Cartilagine consumata piede dx

Egr. Dottori, Vi scrivo per il mio ragazzo di 32 anni. Sono ormai 3 anni che accusa dolori all'alluce dx (proprio all'attaccatura dell'alluce) solo facendo alcuni movimenti semplici come per esempio scendere per un tratto di strada in lieve pendenza. Davamo la colpa ad un paio di infradito e di scarpe da ginnastica praticamente senza suola portate per un'estate intera proprio 3 anni fa. Sabato però ha fatto un salto di circa mezzo metro e poggiando il piede per terra ha sentito un forte dolore. Oltre al dolore e al gonfiore, dopo un'ora non riusciva neanche più ad appoggiare il piede. Le radiografie fatte al pronto soccorso non hanno riscontrato niente. Ieri però l'ortopedico ci ha detto che ha la cartilagine consumata e con l'andare del tempo, essendo una cosa degenerativa, potrebbe aver bisogno di una protesi (cosa vuol dire che gli dovrebbero tagliare l'alluce?). A detta dell'ortopedico la cosa non è molto bella per un ragazzo così giovane e anche per il fatto che non ha mai praticato molto sport e che fa un lavoro sedentario. Deve usare per 15 giorni un antinfiammatorio in gel, prendere delle vitamine (Carti-Joint) e muovere con la mano l'alluce per cercare di ridargli elasticità essendo ora molto rigido. Gli ha detto che comunque se dovesse fare degli scatti o particolari movimenti sentirà sempre male. Secondo Voi dopo questa cura potrà tornare "normale" o quanto meno come prima di sabato? Si arriverà inevitabilmente alla protesi? Grazie.
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Dr. Vincenzo Galloppi Ortopedico 96 5
gentile utente...il problema attuale del suo fidanzato è risolvere il trauma... probabilmente una contusione e distorsione dell'articolazione che ha già dei problemi... meglio tenerlo a riposo per qualche giorno...applicare del ghiaccio e gli antinfiammatori prescritti...e se proprio deve camminare utilizzare una calzatura a suola rigida come uno zoccolo di legno...le mobilizzazione sono necessarie ma senza estremizzarle....
il Carti joint va bene non riforma la cartilagine che pare sia consumata ma rinforza quella che c'è ancora e ne rallenta la degenerazione.... in quanto alla protesi...beh non ne parlerei così in fretta...per dovere di cronaca questo intervento può essere eseguito o sostituendo l'articolazione con un'articolazione in metallo e polietilene ( un materiale associato alla plastica anche se non lo è ma per capirsi va bene) ma c'è anche la possibilità di ricoprire l'articolazione sofferente con dei bottoni metallici o di polietilene meno invasivi e che conservano il più possibile l'articolazione... prima di arrivare a questo io cercherei di capire la causa... del problema e le reali condizioni della cartilagine... prima eseguendo delle radiografie di entrambi i piedi sotto carico (cioè in piedi con il carico del corpo) nelle varie proiezioni che ci fanno vedere il piede nella sua complessità per verificare che l'anatomia sia normale e per verificare che il problema sia risolvibile non sostituendo l'articolazione ma eseguendo altri tipi di intervento... poi eseguirei una Risonanza Magnetica per verificare le condizioni della cartilagine e dell'osso sottostante... questo può dare un indice in caso si parlasse di protesi... in ogni caso il tutto va valutato dopo un esame clinico accurato... per cui lasci passare la fase acuta e si rivolga ad un Ortopedico che segua nel tempo l'evoluzione del suo primo dito preferito e.....
in bocca al lupo.....

Dr. Vincenzo Galloppi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Ortopedia e Traumatologia Pediatrica
Ortopedico Nazionale A Pallacanestro