Rottura di iii grado (completa) del vasto laterale del quadricipite

Buongiorno

Circa 5 settimane fa (6/11/2010) ho avuto un infortunio durante una partita di calcio, ho ricevuto una ginocchiata fortissima sulla coscia. La gamba si e' gonfiata a dismisura e sono andato in ospedale dove non mi hanno sottoposto a ecografia ma consigliato terapia R.I.C.E. (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione) per due settimane, durante le quali mi era necessario l'uso delle stampelle.

In data 22/11/2010 e' stata eseguita una prima ecografia che mostrava un'ematoma enorme (15 cm lungo x 5 largo x 3 profondo) proprio tra il femore e il quadricipite, a contatto con l'osso.

In quella data ho iniziato sedute di TECAR terapia che tuttora continuo.

Nonostante le mie condizioni siano migliorate molto (da una settimana ho
ripreso a correre e ho riacquistato tutta la flessione) in data 8/12/2010 ho fatto una seconda ecografia dal responso che riporto qui sotto:

Si rileva ematoma nel muscolo vasto laterale a meta' della coscia sinistra. L'ematoma si estende dall'osso e misura approssimativamente 11 x 5 x
2 cm. In esso si rilevano multiple calcificazioni presenti, la piu' grande
misura 1,8 cm. L'ematoma appare essere causato da un rottura della totale
larghezza (cioe' completa di tutti i tre strati, superficiale, intermedio e
profondo) del muscolo vasto laterale, con l'interruzione del muscolo distale
dallo strappo.

In pratica uno strappo di terzo grado, che - facendo qualche ricerca su google
- e' una cosa che puo' succedere in conseguenza ad un impatto (come ad es. una ginocchiata) e in casi gravi puo' richiedere anche un intervento chirurgico.

Vorrei avere una opinione sulla gravita' dell'infortunio e un consiglio in merito a un possibile intervento chirurgico rispetto alla terapia conservativa. vorrei inoltre sapere se continuare a fare sedute di TECAR terapia e' utile o meno.

Grazie, cordiali saluti
[#1]
Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente, a cinque settimane da un trauma non credo che ci sia spazio per la chirurgia. E di solito queste lesioni non determinano grosse alterazioni della funzione del quadricipite. Ci sono però altri aspetti, come le calcificazioni e l'ematoma persistente, che meritano attenzione. La tecarterapia è utilissima, ma, se non già effettuata, le consiglio una visita ortopedica per fare il punto della situazione e vedere il da farsi. Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto della sua risposta.

Cordiali saluti