Posturale e fisioterapia

Salve,
sono due anni che stò vivendo un calvario per dei dolori al petto. Ho eseguito tantissime analisi:
Gastroscopia per vedere se avevo il reflusso o ernia iatale, negativa.
Ecodoppler ed elettrocardiogramma sotto sforzo negativo.
Lastre al torace negativo.
Analisi del sangue per scoprire reumatismi negative.
Insomma alla fine ho scoperto il fai da te!!!!
Si perchè i dottori alla fine non mi ascoltavano più pensando che fossi matta.
Accusavo anche dolori alle braccia,alle scapole ed alla schiena, cosi inserendo i miei sintomi su internet ho sospettato un ernia cervicale.
Difatti dopo la risonanza magnetica risultano due ernie cervicali con tendenza all'inversione, discopatia degenerativa diffusa con riduzione in altezza dei dischi intersomatici che risultano ipointesi nelle sequenze T2-dipendenti per fenomeni disidratativi. A livello C5-C6, C6-C7 ernie discali mediane-paramediane e laterale destra che improntano il sacco durale, oblitera lo spazio subaracnoideo perimidollare anteriore e determina effetti compressivi sulla corda midollare e sulla radice nervosa ventrale omolaterale.
Ho fatto l'ellettromiografia , tutto negativo.
Stò facendo ozono terapia,posturale e fisioterapia.
Però mi chiedo se i dolori al petto che ancora avverto sono dovuti a questa mia situazione clinica?
Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è possibile stabilire a distanza e solo in base alla descrizione se nel Suo caso i "dolori al petto" sono attribuibili alle ernie cervicali, anche perché "dolori al petto" è una descrizione molto generica, tuttavia vi sono alcune zone della parte supero-anteriore del torace che sono innervate dalle ultime radici del tratto inferiore del rachide cervicale e dalle prime radici del tratto superiore del rachide dorsale, tanto che in alcuni casi il dolore, a partenza da patologie discali a carico del tratto cervico-dorsale, può venire erroneamente attribuito a problemi al seno e destare allarme nelle pazienti.
Può leggere qui un articolo che spiega il problema http://www.senosalvo.com/approfondimenti/dolore%20al%20seno...di%20competenza%20ortopedica.htm
comunque è bene che ne parli con il Suo Fisiatra per avere da lui i chiarimenti relativi al Suo caso specifico.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Buonasera dottore,
in effetti la mia descrizione "dolori al petto" è troppo generica. Si tratta della zona toracica, sterno compreso.
Avverto fastidio anche al seno,si, ma eseguo ogni anno la mammografia ed ecografia ed è tutto nella norma. Quindi, come dice lei, posso attribuire quei dolori alle ernie o comunque alla spina dorsale.
Avevo già parlato al mio fisiatra di questo problema ma mi ha risposto che non ha mai sentito di pazienti, con ernie cervicali, avere dolori al torace e che comunque "tutto può essere". E' quel "tutto può essere" che non mi convince molto.
Infatti i classici dolori come male alle braccia, spalle ......stanno man mano scemando con la terapia, ma il dolore al torace persiste.
A questo punto io non so che tipo di esame fare per capire la mia situazione, anche perchè , come le ho detto, ho fatto tutti gli esami che mi ha prescritto il medico di base.
Cordiali saluti


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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
"Quindi, come dice lei, posso attribuire quei dolori alle ernie o comunque alla spina dorsale"
Io non ho detto assolutamente che Lei può "attribuire quei dolori alle ernie o comunque alla spina dorsale": io ho detto che vi sono dolori toracici che possono avere origine da patologie discali: se ha letto l'articolo che Le ho indicato avrà visto che questo genere di dolori PUO' avere origine da problemi discali cervicali. Se il dolore comprende anche lo sterno è possibile che derivi da problemi alle prime vertebre toraciche. Ne parli con il Suo medico. A distanza non è possibile suggerire accertamenti, che devono invece essere prescritti solo dopo la visita diretta.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera dottore, credo che io e lei diciamo la stessa cosa. L'unica differenza e' che io uso un linguaggio da "non addetta ai lavori" e lei invece da professionista. Lei mi spiega che i dolori possono essere causati da patologie discali, quindi non e' la stessa cosa dire che i miei di dolori potrebbero essere causati dalle mie ernie cervicali? Ho letto anche il link che lei gentilmente mi ha inviato e mi sembra di avere capito proprio questo. La ringrazio per la sua disponibilita'. Distinti saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
"e' la stessa cosa dire che i miei di dolori potrebbero essere causati dalle mie ernie cervicali?" Sì, se la frase è posta in questi termini. Nel precedente post invece aveva scritto "posso attribuire quei dolori alle ernie o comunque alla spina dorsale ?"

La differenza non è solo formale.
Se io dico "può attribuire il dolore a quella causa" vuol dire che ho motivo di ritenere che nel Suo caso specifico dolore e "quella causa" sono in stretto rapporto.
Se invece dico " quelle cause possono provocare dolore", vuol dire che il dolore riferito PUO' riconoscere la sua origine in quelle cause, ma anche in altre , e non è possibile per me, che non L'ho visitata, accertarlo.
Sembra una sottigliezza ma è invece importante sottolineare ciò in un consulto a distanza.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera dottore, Mi viene da sorridere se penso che se avessi usato il condizionale (potrebbero) lei non avrebbe perso tutto questo tempo a spiegarmi. La ringrazio. Comunque oggi sono stata dal mio fisiatra per la terapia e mi ha delucidato su molte cose ed infatti anche lui suppone che i dolori toracici provengano dal mio problema di ernie cervicali . In piu' mi ha consigliato di fare una risonanza magnetica dorsale per vedere se ci sono altre ernie che a loro volta potrebbero causare dolori proprio dove li avverto io.
Con il suo consulto e la mia pignoleria credo o spero di avere raggiunto la fine del mio calvario, certo dopo i risultati della risonanza dorsale.
Se non la disturbo mi farebbe piacere fargli sapere il responso.
Buona serata e grazie ancora.
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Utente
Utente
Eccomi dottore,
ho appena ritirato la risonanza della colonna dorsale:

