Lombalgia cronica (3 anni)

Il mio problema consiste in una lombalgia cronica che dura ormai da 3 anni e che ha alle spalle una lunga storia.

Sono un ragazzo di 19 anni (180cm, 64Kg) e sono molto sportivo: adoro tutti gli sport, il movimento e stare all’aria aperta.

La mia grande passione è il tennis, ho praticato questo sport per qualche anno quando ero più piccolo e ho iniziato poi nuovamente a giocare a 16 anni. Mi piaceva talmente tanto che giocavo tutte le volte che potevo e in poco tempo ho iniziato gli allenamenti con la squadra agonistica. Questo per dirvi che rispetto ai miei compagni (che giocavano a tennis dall’età di cinque anni per capirci) io dovevo sforzarmi il doppio per continuare a migliorare (talvolta magari esagerando con tre allenamenti da due ore alla settimana).

In quel periodo ho iniziato ad accusare un dolore alla schiena, nella zona lombare, che compariva alla fine degli allenamenti e che scompariva poi dopo una “bella dormita”.
La mia reazione è stata quella di non considerare questo dolore finchè, con il passare del tempo, è diventato sempre più forte. Quando ha iniziato a condizionare la mia attività fisica (circa un anno dopo) mi sono rivolto al mio medico che, oltre a prescrivermi i soliti antinfiammatori (che portavano ben pochi benefici) mi ha prescritto una visita da un fisiatra.

Il responso del medico dopo la visita è stato quello di una contrattura muscolare dovuta allo sport che praticavo ma soprattutto allo sprint nella crescita che ho avuto tra la prima e la seconda superiore e che, a suo parere, ha causato l’allungamento delle ossa troppo affrettato rispetto a quello muscolare (in quei due anni sono effettivamente cresciuto molto). Consiglio: stretching.
Confesso che non mi sono mai “ammazzato di stretching” ma che, prima degli allenamenti e soprattutto nell’ora di atletica settimanale, lo praticavo.

Purtroppo questo non mi ha mai eliminato il dolore ma solamente, talvolta, alleviato. Ho comunque continuato a giocare.
Quando avevo male le due fasce muscolari lombari erano molto contratte, gonfie e rigide, soprattutto nella parte destra dove il dolore era più forte.
Durante la stagione invernale (sono uno sciatore accanito e pratico anche lo snowboard) dopo una giornata intera sugli sci mi sono “bloccato”: mi sono dovuto mettere a letto e il mio medico mi ha prescritto delle punture che mi hanno riportato ad una situazione normale.

Andando avanti il dolore aumentava sempre di più finche, a Gennaio di quest’anno, un po’ per gli esami di maturità, ma soprattutto per il dolore e per altri motivi ho smesso di allenarmi.
Durante l’anno comunque il dolore non è sparito: compariva al mattino appena sveglio, mantenendo la stessa posizione per parecchio tempo e, ovviamente, facendo qualsiasi tipo di attività fisica.
Durante la stagione estiva sono stato assunto stagionalmente da un albergo con il ruolo di cameriere (dovevo fare parecchi lavori in cui la colonna viene sforzata: scaricare le lavastoviglie, caricare e scaricare i sacchi con le tovaglie, caricare e scaricare le casse dell’acqua … ).
Dopo un mese di lavoro ho dovuto dare le dimissioni e sono dovuto ricorrere alla “settimana di punture” come la volta passata.

A questo punto mi sono rivolto ad un fisioterapista che, dopo la visita, mi ha consigliato un ciclo di ultrasuoni ed una ginnastica: il metodo mckenzie. Gli ultrasuoni non hanno portato nessun beneficio mentre, eseguendo gli esercizi avvertivo un forte dolore nella parte lombare, molto in basso, nel momento in cui le spalle si disallineavano rispetto al bacino (infatti, nonostante mi piaccia molto, mi fa male anche a nuotare proprio per questo motivo: in acqua il bacino scende leggermente rispetto alle spalle). Bloccato allora il mckenzie il fisioterapista mi ha praticato quattro manovre per sbloccare la colonna che non hanno però portato a nessun miglioramento.

