Sospetta menière
ipoacusia fluttuante orecchio sinistro su toni bassi da circa due mesi, con acufene tipo fruscio, no vertigini.
Risonanza magnetica per neurinoma negativa.
In cura, senza risultati apprezzabili, con diuretici e gradient.
dapprima dieci giorni di cortisone senza risultati.
chiedo se siano consigliati ulteriori accertamenti o altra terapia
Risonanza magnetica per neurinoma negativa.
In cura, senza risultati apprezzabili, con diuretici e gradient.
dapprima dieci giorni di cortisone senza risultati.
chiedo se siano consigliati ulteriori accertamenti o altra terapia
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La Malattia di Meniere è una patologia ancora in gran parte oscura, definita dalla presenza di 4 sintomi: ipoacusia inizialmente fluttuante, senso di pienezza auricolare, acufeni, crisi vertiginose. Se manca uno di questi sintomi, non si può parlare di Sindrome di Manière, e si possono avere diagnosi di altre sindromi vertiginose, come la neurite vestibolare o la cupololitiasi, emicrania vestibolare se compare anche cefalea, ma lo riterrei un problema secondario: al paziente non interessa molto conoscere il nome della propria malattia, ma uscire dallo stato di invalidità che anche un quadro incompleto può configurare. Nel suo caso , per ora , le crisi vertiginose non ci sono state, ma evidentemente chi le ha prospettato questa possibilità non esclude che il quadro sia in evoluzione. L' eziopatogenesi della MdM è incerta: l’idrope, cioè l’eccesso di liquidi endolinfatici nell’Orecchio Interno, è la teoria più accreditata. Su questa teoria si basano le terapie proposte: betaistina (microser, vertiserc, diuretico ecc,) che però sono tutte state ridimensionate quanto a validità dalla revisione Cochrane (autorevolissimo istituto scientifico internazionale di revisione in campo medico) , in quanto mancano di certezza scientifica di efficacia, ad eccezione della gentamicina intratimpanica, intervento però di tipo demolitivo, per il quale si riscontra (non sempre) una certa efficacia nella remissione delle crisi vertiginose gravi, ma anche un rischio collaterale di perdita dell’udito.
Esiste però un legame fra i sintomi caratteristici della Malattia di Meniere con i disturbi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Interazioni fisiopatologiche fra il l’organo della masticazione (e quindi in particolare con l’ATM) e l’orecchio sono state descritte da vari autori. L’esatto meccanismo fisiopatologico attraverso il quale una disfunzione dell’ATM può causare sintomi all’Orecchio fino a poter costituire importante elemento patogenetico della Meniere non sono chiari: sono stati chiamati in causa riflessi neurogeni, sinergie muscolari, comuni rapporti con altre patologie oscure, come l’Emicrania e l'Apnea nel Sonno. Poco considerata risulta invece la possibile componente meccanica. In una ATM normale, i condili di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero-superiore della cavità che li ospita (Cavità Glenoide). Per vari motivi, in parte legati all’ATM stessa, ma più spesso al non corretto allineamento dei denti e alla cattiva postura della mandibola , accade però che i condili possano dislocarsi in una zona più arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità glenoidi. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endo auricolare (infilando i mignoli nell’orecchio con i polpastrelli rivolti in avanti e muovendo la mandibola). L’interessamento dell’orecchio potrebbe in questi casi essere mediato anche dalla Tuba di Eusébio, Ceara, Braziltachio , sommando la disfunzione tubarica ai meccanismi muscolari e ai riflessi nervosi da vari autori ipotizzati. Appare evidente come, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, dell'equilibrio pressorio sule due superfici del timpano alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e, al limite, ad una stenosi, sostenendo così, oltre a varie patologie dell’Orecchio che alle disfunzioni tubariche sono legate, anche la sintomatologia menierica. Il rapporto fra condilo mandibolare e orecchio potrebbe spiegare anche la monolateralità e/o la bilateralità della sintomatologia: una mandibola laterodeviata favorisce una sintomatologia otologica omolaterale alla deviazione , una mandibola biretrusa favorisce una sintomatologia bilaterale (anche se solitamente un lato prevale.
