Che possano aiutare a prevenire

Buongiorno, il 7 novembre durante una partita di calcetto ho sentito un forte dolore nella zona interna del calcagno e ho subito avuto la sensazione di non poter muovere il piede. Portata al pronto soccorso mi hanno diagnosticato la rottura del tendine di achille, confermata poi dall’ecografia.
Dopo 10 giorni di doccia gessata mi hanno operata con sutura termino-teminale.
Mi hanno subito ingessata, fino all’inguine, posizione equina, ginocchio piegato. Dopo 43 gg di gesso mi hanno tolto il gesso all’inguine sostituendolo subito con uno sotto il ginocchio per 20 gg. L’ortopedico mi ha detto di potenziare il quadricipite e nulla più.
Volevo chiederVi alcune cose,
1. lo stato del mio tendine era “degenerativo”, vorrei sapere se si possono in qualche modo conoscere le cause che hanno portato a questo stato.
2. esistono farmaci o integratori (Eutend) o vitamine (dunque anche con l’apporto di alcuni cibi piuttosto che altri) che possano aiutare a prevenire, rinforzare, sostenere o aiutare nella riabilitazione del tendine, anche in previsione futura e soprattutto dell’altro tendine?
3. ai fini del potenziamento del quadricipite può esser utile l’uso di un elettrostimolatore? E se si, in quale porzione del muscolo vanno posizionati gli elettrodi?
4. Che tipo di riabilitazione mi devo aspettare una volta tolto anche il gambaletto? Può esser utile la Tecar terapia o è sufficiente una riabilitazione “manuale”
5. mi chiedo: se il tipo di intervento subito prevede il riavvicinamento dei capi del tendine tramite sutura è possibile che questa faccia perdere qualche mm alla lunghezza del tendine stesso? Questo potrebbe causare problemi futuri?
Per finire alcune indicazioni:
sono una ragazza, ho 32 anni, kg 53 per 165 cm di altezza; ho sempre praticato sport a livello agonistico (calcio per 6 anni fino al 2003) e non (spinning, nuoto, corsa ultimamente specie su tapis roulant, bici, trekking). Avevo ripreso con queste ultime attività negli ultimi 6 mesi dopo uno stop parziale di quasi 3 anni e vorrei poter riprendere queste e altre attività una volta rimessami a posto. Al riguardo l’ultima domanda è proprio sui tempi di recupero: quando potrò riprendere a corricchiare e a fare sport regolarmente? Dovrò cautelarmi con tutori o altro (taping ad es.)? Dovrò rinunciare a qualche attività sportiva?
Grazie mille per la risposta, invio cordiali saluti.
[#1]
Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Veniamo alle risposte nella sequenza da lei indicata:
1) Le cause non sono note. Si tratta di fenomeni degenerativi come da lei gia' riportato e come tali non prevedibili.
2) Personalmente credo poco nella reale efficacia di tali ausili che alcune aziende propongono.
3) Personalmente ritengo che piu' che un elettrostimolatore nel suo caso sia piu' utile una sana ginnastica con utilizzo di pesi elastici e macchinari (leg-press, leg-curl, leg-gluteus)
4) La tecarterapia ha scopo essenzialmente antiinfiammatorio oppure di "riscaldamento" dei tessuti.
tale terapia potrebbe essere utile prima delle sedute di riabilitazione manuale che sono imprescindibile e saranno finalizzate al recupero dell'arco di movimento articolare.
5) Non si preoccupi della lunghezza del tendine!
6) TEMPI DI RIPRESA SPORTIVA
Molto difficili da predire in quanto a parita' di lesioni vi sono notevoli variazion individuali. generalmente sono di 4 - 6 mesi.
Personalmente non consiglio di fare sport con tutori a chi e' stato operato per una lesione dle tendine di achille.
Se tutto andra' bene riprendera' a fare tutti gli sports.
Cordiali saluti.

Dr. Roberto LEO

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott. Leo la ringrazio per la risposta.
In merito alla possibilità di utilizzo dell'elettrostimolatore mi riferivo alla possibilità di utilizzarlo in questo periodo di gesso a gambaletto, ovviamento come esercizio in più alla riabilitazione.
Sono comunque fiduciosa di riprendere al meglio,
grazie ancora e felice anno a lei e a tutti i lettori.
[#3]
Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Non userei l'elettrostimolatore mentre indossa un tutore!
L'elettrostimolatore potra' utilizzarlo in futuro in associazione quando iniziara' la normale ginnastica di rieducazione volta al potenziamento della muscolatura anteriore e posteriore della coscia a della gamba.
Tenga presente pero' che all'inizio la rieducazione sara' volta essenzialmente al recupero della mobilita' articolare e non al potenziamento muscolare che avverra' in una fase successiva.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Ho tolto il gesso in maniera definitiva pochi giorni fa. Ho fatto una visita fisiatrica, ho sentito un paio di fisioterapisti e iniziato la fisioterapia; tuttavia ognuno di essi ha un suo modo di operare (chi fa solo massaggio, chi muove l'articolazione della caviglia, chi NON si preoccupa dello scollamento della cicatrice ecc) pertanto mi chiedevo quale fosse il tipo di riabilitazione più adatto e i tempi ad esempio per appoggiare pian piano il piede a terra, lasciar le stampelle ecc. L'ortopedico dell'ospedale mi ha inoltre prescritto un gambaletto elastico di prima classe, vorrei sapere in cosa mi può aiutare e se il tempo di un mese che mi ha consigliato è sufficiente o meno. Grazie mille , cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Leggendo i consulti sullo stesso argomento ho notato che in molti consigliano nuoto e cyclette, quando potrò iniziare con queste attività? Inoltre volevo chiederle:è ovvio che in questo momento ogni piccolo movimento in flessione e distensione del piede sia doloroso, ma vorrei chiederle se devo preoccuparmi di questi dolorini nella parte bassa del tendine (vicina al calcagno): il tendine ha solo bisogno di tempo immagino sia stupido pensare che possa rompersi nuovamente con questo movimento, mi può tranquillizzar in tal senso? Grazie mille, cordiali saluti
[#6]
Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Chiedo scusa per il ritardo nella risposta legato ad un periodo di vacanza.
Normale che ognuno abbia il suo modo di affrontare la riabilitazione legato alla esperienza personale.
non esiste il tipo di riabilitazione migliore esiste LA RIABILITAZIONE adeguata a far recuperare alla sua caviglia la sua mobilita' dopo tanta immobilizzazione.
Con quale metodica tecnica e con quali ausili fisici sta appunto alla esperienza del riabilitatore.
Il gambaletto di prima classe aiuta la circiolazione venosa periferica limitando il gonfiore periferico legato ancora dalla relativa ipomobilita' dell'arto inferiore.
Nuoto lo inizierei subito tuttavia e' piu' corretto che tale autorizzazione Le sia fornita dal chirurgo che ha eseguito l'intervento.
Nessun problema sui "dolorini" che lei descive.
Saluti.
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