Sono andato quindi a fare una risonanza magnetica alla colonna. Il risultato oltre ad una leggerissima scoliosi “da banchi di scuola” è stato quello, a sentire i medici, di una leggera riduzione di volume dei dischi lombari e, in due casi, di una leggera discopatia.
A questo punto il fisioterapista mi ha consigliato una ossigeno-ozono terapia per eliminare questo problema, convinto che fosse la causa del mio dolore.

Tuttavia, prima di sottopormi a questo intervento ho deciso di rivolgermi ad un ortopedico. Il dottore, vista la mia risonanza ed eseguita la visita, mi ha detto che, a suo parere, non c’erano cause evidenti per un dolore così importante. Mi ha consigliato di rivolgere la mia attenzione altrove, per esempio, eseguendo dei test reumatici. Visto che comunque quello era il periodo immediatamente successivo al mio licenziamento, ed ero bloccato, il dottore mi ha prescritto delle punture di cortisone (leggere, credo) dicendomi che, se avessi ottenuto dei miglioramenti importanti quella dei test reumatici sarebbe stata la strada da seguire.

Fatto sta che non ho ottenuto miglioramenti.
A questo punto il dolore è costante, principalmente alla parte destra ma anche alla parte sinistra ed entrambe le fasce muscolari sono molto contratte. Oramai mi è impossibile qualsiasi normale attività fisica, figuriamoci lo sport o il lavoro e nonostante io fossi “a riposo” il dolore non passa.
Ora ho tutta la schiena irrigidita e perfino il collo è perennemente irrigidito e fastidioso.
Il dolore comunque, tralasciando quello causato dai muscoli contratti, è molto in basso nella zona lombare e i movimenti che mi fanno più male sono appunto quelli in cui bacino e spalle non sono allineati.
Ormai questa situazione va avanti da 3 anni.

Mi sono rivolto allora ad un neurologo-fisiatra cercando di contattare tutti i medici della mia zona che avrebbero potuto aiutarmi. Il dottore mi ha sconsigliato l’intervento di ossigeno ozono terapia pur confermando, dalla risonanza, la riduzione di volume dei dischi e la discopatia. Mi ha visitato accuratamente escludendo danni nervosi a gambe e piedi e notando che, le vertebre lombari della colonna non riescono più a muoversi per la contrattura muscolare e che il movimento delle gambe non viene avvertito attraverso le vertebre lombari. Mi ha consigliato quindi cinque sedute di chiropratica con manipolazioni ai muscoli della colonna per eliminare la contrattura e contemporaneamente delle manovre per l’allungamento della colonna, degli sblocchi per ridare mobilità alle vertebre e degli esercizi da fare a casa.
Dopo le cinque sedute la parte sinistra della mia schiena è tornata normale, i muscoli sono rilassati e il dolore è quasi scomparso ma, la parte destra non ha ottenuto nessun miglioramento, i muscoli sono sempre molto contratti e il dolore non diminuisce. La colonna è più mobile e, quando mi trovo per molto tempo in una posizione (per esempio a lezione all’università o quando guido la macchina) o faccio gli esercizi di allungamento e mi alzo sento il “clock” delle vertebre lombari.
Per decontratturare la fascia muscolare destra il dottore mi ha prescritto un antinfiammatorio: il celebrex per 10 giorni ma nemmeno questo metodo ha funzionato.
Come ultima risorsa mi ha prescritto delle infiltrazioni di muscoril e lidocaina direttamente nei “punti critici” cioè quelli in cui la contrattura era maggiore. Ogni volta mi inietta una fiala di lidocaina e due di muscoril per un totale di circa 5-6 iniezioni, solo nella parte destra, per 3-4 volte.

Allo stato attuale sono alla seconda seduta di infiltrazioni e, mentre la parte sinistra (ormai è passata qualche settimana dalla chiropratica), si sta molto lentamente ricontratturando, la parte destra sembra che si stia, sempre molto lentamente, ammorbidendo.
Il problema è che il dolore non diminuisce… in nessun modo. Si localizza quasi completamente a destra e sempre più in basso.

Ormai mi sono ridotto allo star fermo sempre, non posso più fare sport ne movimento e qualsiasi sforzo mi aumenta il dolore.
Non sopporto più questa situazione ma sembra che io non riesca ad uscirne in nessun modo.
Spero di essere stato chiaro nella spiegazione del mio problema e spero che almeno voi possiate darmi qualche consiglio o qualche dritta.

