Ernia discale...parere su risonanza magnetica?

Gentili Dottori scrivo per mio padre

Venerdì scorso dopo visita ortopedica,mio padre ha eseguito una risonanza magnetica lombo-sacrale ed oggi questo è il referto :

Conservata la fisiologica lordosi del rachide lombare
i metameri sono allineati.Ipointensità T2 degli ultimi 3 dischi intersomatici come da disidratazione.Ernia discale intraforaminale sinistra a L3-L4.Ernia discale postero mediana e postero laterale sinistra a L4-L5 con obliterazione del recesso radicolare corrispondente.Protusione discale ad ampio raccordo posteriore a L5-S1 con impronta postero mediana sul sacco durale.Nei limiti l ampiezza dei diametri dello speco osseo.

Nell attesa che l ortopedico vede il referto,potete dirci in poche parole di cosa si tratta? E se c è bisogno di intervento?

Ringrazio in anticipo
Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' escluso che si possa decidere un trattamento senza aver visitato il paziente e solo in base al referto RMN: va ricordato che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola (quindi non costituisce una diagnosi) ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla storia clinica del paziente, alla descrizione dei suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
Il referto descrive la presenza di tre ernie del disco, ma solo l'ortopedico che ha visitato Suo padre, integrando le immagini della RMN con quanto emerso dalla visita, può decidere il da farsi. Concordo con Lei sulla necessità quindi di portare la RMN in visione all'ortopedico perché possa completare la visita e stabilire diagnosi e terapia.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dott Donati

Chiedevo dell intervento perchè alla precedente visita,prima della RMN,
l ortopedico ci disse che l intervento non era da escludersi....ma che comunque
dovevamo aver conferma dalla RMN.

In giornata vedremo cosa ci dirà.

La ringrazio nuovamente.
Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Colgo l'occasione per precisare che la RMN in realtà serve solo allo specialista, per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. La decisione di ricorrere a un intervento può quindi essere confermata o esclusa dallo specialista, in base a quanto potrà aver dedotto dalla visita supportata <anche> dalla RMN, che ha quindi solo un significato di supporto, cioè di elemento supplementare per giungere alla diagnosi.
Può sembrare una sottigliezza linguistica ma è invece un concetto a mio avviso fondamentale per capire il ruolo della RMN nel formulare una diagnosi, in quanto troppo spesso (anzi, quasi sempre) è vista erroneamente come l'esame "che fa vedere tutto" , fatto il quale si ha automaticamente, con il solo referto, diagnosi e terapia.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La Ringrazio nuovamente

Come le dicevo i sospetti dell ortopedico erano fondati,
e vedendo la RMN non ha dato altra alternativa,se non l intervento!
Le ernie sono belle grosse e almeno 2 vanno tolte.
Ed a quasi perso forza nel piede,sabato dovrebbe confermare il tutto
il neurochirurgo!

Il problema è che mio padre non vuole operarsi,credendo, anche
a testimonianze di amici,che il problema possa risolversi da solo con cure appropriate!
E' inutile dirle che io sono a favore dell intervento e farò il possibile,
ma nel caso mio padre decidesse di non eseguirlo a cosa potrebbe andare incontro?
E se si decidesse a fare l intervento,mi sa dire più o meno i tempi di degenza e la durata dell intervento?
So che potrebbero esserci recidive,vero?

Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è così semplice. Il paziente viene operato non per le ernie ma per quello che esse provocano. In altre parole si possono avere due ernie senza deficit neurologico e non occorrono interventi, oppure si può avere una situazione radiograficamente meno grave ma clinicamente molto più grave che richiede un intervento. Non so perché Lei parli dell'ortopedico e del neurochirurgo, comunque non conoscendo la situazione clinica di partenza di Suo padre non posso nemmeno sapere quale possa essere l'evoluzione. Non so nemmeno cosa intenda quando dice che Suo padre "ha quasi perso forza nel piede": vi sono situazioni in cui un reale deficit di forza impone un intervento urgente, ma, ripeto, è una valutazione che si fa solo visitando il paziente.
Di più, a distanza, non è possibile dire senza aumentare la confusione: le risposte più appropriate vengono solo dagli specialisti che già seguono Suo padre
Se ha dei dubbi la miglior cosa è sentire un secondo parere presso un altro chirurgo vertebrale.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Gentile Dott Donati

io le riporto quanto detto dal l ortopedico!
Le ernie sono da operare,visto anche il non effetto dei farmaci cortisonici,
la visita oltre a confermare ciò conferma anche una diminuita forza nel piede,
tale visita è stata eseguita da sdraiato in posizione supina.

L ortopedico ci ha consigliato di rivolgerci al neurochirugo che appunto deve
valutare l intervento che farà lui stesso!

Questo è tutto
Cordiali saluti