Epitrocleite che non regredisce

Salve, ho 45 anni e svolgo attività manuali da qual he anno.
Da circa un anno soffro di una epitrocleite che ad oggi non riesco a debellare nonostante vari cicli di fisioterapia (onde d'urto, tecar, ultrasuoni) e trattamenti osteopatici.
L'ecografia al gomito che ho eseguito nell'ottobre del 2019 aveva evidenziato fini irregolarità corticali all'inserzione sull'epitroclea omerale e modeste alterazioni flogistiche con lieve edema del tendine flessore ma assenza di versamento intra-articolare.
La stessa eco rilevava anche un modesto ispessimento flogistico della capsula articolare trapezio-metacarpale del primo dito della mano dx.
Da una risonanza eseguita in pari periodo al polso destro era stata rilevata una diastasi di circa 4, 5 mm tra scafoide e semilunare a seguito di lesione del legamento scafo-lunato.
E da una radiografia sempre al polso dx si è vista una instabilità in dorsiflessione delle filiere carpali (DISI).
La situazione attuale mi sta provocando non pochi disagi soprattutto sul lavoro, contesto in cui l'uso del braccio dx è inevitabile.
Per di più mi trovo in uno stato depressivo ed in una condizione umorale davvero pessima.
È possibile uscire, per quanto riguarda l'epitricleite, da questa situazione oppure, a questo punto, devo rassegnarmi a convivere con il dolore al gomito?
Grazie.
Andrea
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Dr. Giuseppe Restuccia Ortopedico 117 8
Gentile utente, per il problema del polso le consiglio di eseguire una visita in un centro specialistico di chirurgia della mano. Per l'epitrocleite visto che ha fatto vari tentativi senza beneficio potrebbe provare a fare le infitrazioni con il PRP.
saluti

Dr. Giuseppe Restuccia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dr. Restuccia
la ringrazio per la Sua risposta. Con riguardo alla questione legata alla condizione del polso dx, due chirurghi della mano, presso i quali mi sono recato già diversi mesi fa, non hanno ritenuto necessario prospettare un intervento volto a rimediare alla lesione subita dal legamento scafolunato. Mi è stata diagnosticata una iniziale forma di rizoartrosi al pollice della mano destra che attualmente non mi procura dolori particolari neppure sotto sforzo. Recentemente ho eseguito RX al gomito dx che non ha evidenziato alcuna alterazione ossea di rilievo. So che se non si riesce a comprendere la vera causa che ha originato l'insorgere dell'epitrocleite, sarà ben difficile ottenere risultati migliorativi con qualsiasi soluzione si intenda affrontare la patologia in parola. Può essere, secondo lei e con gli ovvi limiti di un consulto a distanza, che l'epitrocleite si sia sviluppata a causa della condizione di instabilità del polso e del principio di rizoartrosi? Oppure non c'è alcuna correlazione tra di esse? Seguirò il suo suggerimento riguardo al tentativo da effettuare con infiltrazioni di PRP, nella speranza di uscire da questa condizione invalidante che rischia di farmi perdere l'attuale lavoro. Di nuovo grazie. Cordiali saluti.