Iperflessione cervico-dorsale per colpo al collo

Salve,
in palestra personale ho ricevuto un colpo molto forte sul retro del collo. Il mio collo in quel momento era rilassato, non in tensione e era protratto in avanti, direi a fine corsa quasi in avanti. Una persona cadendo mi ha quindi colpito sul mio collo colpendo velocemente con il braccio di scatto come reazione della sua caduta con pesi... Sul colpo ho sentito molto male al collo al centro, male lungo una linea verticale in corrispondenza della colonna vertebrale, non male di lato al collo; e in due punti male sulla schiena e Il giorno stesso avevo il cervello un po' confuso, il pomeriggio dello stesso giorno la vista affaticata, stanca, comunque anomala. Il secondo giorno il dolore è aumentato. Il dolore era bruciante in una linea verticale dietro al collo e dolori più piccoli puntuali nella schiena solo se mi muovevo. IL male lo sento soprattutto se mi muovo, se tocco dietro non sento male. Sono quindi andato al pronto soccorso e lì mi hanno messo un collare cervicale semirigido da tenere per 10 giorni, Expose 100 due volte al giorno per 7 giorni, Dicloreum 150 una volta al giorno per 7 giorni. Mi hanno fatto una radiografia e non sono stati rilevati danni . (“non evidenti immagini riferibili a rime di frattura”). Esame obbiettivo: Algia rachide dorsale e lieve algia rachide dorsale. Il giorno seguente ho avuto sensazioni di vertiggine alla sera soprattutto se tolto il collare e piegata la testa, percezione dei sensi distorta, come senso d brividi in qualche momento o quando parla una persona da dietro. Sempre lieve senso di stordimento/confusione. Ho notato di non accorgermi se fa caldo. Non ho avuto mal di testa, niente paralisi arti, niente formicolii agli arti e non ho disturbi al tatto.
Vorrei sapere la gravità di quel che sento, se devo fornirvi altri dettagli, vorrei sapere se ci sono anche pericoli che diventino cronici i problemi sopraindicati. Grazie delle risposte
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, certamente il trauma subito è da tenere in forte considerazione
Infatti non è tanto al settore scheletrico riferibile un danno, quanto alle strutture molli della regione nucale
In questo articolo su medicitalia
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/217-colpo-di-frusta-cervicale.html ha un quadro dettagliato e specifico di tutto.
Consulti uno specialista ortopedico, esegua specifici esami diagnostici strumentali e stia in cura senza trascurare nulla. Si ricodi che dovrà fare anche della fisiochinesiterapia , oltre a terapia farmacologica specifica.
Cordiali saluti


Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio, ho scritto una cosa errata: Algia rachide cervicale e lieve algia rachide dorsale. Da sdraiato il quarto giorno a pancia in su ho alzato la testa spostandola e ho sentito un dolore al collo e poco dopo ho sentito formicolio a metà mano come quando si picchia il gomito sul nervo. Camminando a ogni passo sento un piccolo dolore al collo quando appoggio il piede per terra o scendendo le scale. Alterata memoria, difficoltà nella memoria a brevissimo termine. Ho avuto palpitazioni per brevi momenti sotto lo sterno leggermente a sinistra. Durante tutti i giorni ho avuto sonnolenza e spesso freddo anche se fa caldo. Ho letto sul foglio illustrativo di Expose 100 che dà effetti collaterali comuni uguali a molti sintomi sopracitati, soprattutto a quelli che corrispondono a stanchezza, confusione mentale, vertiggini, percezione sensi distorta.. Tutti questi vengono sempre un ora e mezza due ore dall'ingerimento del farmaco Expose 100. Vi chiedo quindi inoltre se secondo Voi i sintomi elencati anche nel messaggio precedente sono più probabili come effetti del colpo o effetti collaterali del farmaco o comunque amplificati dal farmaco, cioè entrambe le cose sono la causa. Vi ringrazio ancora
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Utente
Utente
Al termine dell’uso dei farmaci sono scomparsi quei sintomi sensoriali (es: vertigini).
