Ho appena iniziato la terapia di cui sopra ed un medico di guardia mi ha consigliato di farmi


Ho 37 anni peso 68 kg e pratico corsa da + di due anni correndo per 10 km a giorni alterni in circa 50 minuti per volta.
A maggio del 2008 durante la corsa ho avvertito improvvisamente un dolore alla caviglia destra che non mi ha permesso di continuare e nemmeno di camminare.
Al pronto soccorso mi hanno visitato e mi hanno detto che non c'era bisogno di una lastra in quanto la caviglia non era gonfia e non presentava edema e di applicare solo del ghiaccio associato a riposo.
Così ho fatto, ma dopo una settimana zoppicavo ancora ed avevo dolore. Credendo che sarebbe passato da solo, ci ho camminato e passeggiato per tutta l'estate. Ogni giorno speravo sempre in un piccolo miglioramento, ma la mattina al
risveglio provavo dolore e zoppicavo per quasi tutto il giorno. Ad Agosto il dolore era diminuito, cosi ho ricominciato a correre, ma dopo ogni corsa accusavo dolore e ricominciavo a zoppicare. Così fino ad ottobre quando ho fatto una ecografia
che riportava:

L'esame ultrasonografico è stato eseguito con sonda superficiale a carico della caviglia destra e comparativamente sull'arto controlaterale. Si documenta a livello del malleolo mediale, anteriormente, lieve irregolarità del legamento tibio-astragalico anteriore, in assenza di immagini post-traumatiche. Si evidenzia inoltre edema peri-malleolare con presenza di alcune minute immagini fibrocalcifiche.Nei limiti il tendine flessore lungo del I° dito ed il tendine achilleo di destra. Attualmente non versamenti peri-articolari.

Il dolore continuava specialemente quando scendevo le scale, anche se col passare dei giorni migliorava. Poi il 20 novembre sono andato da una fisiatra che mi ha fatto fare una RMN prescrivendomi nel frattempo LIGADOL.
Ripeto che la caviglia non si è mai gonfiata e mai "annerita".
Al controllo della risonanza, il 9 gennaio 2009, che diceva :

Presenza di areola di alterata intensità di segnale caratterizzata da una iperintensità nelle sequenze STIR e da una inversione di segnale nelle sequenze T1 a carico del margine anteriore della tibia e del margine inferiore del malleolo peroneale. I reperti potrebbero essere in rapporto a fenomeni algodistrofici e/o post-contusivi. Ispessimento con irregolarità dell'intensità di segnale del fascio peroneo astragalico anteriore e del legamento deltoideo. Minima quantità di versamento articolare.

la fisiatra mi ha prescritto CLASTEON+LIDOCAINA (una iniezione alla settimana per 4 mesi) e NATECAL D3 ( 2 compresse al giorno per 2 mesi) scrivendo che il quadro è quello di un' algodistrofia, edema della spongiosa ad oltre 8 mesi dal trauma contusivo e fare una RMN fra 6 mesi.

Intanto ho riprovato a correre i miei 10 km sulla spiaggia. Alla fine della corsa avverto un fastidio/dolorino nella zona sotto il mallelo interno alla caviglia.
Mi fa invece molto male se tengo il piede fisso a terra e cerco di fare una torsione della gamba. In questo modo avverto dolore quasi all'intera caviglia.

Ho appena iniziato la terapia di cui sopra ed un medico di guardia mi ha consigliato di farmi visitare anche da un ortopedico.

Vorrei ritornare a correre senza problemi come prima, devo stare fermo nel frattempo, che mi consigliate ?

Saluti e grazie.
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Dr. Nunzio Catena Ortopedico, Chirurgo della mano 479 22 1
Gentile signore
la sua situazione sembrerebe poter esser connessa con microtraumatismi ripetuti da mettere in correlazione con la sua intensa attività sportiva.
Ritengo sulla base del suo racconto che una valutazione ortopedica sia certamente da effettuarsi e che il riposo sia una parte fondamentale da affiancare alla terapia farmacologica ed eventualmente fisiokinesiterapica
Cordiali saluti

Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
la ringrazio tanto !

saluti.
[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Ho effettuato la visita da un ortopedico che ha analizzato la RMN ed ha affiancato alla cura di cui sopra una serie di 20 sedute di magnetoterapia, un plantare in quanto ha rilevato il piede + inarcato, astensione da attività sportiva, e una RMN fra 4 mesi per controllo. Ha detto che il dolore è dovuto a microtraumi ripetuti, quindi algodistrofia e di curarmi per non andare incontro ad osteonecrosi.