In conclusione, nel caso possa centrare qualcosa, volevo dirvi che da qualche mese ho un dolore al pube e in quella zona quando lo schiaccio o lo tocco. Sento anche un bruciore ai linfonodi inguinali che mi sembrano un po’ duri.

Scusate se mi sono dilungato in questo modo ma ho cercato di riportare il più possibile per farvi capire...
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione,
Giulio
[#1]
Medico dello sport attivo dal 2006 al 2013
Medico dello sport
CARO UTENTE DA CIò CHE LEI SCRIVE, MI SEMBRA OVVIO ILFATTO CHE SI RIVOLGA AD UN BRAVO NEUROCHIRURGO PER RISOLVERE QUESTO PROBLEMA DI LOMBOCRULALGIA, CHE NON NECESSITA DI MANIPOLAZIONI O INFILTRAZIONI.
CORDIALI SALUTI
DR ALEBOLLANTI
[#2]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Un'altra ipotesi potrebbe essere che Lei venga a farsi visitare nel Dipartimento di Neurofisiologia dell'Università di Pisa dal Prof Marcello Brunelli, che tra le altre cose ha anche questo incarico http://virmap.unipi.it/cgi-bin/virmap/vmibo?dottorati:RS6;main con il quale collaboro da anni per questi aspetti .
A disposizone per ulteriori chiarimenti
Daniele Tonlorenzi
dtonlorenzi@mcarrara.com

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio molto per le risposte, temo che Pisa sia un pò fuori dalle mie possibilità in questo momento mentre, di fatto, che cos'è una LOMBOCRULALGIA? da cosa è causata?

Vi ringrazio,
GIulio
[#4]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Condivido, ovviamente, il consiglio del dr. Bollanti.
La lombocruralgia è un dolore che parte dalla regione lombare e si irradia fino alla regione inguinale e alla superficie anteriore della coscia (detta anche sciatica àntica).
La RNM effettuata ha riscontrato delle discopatie, ma Lei non dice a che livello. Una degenerazione del disco per esempio a livello L1-L2-L3 potrebbe spiegare i Suoi disturbi. Se così fosse, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico, ma sul tipo e sulla tecnica non posso esprimermi senza una visita e senza visionare le immagini.

Cordialmente

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli & Oftalmico
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la delucidazione,
dal referto la lieve discopatia è al passaggio L5-S1 però non ne sono sicuro perchè il fisioterapista e il neurologo hanno entrambi detto che il referto non evidenziava questa cosa in modo giusto.

In ogni caso sono sicuro che il neurologo si riferiva ai primi tre dischi partendo dal basso, in particolare al primo (scusate per la spiegazione in termini da scuola elementare ma non conosco i livelli della colonna)
Sempre lui, ha detto che in effetti è presente questa piccola fuoriuscita, me l'ha mostrata sulla risonanza (Per quanto ne sappia io dalla risonanza la vedo: nel primo disco è abbastanza visibile anche se è minima, negli altri due è proprio un accenno ma il mio parere ovviamente non conta :)) ma ha anche detto che un dolore come il mio non è giustificato e nemmeno un intervento chirurgico.
Infatti sul referto della risonanza di parla di leggera procidenza circonferenziale dell'anulus fibroso al passaggio L5-S1 e di ridotta fisiologica lordosi
In pratica, secondo lui, sono arrivato a questi livelli perchè ho trascurato questa cosa per tre anni entrando in uno strano circolo di contratture muscolari, dolore e immobilità delle vertebre.

Quindi, se non ho capito male, secondo voi il dolore al pube e all'inguine centra qualcosa con il dolore alla schiena?
Talvolta ho avvertito dolore alla coscia, ma sempre a livello muscolare.
All'inguine invece lo avverto spesso, ma ho iniziato ad accusarne dopo 2 anni dall'inizio del mal di schiena

Vi ringrazio nuovamente,
Giulio
[#6]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Le confermo quanto detto prima!
Cordialità
Dr.G.Migliaccio
[#7]
dopo
Utente
Utente
Ho letto qualcosa sulla lombocruralgia e in effetti talvolta ho avvertito dolore al ginocchio oltre che ai muscoli della coscia.

