Un incidente automobilistico la frattura della l1, commozione cerebrale

Egregio Dottore,
a 29 anni ho avuto, in seguito ad un incidente automobilistico la frattura della L1, commozione cerebrale con pendita di coscienza.Sono passati molti anni da allora, e i medici che mi curavano, dopo avermi ingessata dalle ascelle all'inguine, allora c'era solo questa possibilità, mentre per la cervicale non avevano fatto nulla, mi avevano detto che mi era andata bene perchè ero giovane, ma invecchiando avrei potuto avere seri problemi. Avevano ragione, visto che da due anni ho dolori terribili con fasi acute che mi impediscono di muovermi normalmente. Sono stata da tanti specialisti, ma ognuno mi indica terapie diverse.Diagnosi :scogliosi crociata del rachide dorso-lombare,riduzionedi ampiezza delle curvature sagittali. Spondilosi osteofitosica nei singoli metameri in particolaredi quelli del tratto intermedio del rachide lombare.Deformazione a cuneo anteriore del soma L1 verosimilmente in rapporto a parziale collasso malacico. La situazione della cervicale è ancora peggiore. Chi mi dice di fare trazioni, chi ciclo di iniezioni piuttosto forti, antinfiammatori, tecar- laser- tens- fisioterapia e ginnastica. Non so più chi seguire e cosa fare, pare che il mio breve futuro sarà difficile. Potete darmi qualche consiglio, indicandomi le cose indispensabili e più necessarie?
Tanti ringraziamenti.
Carla
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Dalla sola descrizione che Lei ha fatto non è possibile né fare diagnosi né prescrivere terapie. Per avere queste risposte occorre che si rivolga a un Ortopedico o a un Fisiatra che dopo averLa interrogata e visitata e dopo aver preso visione delle radiografie, possa concordare con Lei un percorso riabilitativo. Dalla descrizione sembra che il problema sia essenzialmente dovuto all'artrosi, oltre alla presenza dello schiacciamento della L1 per i postumi del trauma cui può essersi aggiunta l'osteoporosi. Le cure che Lei cita sono tutte in teoria efficaci per ridurre l'infiammazione e quindi il dolore. Consulti anche il Suo medico curante per valutare se sia il caso di eseguire una valutazione del tono calcico, per decidere eventuali terapie atte a prevenire le fratture del collo del femore e/o delle vertebre. Si tratta di farmaci la cui prescrizione deve essere condizionata alle condizioni cliniche della paziente (esami di laboratorio e patologie concomitanti comprese)
Ci tenga informati sugli sviluppi del Suo caso
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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