Dolore ginocchio sinistro

Gentili Dottori,
sono un uomo di 36 anni, godo di buona salute, ho sempre avuto una corporatura magra (altezza 182 cm. e peso di 67 kg) e svolgo regolarmente attività fisica a livello amatoriale (in particolare pratico fit-boxe e corsa per un totale di circa 3 ore settimanali). Recentemente, nel praticare jogging ho accusato, dopo qualche chilometro percorso, un dolore al ginocchio sinistro che non mi consentiva di proseguire la corsa. Tale dolore si è protratto anche nei giorni successivi, impedendomi di camminare agevolmente, per poi regredire lentamente e scomparire in seguito ad applicazioni locali di gel antinfiammatori . Per circa un mese ho sospeso in via precauzionale l’attività di jogging, continuando, senza alcun problema, a svolgere solo l’attività di ginnastica (fit-boxe). Successivamente ho ripreso anche a praticare jogging, ma purtroppo il dolore si è ripresentato dopo circa 20 minuti di attività (circa 3 km percorsi) provocandomi nuovamente, nei giorni successivi, i disagi di cui sopra.

Successivamente ho eseguito una radiografia al ginocchio sinistro sotto carico (frontale e laterale), il cui referto è risultato il seguente: “Note di gonartrosi con riduzione in ampiezza dello spazio articolare femoro-tibiale mediale”.

Al riguardo, gradirei ricevere un Vostro parere circa la gravità della patologia segnalata nel referto, anche in relazione alla mia età, e le procedure che da qui in poi sarebbe opportuno intraprendere.

In attesa di un Vostro eventuale riscontro in merito, porgo i più cordiali saluti.

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Dr. Augusto Dagnino Ortopedico 38 2
Salve. Purtroppo il referto non è sufficiente per valutare la "gravità" in quanto si dovrebbe valutare la reale riduzione dello spazio. Generalmente alla Sua età mi viene da pensare più a patologie del menisco o dei legamenti, tuttavia bisognerebbe valutare se ha il ginocchio varo e di quanto. Sicuramente dovrà fare una RMN per valutare lo stato meniscale,legamentoso e cartilagineo. Nel mentre potrebbe assumere delle compresse di controitin solfato e glucosamina che andrebbero a migliorare il trofismo della cartilagine (le paragono spesso a una spremuta di arancia per uno che ha l'infulenza).

Dr. Augusto Dagnino