Conservata la fisiologia cifosi dorsale.
I dischi somatici del tratto dorsale medio superiori presentano
ridotta intensità di segnale nelle scansioni pesate in T2 in accordo a fenomeni disidratativi.
Presenza di protusione discale mediana a livello dello spazio somatico D11-D12 che impronta il sacco durale senza mostrare apparenti fenomeni compressivi radicolari di rilievo. Il canale vertebrale presenta ampiezza conservata.

Non ho capito molto, comunque queste patologie potrebbero centrare qualcosa con i miei dolori toracici?

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è certo da un referto che si può stabilire un nesso tra sintomi e immagini RMN. Bisogna vedere le immagini soprattutto del tratto dorsale superiore, dove sono presenti discopatie. La protrusione T11-12 non ha ruolo nei dolori toracici alti.
Porti la RMN (e non il solo referto) al fisiatra che l'ha prescritta, per completare la visita.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve Dottore,
ho portato tutti gli esami, da me fatti, al mio fisiatra il quale si espresso usando sempre quel "potrebbe essere". Nel senso che il mio dolore al torace è si in corrispondenza della protusione, ma potrebbe anche non essere.
A questo punto sono andata da un
neurochirurgo per sapere se le mie ernie sono operabili.
Mi ha risposto che bisogna provare a farle assorbire con la terapia e ginnastica posturale, poichè secondo lui (da quel che riusciva a vedere dalla RMN fatta male) non sono operabili.
Quindi mi ha prescritto una RMN ad alta definizione e come terapia LYRICA.
Per quanto riguarda il mio più grande problema, ovvero i dolori al torace, non sono da attribuire, secondo lui, alla mia situazione di spina dorsale. Quindi mi ha prescritto una tac con liquido di contrasto al torace.
Io sinceramente non vorrei affrontare un esame così invasivo e desideravo sapere da Lei se esiste un esame meno invasivo per riuscire a venire a capo di questa situazione.
Grazie e buona giornata
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Io, che non l'ho mai visitata, non ho nessun elemento per esprimere un parere, al contrario dei medici che ha consultato.
Se non vuole fare la TAC bisogna che parli con chi L'ha prescritta perché Le spieghi quali informazioni si aspetta da questo esame: io non sono in grado di farlo, perché la TAC (come pure la RMN) non si fa "tanto per vedere se c'è qualcosa" ma serve allo specialista per confermare o escludere una ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta, e io non ho nessuna di esse.
Quanto al fatto di rivolgersi al neurochirurgo "per sapere se le mie ernie sono operabili", non è proprio così che funziona: si va dal neurochirurgo per sapere una diagnosi e qual è il trattamento appropriato. E' lui che decide se occorre un intervento o no, perché qualsiasi ernia è operabile ma bisogna sapere prima che è proprio lei la responsabile dei Suoi problemi e che non c'è altro modo per stare bene. Quindi faccia gli esami che ha chiesto e poi gli porti le immagini e non i soli referti perché possa completare la visita: solo in questo modo Lei potrà sapere da chi L'ha visitata cosa ha e cosa si può fare.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Vede Dottore,
tutte le mail che le ho inviato, proprio per non rubarle tempo, che per voi medici è prezioso, non sono state lunghe e dettagliate.
In ogni modo se volevo capire "se le mie ernie sono operabili" è solo perchè il mio fisiatra mi ha consigliato di farmi visitare da un neurochirurgo per tenere in considerazione anche una operazione.
Quindi io sicuramente non so come "funziona" ed è proprio per questo motivo che chiedevo a Lei, se esisteva un esame meno invasivo per il mio torace per poi decidere, insieme al mio medico, come procedere.
Non ho avuto modo di chiedere questa cosa al mio specialista, in quanto ero già pronta ad eseguire la tac, poi mi sono documentata ed ho visto che si assorbono una quantità enorme di radiazioni.
Sono a conoscenza del fatto che voi non avete la sfera di cristallo e che bisogna approfondire con esami diagnostici, ma, scusi la presunzione, sono sicura che se io farò la tac, non uscirà nulla di rilevante che possa risolvere il mio problema.
Ho fatto innumerevoli esami, invasivi e non. Risultato? Solo due ernie ed una protusione che non "potrebbero" essere la causa del mio problema.
Comunque aspetterò altri tre mesi per essere visitata dal neurochirurgo e capire quale strada è meglio intraprendere.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La mia era solo una precisazione, sia per Lei sia per gli altri Utenti che leggeranno e dei quali dobbiamo tener conto, sul cosa aspettarsi dalla visita specialistica. Tutto qui.
Non è la mail dettagliata che consente di darLe le informazioni che chiede: per prescrivere un accertamento occorre avere visitato il paziente.
Il Suo neurochirurgo è stato corretto nel non proporre un intervento che ha indicazione solo in casi ben specifici, e ha richiesto altri accertamenti per approfondire la diagnosi. La TAC prevede l'assorbimento di radiazioni ionizzanti e questo è uno svantaggio che deve essere compensato dalla sua utilità: per questo Le ho scritto di parlarne con il neurochirurgo che l'ha prescritta. Lui saprà dirLe se ci sono altri esami che possono essere utili, o se invece è indispensabile la TAC, ma è ovvio che io, a distanza non posso saperlo.
Cordiali saluti