Fascite plantare

Buongiorno, ho 41 anni e soffro da mesi di un dolore tremendo ai piedi. Tutto è cominciato ad Aprile, con una infrazione del 1° cuneiforme al piede dx, curata con doccia gessata stampelle e riposo. un mese dopo aver tolto il gesso è iniziato il dolore nella zona interna del piede (all'incirca alla metà del piede) e dopo 15 giorni i sintomi sono iniziati anche all'altro piede. durante l'estate i dolori andavano e venivano, fino alla metà di agosto, quando sembrava fosse tutto risolto da sé. Poi senza alcuna ragione apparente il dolore è tornato molto forte sotto i piedi, soprattutto nelle zone vicine ai talloni.
Ho effettuato rx sotto carico, il referto è "bilateralmente non si osservano alterazioni morfostrutturali di rilievo dell'osso calcaneale. Sia a dx che a sx appare normale la volta plantare, caduta bilaterale del quinto metatarso. segni artrosici bilaterali di alcune articolazioni interfalangee."
La visita ortopedica evidenzia: fascite plantare bilaterale più accentuata a sx in piede cavo. Ad oggi ho effettuato terapia Tecar, antinfiammatori per via orale e US in immersione. Il dolore è quasi sparito per qualche giorno, per poi tornare fortissimo da circa tre giorni. Sto effettuando un ulteriore ciclo di 10 US in immersione ma mi pare non ci sia alcun effetto. Sto utilizzando calzature molto ammortizzate, non riesco a tollerare le talloniere, non so più cosa fare, non riesco nemmeno a stare in piedi... esistono altre cure? mi hanno parlato di infiltrazioni di cortisone per i casi estremi, sono soluzioni definitive? prima di tutto ciò praticavo attività sportiva dilettantistica, per lo più camminate in montagna e sci, potrò tornare a fare qualcosa?
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Dr. Fabrizio Sergio Ortopedico 28 3 1
Premesso che tutte le cure da lei eseguite sono corrette, io nei casi di fasciti plantari refrattari alle terapie convenzionali eseguo la fasciotomia con la tecnica miniinvasiva percutanea. ossia tramite un semplice accesso puntiforme in regione mediale calcaneare, in anestesia locale, si procede alla resezione dell'inserzione della fascia plantare con l'uso di una microfresa secondo la tecnica di De Padro. Dopo l'intervento viene confezionato un semplice bendaggio e il carico è immediato