Dismorfismo delle ossa del carpo, di natura artrosica.

Buongiorno dottori, scrivo per avere alcune delucidazioni sulla mia condizione in quanto ancora molti aspetti delle diagnosi che ho ricevuto mi risultano poco chiari. Al momento mi sono state diagnosticate un'artrosinovite a carico dell'articolazione radio-carpica e radio-ulnare con modico ispessimento della capsula articolare e minimo versamento nel lume delle articolazioni medesime ,a seguito di ecografia e un dismorfismo delle ossa del carpo di natura artrosica, a seguito di radiografia. Ora premetto che ho 19 anni e il problema riguarda solamente il polso sinistro che ,guarda caso, 5 anni fa subì un trauma (frattura composta di scafoide guarita in apparecchio gessato). Il mio grosso problema è che essendo un chitarrista con un carico di lavoro importante (conservatorio e produzioni discografiche) mi trovo in apprensione per i problemi che cominciano ad insorgere durante le esecuzioni strumentali. Seguendo i consigli del medico ho cercato di alleggerire la mole di lavoro limitandomi a suonare solo quando strettamente necessario, mi chiedevo però se esistesse una soluzione al mio problema che per quanto ho capito è degenerativo e nei miei panni molto preoccupante.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

effettivamente con la sua attività ci sono alcuni problemi di scarsa compatibilità.

Direi che va fatta un'accurata valutazione della situazione per poter poi decidere cosa è preferibile fare.

Vedere, ad esempio, come è guarito lo scafoide, se è da lì che è partito il processo artrosinovitico (data la monolateralità).

Buona serata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la tempestività nella risposta! Ma ,se posso approfondire, per scarsa compatibilità cosa intende? E' possibile che debba abbandonare un percorso di studi durato anni tra sacrifici e fatiche? Esistono cure che diano buoni risultati? Ha già trattato casi simili? Mi rendo conto di avere molti dubbi ma è che purtroppo avevo puntato molto sulle mie mani e vedo dissolversi progetti e sogni di una vita in poche settimane e tutto questo mi crea non poco disagio.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certo che no, ma da quel poco che si può capire il suo polso continuerà a crearle limitazioni funzionali.

Di per sè, l'artrosinovite può essere combattuta e risolta, ma probabilmente essa è solo una conseguenza del vero problema, che è il "dismorfismo delle ossa del carpo di natura artrosica".

Questo dovrebbe essere analizzato meglio con esami più approfonditi (TAC, RM) e poi valutato dallo specialista.

Se non si capisce l'esatta entità e natura del problema di base, difficilmente si potrà trovare una soluzione, sia pur parziale, alle sue pur legittime aspettative.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora dell'attenzione. Al momento ho prenotato RM in giorno 20 novembre e visita specialistica (ortopedico spec.in ch. della mano) in giorno 29 novembre. Nel frattempo ho diverse necessità lavorative per le quali dovrei suonare. Al momento (sarà per gli effetti degli antidolorifici) non provo dolore né ho limitazioni nei movimenti. Immagino che possa farlo a mio rischio e pericolo, se ci sono delle attenzioni particolari che devo avere in questi giorni di attesa accetto volentieri consigli. In ogni caso ancora grazie e spero di venirne fuori presto.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non credo ci siano rischi particolari nell'immediato.

Si tratta, per ora, solo di gestire il dolore, in attesa di fare un preciso punto della situazione.
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Utente
Utente
Dottore dopo qualche settimana il dolore è praticamente scomparso. Questa mattina ho eseguito una RM che una volta esaminata da specialista lo ha portato a rilasciare il seguente referto:

"Segnalati in anamnesi gli esiti di frattura di scafoide, di cui attualmente non vi è evidenza in RM. Attualmente le componenti scheletriche della regione carpale sono ben conformate, senza alterazioni della intensità del segnale che proviene dalla spongiosa ossea. Sono regolari i rapporti articolari. Minima quantità di versamento nell'articolazione piramidale-pisiforme. Non altre immagini riferibili a versamento articolare.
Piccolo encodroma della testa del primo metacarpo. Nella norma i tendini dei flessori e degli estensori. Nella norma il nervo mediano. Non alterazione del complesso fibro-cartilagineo triangolare."

Ecco dal basso della mia opinione la questione mi sembra positiva rispetto all'esito della precedente RX (dismorfismo di natura artrosica delle ossa del carpo) quel che non so è cos'è un encodroma? come gestisco la situazione? Posso riprendere tranquillamente le mie attività musicali facendo semplicemente attenzione ai dolori se eventualmente si ripresentano?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Bisogna solo monitorare nel tempo il piccolo encondroma, che se tende a diventare più grande andrà rimosso.

Si tratta, in ogni caso, di una patologia benigna.
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Utente
Utente
Dimenticavo, è possibile che non vi siano evidenze di una frattura conosciuta a distanza di anni?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Se non si vede con la RM vuol dire che è guarita.
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Utente
Utente
Grazie mille dottore!!! I suoi consigli sono stati di grandissimo aiuto soprattutto a livello morale in questo periodo! Arrivederci!!
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.
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dopo
Utente
Utente
Scrivo ancora in questo post perché il problema continua a ripresentarsi purtroppo... Dopo le visite radiografiche ho chiesto il consulto di uno specialista in chirurgia della mano che ha confermato la non evidenza di problemi alle articolazioni, almeno per quanto visibile dalla RMN. In quell'occasione (circa due mesi e mezzo fa) a causa di una sospetta lassità del legamento scafo-lunato mi è stato consigliato di farmi visitare da un ennesimo specialista che mi avrebbe sottoposto ad artroscopia.

Confrontandomi poi con il mio medico di base decisi di evitare l'ennesimo (costoso) consulto per ripiegare su una terapia conservativa (ultrasuoni, antinfiammatori e nuoto). Il problema è che ad oggi i dolori si ripresentano e cominciano ad essere piuttosto invalidanti sotto molti punti di vista e mi chiedo se non sia effettivamente il caso di valutare un' artroscopia anche a scopo esclusivamente diagnostico.

Essendo un po' scettico sull'effettivo beneficio che potrei ricavare da un intervento del genere ( infatti l'ortopedico ha parlato di diagnosi più dettagliata ma alla domanda sull'efficacia dell'intervento si è risparmiato di darmi una risposta concreta dicendo che in teoria rischiavo di "aprire e richiudere" senza un nulla di fatto con tutte le controindicazioni di un intervento invasivo) mi rivolgo di nuovo a voi per capire se considerata la mia anamnesi sia consigliabile un' "ispezione" in artroscopia oppure no.


Grazie.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Anche io sono piuttosto restio a operare senza avere una diagnosi, perlomeno di probabilità.

Il rischio di fare un intervento del tutto inutile è concreto.

Potrebbe essere il caso, invece, di tentare prima delle terapie "ex juvantibus", per vedere se risponde anche solo parzialmente.