Al termine della terapia farmacologica sono tornato in ospedale 10 giorni dopo (come specificato dalla visita precedente da l’ortopedico al pronto-soccorso), mi ha visitato un altro ortopedico piuttosto sommariamente chiedendomi come stavo e in quel momento avevo solo un leggerissimo fastidio al collo, mi ha controllato se potevo ruotare la testa bene in tutti i sensi e verificato quello (non avevo problemi a ruotarlo e non provavo dolore nel ruotarlo) mi ha detto che dovevo stare tranquillo e non preoccuparmi, di stare a riposo fermo facendo il meno possibile ancora per 10 giorni e poi secondo lui potevo riprendere gradualmente ma neanche troppo corsa, palestra e tutti i miei sport. Mi cominciava poi dar fastidio andare in macchina nei 10 giorni successivi e il collo invece di migliorare (stando fermo) peggiorava. Ho poi trovato uno studio sui colpi di frusta/colpi al collo durante attività fisica condotto in Canada dove gli studi avevano verificato che era meglio muoversi che star fermi per evitare altre complicanze e insegnavano movimenti riabilitativi, propriocettivi etc. per il collo; da più leggeri e per poco tempo all’inizio ripetuti con frequenza maggiore per poi arrivare a una volta al giorno con seduta più lunga. Ho iniziato questi verso la fine dei 10 giorni quando il male al collo era peggiorato tanto fino ad aver fastidio nel fare di tutto (es alzare una bottiglia d’acqua, aprire maniglia porta), con quegli esercizi ho avuto un miglioramento netto fin da due giorni dopo l’inizio, era la prima volta che il collo migliorava.
Ma poi bastava una piccola cosa come spostarmi con l’aiuto della testa da disteso per ripeggiorare tanto nella parte alta dietro collo a destra e a sinistra (forse attaccatura splenio del capo) e dolore in corrispondenza del muscolo lungo del collo, poi rimigliorava e poi con altre cose ripeggiorava come alzando cose poco + pesanti, poi pian piano rimiglioravo e nei migliore dei casi arrivavo a sentire solo un fastidio dietro al collo e quando ero fermo quasi niente, bastava non tornare indietro con “stupidate” e rimanevo in questo stato ma non potevo sollevare quasi nulla di un poco più pesante altrimenti ripeggioravo e non poco che ci volevano giorni a tornare come prima… dopo altro tempo, ritornatomi fastidio elevato in corrispondenza attaccatura alta dei 2 spleni del capo, non arrivando a una conclusione decisi di chiamare un fisioterapista e di iniziare del nuoto come riabilitazione (consigliatomi da dottori senza visite)(22 /02/2014).
Periodicamente ogni sabato al mattino fisioterapista e al pomeriggio nuoto. Il nuoto mi piaceva parecchio perché nuotando non sentivo fastidi al collo (se non in rari casi). Il fisioterapista mi scioglieva il dolore al collo alto in corrispondenza dei due spleni tramite un trattamento di continue trazioni e rilascio che lui mi faceva su un lettino, io sdraiato pancia in su e lui tirava da dietro il collo e rilasciava lentamente, questo per più volte. Ho avuto un netto miglioramento con questo trattamento visto che in due volte le “contratture” dietro al collo erano pressoché sparite, non tardavano a ritornare però se mi capitava qualcosa come una frenata in macchina, una piccola botta uscendo da l’università nella folla etc., ma ogni sabato il collo tendeva a tornare a posto dopo il trattamento. Con il miglioramento riuscivo a nuotare sempre meglio ogni sabato. Lui diceva però che non bastava sciogliere le contratture doveva fare qualcosa anche sulla schiena, perché il tutto derivava da un danneggiamento subito sui dischi intervertebrali della parte dorsale alta, ha quindi cominciato anche a muovermi su e giù vertebra per vertebra sempre disteso su un lettino prendendomi per la parte alta tra la spalla e collo e muovendomi su e giù e fin qui tutto bene, ha poi fatto una tecnica “più diretta” mettendomi sempre a pancia in giù ma schiacciando e rilasciando da sopra (tecnica