Trova altre notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate-patologie dell'Orecchio" e Meniere (Trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Aggiungo che ho pubblicato i risultati di un lavoro scientifico su una delle più importanti riviste scientifiche internazionali: Edoardo Bernkopf Vincenzo Capriotti Giulia Bernkopf Emilia Cancellieri Andrea D’Alessandro Alberto Vito Marcuzzo Caterina Gentili Giovanni Carlo De Vincentiis Giancarlo Tirelli: Oral splint therapy in patients with Menière’s disease and temporomandibular disorder: a long-term, controlled study.Eur Arch Otorhinolaryngol. 2022 Aug 26.. Al prossimo XXXIX Congresso SIAF (Società Italiana Audiologie a Foniatria) a Pisa 9-12 Novembre terrò una relazione sul tema: : E. Bernkopf, V. Capriotti: Malattia di Menière e disfunzione temporo-mandibolare: attuali evidenze e prospettive future .
Eventualmente lo segnali al Collega che le ha ipotizzato la Malattia di Meniere .
Cordiali saluti ed auguri
Esiste però un legame fra i sintomi caratteristici della Malattia di Meniere con i disturbi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Interazioni fisiopatologiche fra il l’organo della masticazione (e quindi in particolare con l’ATM) e l’orecchio sono state descritte da vari autori. L’esatto meccanismo fisiopatologico attraverso il quale una disfunzione dell’ATM può causare sintomi all’Orecchio fino a poter costituire importante elemento patogenetico della Meniere non sono chiari: sono stati chiamati in causa riflessi neurogeni, sinergie muscolari, comuni rapporti con altre patologie oscure, come l’Emicrania e l'Apnea nel Sonno. Poco considerata risulta invece la possibile componente meccanica. In una ATM normale, i condili di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero-superiore della cavità che li ospita (Cavità Glenoide). Per vari motivi, in parte legati all’ATM stessa, ma più spesso al non corretto allineamento dei denti e alla cattiva postura della mandibola , accade però che i condili possano dislocarsi in una zona più arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità glenoidi. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endo auricolare (infilando i mignoli nell’orecchio con i polpastrelli rivolti in avanti e muovendo la mandibola). L’interessamento dell’orecchio potrebbe in questi casi essere mediato anche dalla Tuba di Eusébio, Ceara, Braziltachio , sommando la disfunzione tubarica ai meccanismi muscolari e ai riflessi nervosi da vari autori ipotizzati. Appare evidente come, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, dell'equilibrio pressorio sule due superfici del timpano alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e, al limite, ad una stenosi, sostenendo così, oltre a varie patologie dell’Orecchio che alle disfunzioni tubariche sono legate, anche la sintomatologia menierica. Il rapporto fra condilo mandibolare e orecchio potrebbe spiegare anche la monolateralità e/o la bilateralità della sintomatologia: una mandibola laterodeviata favorisce una sintomatologia otologica omolaterale alla deviazione , una mandibola biretrusa favorisce una sintomatologia bilaterale (anche se solitamente un lato prevale.
Trova altre notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate-patologie dell'Orecchio" e Meniere (Trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Aggiungo che ho pubblicato i risultati di un lavoro scientifico su una delle più importanti riviste scientifiche internazionali: Edoardo Bernkopf Vincenzo Capriotti Giulia Bernkopf Emilia Cancellieri Andrea D’Alessandro Alberto Vito Marcuzzo Caterina Gentili Giovanni Carlo De Vincentiis Giancarlo Tirelli: Oral splint therapy in patients with Menière’s disease and temporomandibular disorder: a long-term, controlled study.Eur Arch Otorhinolaryngol. 2022 Aug 26.. Al prossimo XXXIX Congresso SIAF (Società Italiana Audiologie a Foniatria) a Pisa 9-12 Novembre terrò una relazione sul tema: : E. Bernkopf, V. Capriotti: Malattia di Menière e disfunzione temporo-mandibolare: attuali evidenze e prospettive future .
Eventualmente lo segnali al Collega che le ha ipotizzato la Malattia di Meniere .
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 837 visite dal 24/10/2023.
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