Ci tengo a precisare però, che non ho mai avuto dolori alla gamba in generale e che il neurologo ha eseguito tutti i test per la sensibilità nervosa ecc su entrambe le gambe fino ai piedi non rilevando niente di anomalo.

In caso si trattasse di lombocruralgia le cause sono i dischi lombari? E come si cura?

PS: è normale che dopo la seconda seduta di infiltrazioni i muscoli si stiano decontratturando e il dolore si sia leggermente alleviato? Tornerà?

Grazie 1000!
Giulio
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Le confermo quanto detto prima!
Cordialità
Dr.G.Migliaccio
[#9]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Gentile utente, provi a pensare a qualcosa che stia in piedi (come un corpo) ad esempio alle gambe di un tavolino. Pensi se avesse una gamba più corta, tutto il tavolo si scollerebbe. Incollare la parte alta senza riportare le gambe allo stesso livello non credo che sarebbe una terapia causale. Anche per le gambe della scaletta (treppiedi). Ci sono lavori scientifici su riviste internazionali che correlano una corretta oculomotricità con il lavoro corretto dei muscoli del collo (via cefalo-oculo-gira), che indicano che il sistema trigeminale (quello che innerva la bocca) finisce (nel vertebrato) fino nella colonna vertebrale lombare. Le cose di cui parlo possono benissimo spiegare la presenza di dolore senza lesioni importanti delle vertebre. Secondo me Lei ora dovrebbe consultare un posturologo. Naturalmente questo tipo di visita va fatto quando le altre cause di lombalgia sono state escluse dai vari specialisti medici (ernia del disco, neuropatia diabetica, calcolosi ureterale, ecc.).
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#10]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Sono d'accordo con il collega Tonlorenzi.
Tempo fa mi sono occupato anch'io, per motivi prettamente culturali, di malocclusione e ho trovato aspetti molto interessanti e che, in parte, condivido.
Sono convinto che in medicina nulla deve essere rigorosamente settoriale e che ognuno di noi deve sforzarsi di non considerare la propria specializzazione come la più consona al trattamento di problematiche che invece sono aperte a sempre nuove acquisizioni multidisciplinari.

dr.G.Migliaccio
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, scusate se vi disturbo nuovamente,

Ho interrotto tutte le cure che stavo facendo (più che altro perchè sono arrivate alla conclusione senza nessun risultato) e ho intenzione di rivolgermi ad un centro specializzato in ortopedia relativamente al discorso posturale a Verona.

In questo momento non prendo farmaci e sono a riposo.

Il dolore alla schiena non diminuisce, mai, è sempre presente quando faccio qualsiasi sforzo, anche stare seduto sta diventando una sofferenza.

Il dolore all'inguine invece, continua ad aumentare.
Occasionalmente, qualche volta al giorno, sento un indolenzimento ed un formicolio dalla coscia fino al retro del ginocchio e talvolta sotto i piedi.
Ho invece sempre male all'inguine, soprattutto alla parte destra, e al pube.
Mi fa male quando passo con le mani sfiorando, premendo (anche delicatamente) e anche sfiorando i peli pubici. Sento anche il linfonodo inguinale destro duro, e brucia se lo sfioro.

Questo dolore è collegato al mio mal di schiena o potrebbe essere qualcosa a se stante?

Vi ringrazio per la disponiblità e mi scuso ancora per il disturbo,
Giulio
[#12]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Lei dovrebbe pensare che ha un disturbo della stazione eretta e del movimento. Provi a pensare quanti sono i muscoli sono coinvolti, praticamente quasi tutti. I coinvolgimenti muscolari che si potranno avere potrebbero essere moltissimi. Nel Dipartimento di Fisiologia a Pisa utilizziamo un particolare tipo di bite che costringe la bocca in massima apertura. Provi a mettere in bocca della carta piegata che mantenga la bocca in massima apertura per 10 minuti e poi ci dica se ci sono modifiche. Naturalmente dureranno per un'oretta circa. Per avere effetti permanenti bisogna che la bocca stia in quella posizione per parecchio tempo (con un bite).
Saluti
Daniele Tonlorenzi
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L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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