Ledderhose: operazione indispensabile

Mia moglie, che tre anni fa ha subito la frattura di un piede, ora presenta degli evidenti ingrossamenti, sotto entrambi i piedi, diagnosticati come localizzazioni di malattia di ledderhose. Ora, mia moglie soffre già di molteplici guai di salute (51 anni, è entrata in menopausa a 41, ha subito un infarto non q nel 2003, ora è in evidente sovrappeso, in terapia quotidiana antipertensiva e per il colesterolo, con cardioaspirina ecc., in passato fortissime emicranie che hanno richiesto anche ricovero ospedaliero, insomma un sacco di guai. E' terririzzata dall'idea di sottoporsi ad un intervento chirurgico, anche per paura, nel suo stato, dell'anestesia generale. Inoltre intervenire (con buona possibilità di recidiva, peraltro) sui piedi le impedirebbe per chissà quanto tempo di continuare a svolgere una regolare camminata quotidiana, utile a contrastare il sovrappeso. Insomma, non c'è proprio niente da fare in alternativa?
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente, il trattamento di questo ispessimenti sotto il piede è l'asportazione chirurgica, ma dipende quanto fastidio danno, quindi bisogna mettere sul piatto della bilancia i pro e i contro dell'intervento. È logico che, se la limitazione è trascurabile, l'intervento non è strettamente necessario, ma tenga presente che questa patologia è per sua natura progressiva e che i noduli tenderanno ad aumentare. Ci sono colleghi che trattano questa patologia con infiltrazioni di cortisonico, che a volte possono rallentare il peggioramento ma, nella mia esperienza, non funzionano un granché e anzi possono dare problemi anche maggiori. Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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