Le dita dei piedi del piccolo, iniziamo

Gentile Dottore, ho un bimbo di 20 mesi che presenta sindattilia completa 2° e 3° dito di entrambi i piedi. Membranosa in quanto appurato con una visita ortopedica lo scorso Ottobre.Seppur scoraggiati dal dottore in quanto si parla solo un discorso estetico,mio marito ed io siamo decisi a far fare l'intervento al bimbo e vorremmo sapere qual'è l'età più adatta, perchè la pelle più predisposta ad una migliore cicatrizzazione, e se è vero che, essendo appunto scritto nei geni,come ci è stato detto la sindattilia proseguirebbe comunque con la crescita, quindi ciò che delle piccole dita è stato separato resta separato, ciò che che deve ancora crescere, cresce attaccato(quindi, un intervento inutile). In effetti sino ad oggi non abbiamo trovato collaborazione e incoraggiamento a fare l'intervento. Potrebbe consigliarci un' affidabile struttura pubblica che eseguirebbe l'intervento? Ci rendiamo conto che rispetto ad infiniti altri problemi quello della sindattilia, in questo caso, non è nulla, ma guardando le dita dei piedi del piccolo, iniziamo a ritenere necessario per la sua crescita separarle.
Ringraziamo infinitamente.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signora
la sindattilia delle dita del piede quando interessa il 2° e il 3° dito, in assenza di dimostrate alterazioni di altre parti del piede e della gamba, di per sè è ben tollerata. Diversamente si tratterebbe se tale malformazione fosse a carico delle dita della mano.

Certo, l'intervento può essere preso in considerazione, ma conviene aspettare la crescita dello schletro a dimensioni tali che l'intervento possa risultare più semplice. In poche parole se è una forma veramente membranosa non vi sono ripercussioni funzionali. La deambulazione sarà normale.
Diverso. come detto, è il discorso della stessa malformazione nella mano dove il danno funzionale potrà essere rilevante per l'impossibilità ad eseguire tutta una serie di movimenti fini. In questi casi (la mano) non conviene aspettare.

L'intervento potrà essere quindi eseguito in qualunque clinica universitaria ortopedica, meglio se fornita di un centro di chirurgia della mano e/o del piede.

Cordialità
Dr. A. Valassina

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