Frattura di colles - problemi di consolidazione

Gentili Dottori,

sono un ragazzo di 25 anni e ho riportato in data 1 Dicembre 2011 una frattura metaepifisaria distale del radio sinistro, a causa di un incidente avvenuto durante la pratica del Judo.

Dopo una riduzione incruenta mi è stato applicato il gesso che ho tenuto per 35 giorni, ( 15 fin sopra al gomito e 20 solo avambraccio e polso con polso piegato in giù ) poi all'ultima visita di controllo risalente al 4 Gennaio, dopo la rimozione del gesso e dopo aver effettuato la radiografia mi è stato consigliato dall'ortopedico di tenere per altri 15 giorni il gesso ( solo all'avambraccio e al polso ) in quanto persisteva ancora la rima di frattura. Mi è stato consigliato di bere acqua ricca di calcio, mangiare parmigiano e assumere vitamina D e di effettuare magnetoterapia. Nonostante la mia intolleranza al lattosio ho seguito la dieta prescrittami e tutte le indicazioni del medico, e oggi in data 18 Gennaio 2012 mi sono recato alla visita di controllo e alla " definitiva " rimozione del gesso.

Purtroppo però pare non essere cambiato nulla dalla precedente radiografia. Nel referto radiologico infatti viene scritto " Frattura di colles con monconi in asse e persistenza di rima di frattura a margini lievemente sclerotici ". ( I marigini sclerotici non erano presenti nel precedente referto ).



Ora la mia preoccupazione è, essendo una persona sportiva, di perdere la funzionalità del polso a causa dell'immobilità e di incorrere in ulteriori complicazioni. Se tolgo il tutore, infatti, sento dolore forte quando cerco di muovere il polso in alto o in basso. Riesco a muovere il polso di circa 10° verso l'alto e circa 20° verso il basso. Riesco invece bene a stringere il pugno. Puntualizzo che cerco di effettuare questi movimenti in quanto mi è stato consigliato dall'ortopedico che mi ha visitato.

Altra preoccupazione è data dal fatto che la frattura ci stia mettendo così tanto a consolidarsi. Il medico mi ha detto che è la prima volta che le capita di vedere un ragazzo di 25 anni a cui non si consolida questo tipo di frattura.

Pensavo che forse il ritardo potrebbe essere dato da una mia incapacità di assimilare vitamina D e Calcio. Mi capita infatti di urinare spesso, circa ogni ora e mezza, ma questo non so quanto possa avere a che fare con la frattura.

Vi ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di qualche informazione che possa rendermi più informato su quello che sta succedendo al mio polso.
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Dr. Leonardo Donati Ortopedico 75 6
Gentile paziente,
La cosa importante e' che i monconi ossei siano in asse, il periodo di guarigione delle frattura e' standardizzato sulla media delle persone, puo' darsi che lei abbia un ciclo ripartivo più lungo della norma. E' importante comunque come le e' stato consigliiato dal suo ortopedico che inizi a muovere il polso senza fare sforzi al fine di riprendere i movimenti di flesso estensione e rotazione ora così limitati dalla lunga immobilizzazione. Mi sento comunque di dirle che recupererà completamente la funzionalita' visto che non ci sono spostamenti nei monconi della frattura.
Saluti.

Dr. Leonardo Donati
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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dopo
Utente
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La ringrazio.
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dopo
Utente
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Gentili Dottori,



oggi mi sono recato ad una visita di controllo per la mia frattura da un ortopedico differente da quello che mi aveva visitato la prima volta.


Il nuovo ortopedico mi ha detto di non muovere assolutamente il polso, a differenza di quello che mi aveva detto l'ortopedico precedente e a differenza da quanto dettomi nel consulto precedente ( mi rendo conto che il consulto on-line senza visionare le radiografie sia più complesso, quindi ci tengo a precisare che la mia non è un'accusa nei confronti del dottore che mi ha risposto sul forum ), in quanto la frattura non è assolutamente consolidata, e che c'è solo un lieve accenno di calcificazione.

Mi ha anche detto che è molto strano che a 25 anni ci sia una formazione quasi inesistente di callo osseo a distanza di 2 mesi dalla frattura.


Ora io chiedo a voi, in base alla vostra esperienza personale, se vi è capitato di trattare fratture di colles in pazienti giovani che tardassero a guarire. E in tal caso quale procedura viene presa in considerazione.

Grazie.


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