Epitrocleite

Salve,
da circa un anno soffro di epitrocleite al gomito dx dovuta alle attività manuali che ho svolto fino a dicembre 2020.
Ho eseguito a ottobre 2019 una ecografia che aveva evidenziato fini irregolarità corticali all'inserzione epitrocleare e lieve edema del tendine flessore ma nessun versamento intra-articolare.
A ottobre 2020 ho effettuato una rx al gomito che ha escluso alterazioni ossee e calcificazioni periarticolari.
A gennaio 2021 mi sono sottoposto a rm al gomito dx da cui si evince un lieve edema inserzionale del tendine flessore sull'epitroclea.
Quest'ultimo esame aveva anche evidenziato alterazioni flogistico-degenerative con aspetto ispessito e disomogeneo all'inserzione sull'epicondilo laterale del tendine comune degli estensori; difatti avevo anche un leggero dolore da epicondilite che da circa un mese è scomparso del tutto.
La stessa rm aveva repertato anche un modesto versamento nel recesso articolare laterale omero-radiale.
Durante l'anno passato mi sono sottoposto a vari trattamenti conservativi tra cui onde d'urto, tecar, ultrasuoni, sedute osteopatiche, ultrasuoni senza però risultati apprezzabili; il dolore mi ha accompagnato per tutto il 2020 anno in cui ho continuato a lavorare.
Ho però dovuto sospendere l'attività lavorativa a gennaio 2021 in quanto il dolore non mi consentiva di svolgere adeguatamente le mansioni assegnatemi.
Esattamente un mese fa, un ortopedico mi ha somministrato del cortisone per via infiltrativa all'inserzione epitrocleare ed a tutt'oggi il dolore sembra essersi attenuato moltissimo almeno con riguardo alle normali attività quotidiane.
La sensazione dolorifica, sia pur in modo leggero, si ripresenta però se ad esempio alzo una cassa d'acqua con il palmo della mano dx rivolto verso il volto, oppure se afferro un oggetto con entrambe le mani per spostarlo, azionando così i muscoli flessori.
Premetto che prima dell'infiltrazione il dolore si presentava in maniera abbastanza marcata anche durante il gesto di premere la mano destra sul tavolo a dita larghe e a braccio disteso oppure se ruotavo il polso verso l'interno come per aprire una maniglia o ancora, quando premevo le mani tra loro per lavarle o quando facevo pressione con l'asciugamano sul volto.
Adesso in tutti questi casi il dolore non lo avverto più.
Resta comunque la presenza di un'area epitrocleare più gonfia a dx rispetto a quella di sx.
Ed alla palpazione, a gomito chiuso, evoco un leggero dolorino.
Mi sembra di sentire il tendine flessore dx ancora un po' teso anche a riposo.
Diffido dal riprendere a svolgere attività lavorative in cui il braccio dx sia coinvolto con sforzi ripetuti a carico dei flessori per il timore di tornare a provare forte dolore.
Vorrei chiedere se potrebbe essere utile tornare, a questo punto, a tentare l'approccio a terapie fisioterapiche per cercare di ridare elasticità al tendine flessore o se invece, sia il caso di valutare il ricorso all'intervento chirurgico.
So fare solo il saldatore.
Grazie.
Saluti.
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Dr. Fulvio Di Cosmo Ortopedico, Medico dello sport, Chirurgo vascolare, Medico legale, Medico aeronautico, Cardiologo 159 9
Probabilmente le potrebbe essere utile una seconda infiltrazione. Eviti sino a completa disinfiammazione quanto le risveglia dolore. Può essere utile la laser terapia.
Una volta risolto il dolore utili esercizi di stretching guidati da un fisioterapista.

Dr. Fulvio Di Cosmo
Specialista in
Ortopedia, Chirurgia vascolare, Medicina dello sport.
Master 1° liv. in Medicina legale - Master 2° liv. in

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore. La ringrazio per la sua risposta. A fine marzo ho eseguito una ecografia al gomito dx che ha evidenziato la presenza di un aspetto lievemente ipoecogeno del tendine flessore all'inserzione sull'epitroclea e lievi note tendinosiche del tendine estensore all'inserzione sull'epicondilo laterale in assenza di irregolarità corticali. Non sono state riscontrate calcificazioni periarticolari. Non vi è neppure versamento articolare. A detta dell' ecografista la situazione non sarebbe irrecuperabile. Ora, il fatto è che da qualche giorno, sono tornato ad avvertire un leggero dolore concentrato sull' epitroclea durante movimenti che fino a una quindicina di giorni fa non mi evocavano proprio dolore ma solo un piccolo fastidio. Ho il timore che l'unica infiltrazione di cortisone fatta i primi di febbraio stia esaurendo i suoi effetti. Non so a questo punto se è il caso di ripetere il trattamento infiltrativo, anche se immagino che possa fornirmi benefici solo temporanei. La mia forte paura è che il tendine, all'inserzione epitrocleare sia ormai compromesso e che non vi sia più modo di ristabilirne elasticità e caratteristiche meccaniche idonee a supportare sollecitazioni anche modeste.....non sto attraversando affatto un bel periodo e la depressione che mi porto dietro da diversi anni si sta facendo sentire in modo assai più marcato.....non so più che fare e comincio a perdere la speranza di poter tornare a svolgere l'unica attività lavorativa che mi ha permesso di portare il pane a casa in questi anni....saluti.