centrale) vertebra per vertebra, mi faceva molto male schiacciando così tra collo basso e parte dorsale, ma continuava dicendomi che era normale, poi sapendo che mi era durato per quattro giorni mi ha detto che la mia schiena era troppo sensibile e quindi dovevamo usare una tecnica indiretta per intervenire in quella parte. Il sabato successivo ha schiacciato sulla parte bassa schiena e altro. Ho cominciato ad avvertire problemi nella zona alta schiena, trapezi dolenti a volte, tutta schiena alta parte muscolare affaticata. Intanto che miglioravo di collo mi diceva che potevamo ri-introdurre un po’ di movimento fisico e pochi addominali ad esempio e una corsetta leggera una volta alla settimana. Qui ho avuto un peggioramento collo e affaticamento ancora maggiore schiena alta e lui mi diceva di stare tranquillo che era normale aggiungendo lo sport ma questo mi avrebbe dato un miglioramento, effettivamente dopo corsa mi sentivo meglio se non a volte che sentivo un fastidio in più: al centro nella parte alta collo vicino cranio, stesso fastidio venutomi camminando a lungo in discesa in un sentiero sterrato, quel fastidio era abbastanza snervante, debilitante perché ti stancava mentalmente e molto da non voler fare cose fisiche. Il fisioterapista ha cominciato a parlare di dolore fantasma, che quel dolore non c’era ma che era il mio corpo a causarlo non capendo più bene gli stimoli che venivano dall’esterno a causa del fatto che la vicenda traumatica mi aveva sconvolto un po’ la vita essendo io piuttosto sportivo e la vicenda aveva tolto a me molti miei passatempi (allenamento, palestra, corsa…). Mi ha detto che dovevo solo stare tranquillo e non più pensare a questa cosa, che ero un po’ io a crearla perché “mi aspettavo che mi venisse qualcosa per ogni colpo”. E mi ha detto di riprendere anche se sentivo dolore a fare addominali e flessioni e di riprendere comunque palestra (i pochi esercizi blandi scelti con lui). Strano perché io quando sono andato a fare quel giretto per quel sentiero mi sentivo piuttosto bene, per quello avevo fatto quel giro, per quello camminavo anche più velocemente visto che stavo bene, quindi io mi aspettavo andasse sempre meglio!.. non mi aspettavo proprio l’opposto, comunque fiducioso delle parole sue ho ascoltato il suo consiglio anche se ci ha messo una settimana e mezza a tornare tutto bene. Lui ha proseguito su mia richiesta il trattamento sul collo di trazione rilascio (allungamento colonna, il trattamento che mi faceva star bene a pancia in su). Ma lui ha proseguito quello che secondo lui era la parte importante cioè schiacciare e rilasciare ogni vertebra della schiena fino alla schiena bassa, lui diceva che era una tecnica centrale, io sentivo che schiacciava la vertebra sempre d più dalla parte in cui lui era messo per fare il trattamento e si metteva sempre dalla stessa parte, io sdraiato a pancia in giù e lui alla mia sinistra, quindi schiacciava di più a sinistra e a me la settimana successiva ha cominciato a venir male nella parte subito a destra della colonna vertebrale in + punti, male puntuale nella parte destra in un punto parte lombare, un punto parte dorsale e un punto collo, sempre tutti nella parte destra. Il fisioterapista alla mia richiesta di fare il trattamento dalla parte opposta mi ha detto che sbagliavo a non aver fiducia nel mio corpo, cioè per lui io avevo solo troppa paura di non guarire, di non tornare come prima e mi ha ribadito di non pensare troppo ai dolori che sentivo e che questa era l’ultima seduta (29/03/2014), che sarebbe bastato che io non pensassi più a tutto questo e sarebbe tutto andato a posto. Ho anche chiesto a Lui dell’atlante disallineato visto che sul sito Atlantotec avevo visto il problema disfunzioni intestinali causati dalla compressione del nervo vago causata dall’atlante (avevo diarrea spesso da dopo il colpo, mai avuti tanti problemi così intestino e stomaco