Ginocchio: pareri contrastanti

Buongiorno e complimenti per il Vostro lavoro,
approfitto dell'alta concentrazione di competenze di questo sito per porre
un problema legato alle "diverse e contrastanti" diagnosi e consigli avuti
in tempi recenti relativamente al mio ginocchio sinistro.
Il mio obiettivo è capire se esistono motivazioni plausibili per cui, di fronte ad una anamnesi piuttosto chiara ed evidente, esimi specialisti consultati e profumatamente pagati, mi hanno mandato semplicemente in confusione.
Brevemente introduco i fatti: ho 48 anni, un passato (breve perchè interrotto da gravi problemi al ginocchio) da calciatore professionista.
A 20 anni ho subito una rottura parziale del legamento crociato anteriore con lesione meniscale, ma siccome a quel tempo (parliamo dei primi anni 80) i tempi di recupero erano molto più lunghi di quelli di oggi, la mia società di allora decise di farmi asportare solo il menisco mediale (credo si dica così), lasciando il legamento come era. La ripresa, dopo alcuni mesi, mi ha permesso di tornare a giocare (avevo una notevole massa muscolare al quadricipite), ma periodicamente subivo distorsioni con conseguenti versamenti e dolori, che mi obbligavano a star fermo per una o due settimane. Ho continuato così per diversi anni (la passione sportiva prevaleva su tutto), ben sapendo che ne avrei poi pagato le conseguenze. Solo nel 1996 (a 36 anni), quando il dolore al ginocchio si evidenziava anche non sotto sforzo, ho deciso di farmi ricostruire il legamento crociato. Da allora è stato purtroppo un susseguirsi di problemi di varia natura, nonostante il chirurgo mi confermasse la buona riuscita dell'intervento. Non sono più riuscito a piegare totalmente e senza dolore il ginocchio, dopo ogni tipo di attività sportiva (sia leggera che pesante) seguivano alcuni giorni di dolori lancinanti e gonfiori vari (addirittura notti insonni).Preso dallo sconforto (considerata anche l'età non troppo avanzata), mi sono deciso ad effettuare esami specialistici e consulti per vedere se potevo risolvere la questione. Il quadro clinico (sintetico) del mio ginocchio presenta chiaramente una gonartrosi di una certa rilevanza, cartilagine usurata ed un ginocchio non perfettamente in asse (non vi dettaglio, almeno per ora, i numerosi referti degli esami sostenuti - RX , RM, TAC...). Ho allora iniziato una serie di consulti (5 in tutto). Mi limito a riportare brevemente l'esito dei primi 3 (tutti fatti da stimati professionisti al top delle classifiche popolari...tra cui anche uno austriaco). Il primo: il suo è un ginocchio artrosico a seguito dei traumi e dell'usura sportiva, consiglio ginnastica isometrica di potenziamento, attività di carico e sforzo molto leggeri, infiltrazioni di acido ialuronico e nessun intervento chirurgico. Il secondo: il legamento che le è stato ricostruito non tiene più, occorre intervenire nuovamente per una nuova stabilizzione, se vuole la posso operare la settimana prossima (a pagamento ed in clinica privata). Il terzo: vista la situazione consiglio un intervento di osteotomia per rimettere in asse l'articolazione e prevenire danni ulteriori, più avanti negli anni andrà comunque incontro ad una protesi, il legamento è a posto e tiene ancora. Vi risparmio gli altri due pareri visto che, come potrete immaginare dal tono polemico della mia mail, sono anch'essi diversi da quelli citati. Ora, oltre a chiederVi un parere medico, vorrei conoscere (se possibile e se rientra negli obiettivi di questo contesto) la vostra interpretazione su questi fatti. Pur con tutta la buona volonta e l'impegno personale, nonostante una discreta competenza in materia formatasi nel tempo e considerando la buona fede di chi mi ha visitato, sono oggi in totale confusione e non so più cosa è meglio "fare o non fare" per il bene del mio ginocchio. Mi rendo conto che in campo medico succede spesso di avere pareri diversi ed a volte contrastanti, ma così diversi e contrastanti come mi è capitato recentemente non credevo fosse possibile.
Sperando di essere stato sufficientemente chiaro, ringrazio dello spazio concessomi e degli eventuali Vostri autorevoli pareri e saluto cordialmente.
