5° metatarso. Tolto il gesso, (21/05)fu rifatta una radiografia, il piede era molto gonfio ma il medico dell'ospedale disse che era normale e che piano piano doveva muovere la caviglia senza fare nessuna terapia se non la calciparina per ancora 1settimana. lei non riusciva a camminare e tutt'ora zoppica per il dolore,anche se va un po' meglio, ma il piede si e' gonfiato a vista d'occhio ed e' diventato violetto ,ed ogni giorno che passava il rossore saliva piano fino al ginocchio. Allora l'ho portata dal medico curante,il quale allarmato le ha prescritto di nuovo calciparina e antibiotici,quella gamba e' il doppio dell'altra.Ieri mia madre e' andata a visita ortopedica di controllo, e il medico le ha detto che c'e' alla caviglia e piede una sindrome di algoneurodistrofica.COSA E' E SOPRATTUTTO COSA FARE? Se lei sta molto tempo in piedi e cammina un po di piu' il piede diventa viola. Sinceramente sono preoccupata, non pensavo a queste complicanze dopo una semplice frattura, chiaramente anche per l'eta' lei ha ostioporosi. Potete darmi un consiglio? molte grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 277 9
L'algodistrofia è una decalcificazione ossea localizzata, spesso scatenata da traumi e dalla immobilizzazione protratta, frequente soprattutto negli anziani soprattutto di sesso femminile. Il tutto avviene perchè il sistema nervoso autonomo (simpatico) reagisce al dolore a livello locale in modo autonomo e sproporzionato causando anche dei disturbi vascolari e tissutali.
Il trattamento si avvale di farmaci che aumentano il metabolismo osseo e riducono l'infiammazione e di terapie fisiche (ad esempio la magnetoterapia a campi pulsati con applicazioni quotidiane per alcune ore per diverse settimane)
L'ortopedico che ha seguito Sua madre, se ha fatto diagnosi, avrà certamente prescritto delle cure specifiche e dato i consigli adatti. Altrimenti consiglio di sentire un secondo parere presso un altro Centro, ad esempio a Careggi http://www.aou-careggi.toscana.it/internet/index.php?option=com_content&task=view&id=18&Itemid=159
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it