prima del colpo al collo) e Lui si era arrabbiato dicendo che non dovevo più pensare a cause e che sicuramente io non avevo avuto un disallineamento dell’atlante, i problemi intestinali per lui erano causati probabilmente dalla paura mia, dalla situazione psicologica. E per lui ero ipocondriaco. E dovevo aumentare un poco la palestra con esercizi sempre visti con lui, aumentare addominali, riiniziare trazioni, aumentare flessioni, tutto per riprendere la mia normalità (questi esercizi proposti ancora erano molto distanti dalla normalità). La parte intestinale comunque è andata pian piano migliorando fino a non aver quasi più problemi di digestione e intestinali, andando diminuendo cioè il male al collo diminuiva fino a scomparire praticamente quel problema. Quella stessa settimana prima dell’ultima seduta avevo cominciato ad accusare un malessere all’anca destra passato poi in due giorni. Un formicolio nella testa sopra la fronte ogni tanto saltava fuori. La settimana dopo ho cominciato ad avere problemi più vasti all’anca e all’attaccatura gamba, male/fastidio all’articolazione della gamba destra e male nella parte destra bassa lombare della schiena e subito ho pensato in una posizione scorretta assunta in classe a lungo tempo per aver meno male al collo (infatti stavo in una posizione pessima), ho quindi smesso di stare in quella posizione tanto il collo migliorava sempre più e non aveva più bisogno di un “trattamento riservato” e sembrava che pian piano tutto migliorasse fino quasi scomparire. Ma poi andando a nuotare (12/04/2014) un dolore tra osso sacro e parte lombare, dolore sordo che aumentava più che nuotavo, mi ha costretto a finir prima la giornata di nuoto e nella settimana successiva il dolore peggiorava più che stavo in una postura seduta (con parte lombare con curvatura opposta a quella fisiologica) e peggiora se sto a lungo nella stessa posizione, soprattutto sul divano, migliora invece più che cammino o sto in posizione eretta in piedi, anche intanto che corro migliora, spesso in piedi arriva a scomparire. A volte vien male all’anca; a volte e sempre + spesso, quasi fisso ormai male lombare basso, a volte verso centro schiena osso sacro alto, a volte male al ginocchio destro e al polpaccio e tutta la gamba destra è più rigida (io avevo un’ottima elasticità, ora fare stretching risulta quasi impossibile e sono pochissimo elastico)(18/04/2014), (febbre 37,15).
[Poco prima dell’arrivo del fisioterapista una compressione dietro al polpaccio destro aveva scatenato un’infiammazione a un qualcosa che dava un fastidio puntuale sempre nello stesso punto della compressione al centro dietro polpaccio che secondo il fisioterapista era il prolungamento nervo sciatico, costatando una minore elasticità della gamba destra. Quel male a volte diventava forte da non poter più camminare molto. Poi pian piano è migliorato ma leggermente il fastidio si ripresentava ogni tanto e ultimamente il polpaccio dà problemi di elasticità o fastidio o malessere in buona parte del polpaccio. Non dà comunque più problemi di impedire il camminare come era successo in precedenza. Ho anche pensato che l’andatura poco corretta a lungo zoppicante a causa del dolore al polpaccio portasse a un errata postura camminando, fonte di causa del resto, ma ultimamente camminando normale gli altri problemi non migliorano.]
Ora ho quasi sospeso addominali, trazioni mai iniziate, palestra quasi nulla neanche esercizi blandi, flessioni mai… sto continuando solo ogni giovedì corsetta di 15 minuti e pomeriggio di sabato nuoto. Ora stare in posizioni erette e camminare attenua ma non fa più scomparire i dolori, anche da sdraiato non posso stare a lungo nella stessa posizione e alla mattina mi sveglio già con fastidio lombare e anca (prima non succedeva, data la posizione).
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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