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Gentile utente
capisco la sua confusione dovuta sicuramente alle diverse risposte ottenute dai vari professionisti consultati e snche dovuta al suo legame diciamo così affettivo al suo ginocchio!
Naturalmente si dovrebbe auspicare una più univoca veduta circa il trattamento da proporre in caso di patologie ben accertate.
Nel suo caso però la patologia non è di facile e univoca interpretazione e questo soprattutto per via della sua giovane età.
Mi pare di capire da quanto Lei scrive che il suo sia ormai un ginocchio artrosico.
Se così fosse bisognerebbe sapere se la degenerazione artrosica coinvolge uno o tutti e tre i compartimenti del ginocchio.
Poi che grado di usura presenta (iniziale o ormai avanzata, tanto per essere più semplicistici possibile).
Inoltre sarebbe utile sapere se il suo è un ginocchio instabile oppure no!
Tutti questi elementi sono indispensqabili per individuare il trattamento medico più corretto.
Le invio i miei più cordiali saluti e resto in attesa di sue notizie.

Antonio Mattei

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Utente
Utente
Innanzi tutto grazie Dt.Mattei per il Suo pronto intervento. Chiaramente mi riservo di elencarLe quanto prima (oggi sono fuori per lavoro) i dettagli di tutti i referti degli esami effettuati, per darLe modo di avere un quadro più preciso della situazione. Ma intanto Le assicuro che tutti i medici che mi hanno visitato partivano alla pari ed avevano ben chiaro lo stato del mio ginocchio (visto che certi esami me li avevano consigliati loro stessi). Quindi, a partire dalla stessa base, sono arrivati tutti a conclusioni diverse!!! Questo mi ha molto infastidito e preoccupato. Riconosco la complessità delle patologie del ginocchio e le potenziali difficoltà diagnostiche (ma da profesionisti del loro calibro mi aspettavo maggiore coesione e congruenza di vedute).Le posso comunque confermare che il mio è sicuramente un ginocchio artrosico ad uno stato medio, sicuramente penalizzato da una intensa attività agonistica effettuata con un legamento praticamente inesistente, credo che il comparto interessato sia uno solo (quello della zona dove mi è stato asportato il menisco, ma gliene darò conferma con gli esami sottomano) e Le posso dire che il ginocchio pare essere ancora piuttosto stabile (almeno a sentire due dei tre medici interpellati...???). Grazie ancora ed a risentirci a breve con l'esito dei miei esami. Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Facendo seguito a quanto già comunicato, riporto ora gli esiti di due esami fatti nel 2004 (RM) e nel 2008 (RX sotto carico). Premetto che già nel 2004 avevo gli stessi problemi e gli stessi sintomi dolorosi.

RM DEL 2004: esame eseguito con sequenza SE,GE e STIR pesate in T1 e T2 nei piani sagittali,coronali ed assiali e gravato da grossolani artefatti dovuti alle viti metalliche utilizzate nella ricostruzione del LCA: gli artefatti appaiono notevolmente più accentuati in prossimità della tibia. Rapporti articolari femoro tibiali conservati con presenza di discreta artrosi osteofitica;sembra inoltre ridotto lo spessore della cartilagine articolare.Artrosi osteofitica femoro rotulea con accenno a basculamento esterno della rotula. Lo spessore della cartilagine articolare rotulea appare discreto.Piccolo focolaio di osteocondrite sia a carico di ambedue le fibrocartilagini ed in particolare del corno posteriore del menisco mediale, già sottoposto ad intervento chirurgico, dove sembra presente un interessamento del margine libero articolare.Il neo legamento, nei due terzi prossimali esplorati, appare continuo ed indenne da alterazioni di segnale.Legamento crociato posteriore nella norma. Non significative alterazioni di segnale nella sede dei legamenti collaterali. Modico versamento articolare indovato prevalentemente nel recesso retroquadricipitale. Non cisti poplitee. Modico ispessimento del tendine rotuleo all'inserzione tibiale in assenza di alterazioni di segnale.Ipertrofia di alcune pliche sinoviali del corpo adiposo di Hoffa.
RX DEL 2008 sotto carico: Esiti di ricostruzione LCA. Gonartrosi.Sofferenza del comparto mediale in artrosi precoce.
Quanto riportato spero sia utile per avere un quadro più chiaro della situazione. Grazie nuovamente per l'interessamento.
Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Quanto riportato è abbastanza per poter dare dei consigli ma come al solito ricordo che per una valutazione obiettiva è necessario l'esame clinico senza il quale tutte le cose che ci diciamo devono essere prese con il benficio dell'inventario...
Comunque da quanto risulta dagli esami effettuati il suo neo legamento sembrerebbe essere in buono stato fatto per cui il suo ginocchio dovrebbe essere abbastanza stabile.
La degenerazione cartilaginea sembrerebbe interessare principalmente il compartimento interno e molto meno l'articolazione femoro-rotulea.
In considerazione di questo io le consiglierei vista la sua giovane età, un tentativo di riabilitazione (potenziamento dei muscoli della coscia)con il supporto di terapia medica a base di integratori per la cartilagine per bocca eventualmente associati a infiltrazioni locali con acido jaluronico e l'utilizzo di campi magnetici pulsati (con macchine certificate!).
Nelle fasi acute anche l'utilizzo di terapia antiinfiammatoria per periodi abbastanza brevi (settimana..)
Se detto trattamento dovesse portare risultati insoddisfacenti (valutazione dopo minimo 2 mesi) allora si potrebbe pensare ad un intervento di protesi monocompartimentale (da valutare clinicamente e soprattutto tenendo presente i vantaggi e gli svantaggi di detto intervento).
Spero di averle chiarito abbastanza la problematica e di esserle stato utile.
Ci tenga aggiornati.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie per i suoi preziosi consigli,
sicuramente proverò quanto suggerito (anche se 4-5 infiltrazioni di acido jaluronico le avevo già fatte alcuni mesi orsono).
Proverò con il potenziamento e con gli integratori di cartilagine. Per quanto riguarda i campi magnetici pulsati per mè sono una novità e vedrò di approfondire anche questo aspetto. Per quanto riguarda la protesi spero sinceramente di poterla considerare più in là con gli anni...
Cordiali saluti e buon lavoro.
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
La macchina che eroga i campi magnetici pulsati sono della ditta Igea di Carpi.
Sono, per quanto ne so io, gli unici certificati in Italia.
Ci faccia sapere.
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Utente
Utente
Grazie ancora per i preziosi suggerimenti.
Intanto Le comunico che le continue e decise pressioni di un amico che ha avuto un problema simile al mio recentemente, mi hanno convinto a sottoportmi all'ennesima visita specialistica di un altro stimato professionista e vostro collega. Spero di tornate con le idee più chiare...
Vi farò sapere.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
A seguito di ulteriori indagini e consulti per la mia patologia mi è stato prospettato, in un unica operazione, un intervento di osteotomia (per correggere 5 gradi) e uno di trapianto di cartilagine mediante staminali (ancora pochi lo fanno in Italia).
Chiedevo, in base alla vostra esperienza, un parere autorevole in merito, sopratutto per quanto riguarda la garanzia del risultato, considerata la mia età (49 anni) e il costo dell'operazione (il trapianto non è a carico dell'Assistenza Sanitaria).
Grazie mille
Cordiali saluti.
A.Magnani
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Gentile Utente
La garanzia del risultato naturalmente non credo la possa dare nessuno.
La valutazione della fattibilità degli interventi proposti deriva naturalmente da una considerazione clinica.
Effettuare contemporaneamente entrambi gli interventi naturalmente dovrebbe aumentare la probabilità di successo ma bisogna naturalmente valutare l'entità della patologia cartilaginea e soprattutto l'estensione (come dicevo all'inizio! ....mono, bi o tricompartimentale?).
Il trapianto con cellule staminali è alla prima fase di utilizzo e i risultati per il momento sono poco valutabili.
Si affidi al suo ortopedico di fiducia per le conclusioni.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Innanzi tutto La ringrazio per la pronta e chiara risposta,poi volevo salutarla con una riflessione che mi sorge spontanea a seguito della sua ultima indicazione: "...si affidi al suo ortopedico di fiducia...".
Come potrà notare il mio messaggio iniziale è titolato "Ginocchio:pareri contrastanti", che credo rappresenti in maniera esaustiva la mancanza di fiducia che gli ortopedici (luminari?...) che ho sondato mi hanno trasmesso, visto appunto i diversi esiti ottenuti.
In ogni caso, alla fine di tutte queste visite ed esami, credo opterò, appena potrò, per la sola osteotomia (anche se mi hanno detto essere un intervento doloroso...è vero?) e attenderò con fiducia i futuri progressi scientifici.
Grazie ancora.