Trauma lombare

IL 4 APRILE 2009 HO SUBITO UN TRAUMA DA IMPATTO METRE PRATICAVO LA MIA PROFESSIONE SPORTIVA PARACADUTISMO, DURANTE UN ATTERRAGGIO DI FORTUNA IMPATTAVO VIOLENTEMENTE DA CIRCA 2/3 METRI RIPORTANDO FRATTURA COMPOSTA DELLO STERNO E TRAUMA LOMBARE APPARENTEMENTE SENZA LESIONI DALLA PRIMA VALUTAZIONE RX DEL PRONTO SOCCORSO. IIN DATA 23 APRILE EFFETTUAVO RMN ALLA COLONNA LOMBO SACRALE CON IL SEGUENTE REFERTO:

"ALTERAZIONE DEL SEGNALE CHE INTERESSA I CORPI L1 E L2 CARATTERIZATA DA SOTTILE STRIA IPOINTENSA IN TUTTE LE SEQUENZE, CHE ORIGINA DA UNA LIEVE IRREGOLARITA A SCALINO DEL MURO SOMATICO ANTERIORE E CHE DECORRE POSTERIORMENTE CON DECORSO MODERATAMENTE OBLIQUO IN SENSO CRANIO-CAUDALE. TALE IMMAGINE LINEARE,CHE INTERESSA L'EMISOMA SUPERIORE DI ENTRAMBE LE VERTEBRE E' DELIMITATA DA ULTERIORE ALTERAZIONE DEL SEGNALE,SFUMATAMENTE IPOINTENSO IN T1 ED IPERINTENSO IN T2 E STIR. CIO' APPARE COMPATIBILE CON SOTTILE LESIONE POST TRAUMATICA DEL CORPO VERTEBRALE ASSOCIATA AD EDEMA DELLA MIDOLLARE OSSEA. NON SONO APPREZZABILI ULTERIORI ALTERAZIONI DELLA MORFOLOGIA E DEL SEGNALE DEI CORPI VERTEBRALI.I DISCHI INTERSOMATICI L4-L5 ED L5-S1 SONO DISIDRATATI,IPOINTENSI DI T2. SI OSSERVA PROTRUSIONE POSTERIORE MEDIANA DEL DISCO L4-L5 CHE IMPRONTA LA SUPERFICIE VENTRALE DEL SACCO DURALE E CONTRAE RAPPORTI DI STRETTA CONTIGUITA' CON LE EMERGENZE RADICOLARI L5. MODESTO DEBORDO POSTERIORE DEL DISCO L5-S1. I DIAMETRI CANALARI SONO MODERATAMENTE RISTRETTI PER BREVITA' PEDUNCOLARE E PSEUDO-IPERTROFIA DEI MASSICCI ARTICOLARI."

NON AVENDO IO ORAMAI NESSUN TIPO DI DOLORE PENSAVO DO POTER RIPRENDERE LA MIA ATTIVITA' GIA DALLA PROSSIMA SETTIMANA MA DOPO AVER FATTO VALUTARE LE IMMAGINI ED IL REFERTO RICEVEVO PARERI DISCORDANTI... VOLEVO CHIEDERE GENTILMENTE COSA NE PENSATE SE SIA IL CASO DI ULTERIORE RIPOSO E SE INIZIARE IN ANTICIPO PIU' AVERE CONSEGUENZE PIU' SERIE PER LA MIA SCHIENA. IN ANTICIPO RINGRAZIO ED ATTENDO UNA VOSTRA OPINIONE .
GRAZIE
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signore
la valutazione delle immagini non può essere fatta a distanza e senza associare una valutazione clinica.
Inoltre:
- lei subisce l'incidente il 4 aprile
- esegue una RMN solo in data 23 aprile (probabilm. perchè aveva dolore?)
- ora in data 8 maggio, praticamente a 34 giorni dal trauma, ma a solo 11 dalla RMN "pensa di riprendere la sua attività"...Domanda: quale? Quella sportiva?
- presumo che in tutto questo periodo, visto che non ne parla, lei non è mai sato a letto e tanto meno abbia indossato un busto.

E dunque posso solo fornirle queste informazioni...

1) In primo luogo deve sapere che una frattura vertebrale guarisce in 90 giorni. Le modalità e i tempi di guarigione e quindi la possibilità di potersi mettere in piedi con un eventuale busto dipendono dal tipo di lesione ( che può essere solo ossea, solo disco-legamentosa o associata).
2) Inoltre a 20 gg di distanza da una frattura è presente solo un callo fibroso (non visibile all'esame Rx), a 40 un callo primario. Noti bene che qando si parla di callo primario (questo visibile all'esame Rx)non significa che la frattura è guarita. Un osso realmente vicino a quello orginale comincia a formarsi solo intorno al 3°mese.
3) Aver camminato e non aver portato un busto significa che la sede di frattura, essendo stata sottoposta a sollecitazione in flessione/ estensione e torsione può modificarsi e peggiorare la deformazione triangolare iniziale delle vertebre compresse
4) Il dolore non è DA SOLO un sintomo guida per giudicare la guarigione di una frattura in genere e di una frattura vertebrale in particolare
5) Se le informazioni del referto sono corrette e corrispondono :
a- all'anatomia assiale complessiva del suo rachide PRIMA delle fratture (= assetto/allineamento/morfotipo del suo rachide)
b- alla deformità delle vertebre fratturate, la quale è stata valutata correttamente dal radiologo
c- al bilancio reale = non sono presenti altre lesioni NON riconosciute dal radiologo o comunque non evidenti in questa RMN
...dobbiamo considerare che lei ha avuto una frattura di L1 e L2 con lieve deformità a cuneo = formazione di una leggera cifosi in un tratto della colonna di passaggio tra lordosi del rachide lombare e cifosi di quello dorsale.
In quest'area la colonna è tendenzialmente retta e le cifosi, anche se lievi, sono poco o male tollerate (a differenza che nel tratto dorsale...)

In poche parole è vero che apparentemente le lesioni sono minori e che lei non sente più dolore, ma è anche vero che un carico accelerato, comprimendo un callo ancora in formazione (= plastico) potrebbe peggiorare una cifosi in un settore delicato della colonna vertebrale.

Ergo mi sento di consigliarle prudenza e di ripetere degli esami RX + RMN ad almeno 40 gg dalla RMN eseguita il 23 aprile e quindi si faccia visitare nuovamente da un collega ortopedico.

Cordialmente
Dr.A. Valassina

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