Terapia sindrome di meniere
Salve,
Uomo 56 anni.
Da diversi mesi soffro di vertigini e senso di sbandamento.
Tutto è nato partendo da una ipoaucusia improvvisa sette mesi fa all'orecchio sinistro che si è risolta dopo un paio di ricadute, con terapia cortisonica.
Esame udito attuale 100% per entrambi le orecchie.
Sempre da diverso tempo è presente anche acufene, ma ormai è diventato come "un compagno di viaggio", ci convivo.
Una ventina di giorni fa ho avuto un episodio forte di vertigine la mattina al risveglio, con nausea e vomito per la quale sono andato al pronto soccorso.
In questi ultimi mesi, ho fatto diversi esami, fra cui:
-RM con MDC encefalo e tronco encefalico (tutto ok)
-Esami di sangue di tutti i tipi (tutti i valori nella norma, a parte lieve colesterolo 203, mai avuti come adesso)
-Al PS mi hanno fatto anche una TAC cranio (tutto ok)
-Prove vestibolari fatte 10gg fa in ospedale (tutto nella norma)
-Esame udito 100% da ambo le parti
-Visita neurologica (tutto ok)
-Visita oculistica (tutto ok)
-Carotidi (piccola placca 2. 5mm a dx, ma nulla di ancora patologico)
-Visita cardiologica (lieve ispessimento valvola aortica, secondo il cardiologo nulla di importante)
Fino alla comparsa di questi sintomi ho sempre fatto attività sportiva come corsa e camminate, mai avuto di questi problemi.
Fatto sta che il mio otorino avrebbe diagnosticato Sindrome di Meniere, appunto perché tutti gli esami sono negativi, ed andando per esclusione si arriva a quella.
Secondo voi è corretta questa "definizione"?
ll problema è che ho continuamente senso di sbandamento, specialmente la notte quando mi corico, che spesso mi provoca anche nausea.
Sto prendendo Vertiserc, mezza pasticca da 24 (quindi 12mg) la mattina e mezza la sera (tot. 24mg/die).
Nei momenti di "picco" prendo 6/7 gocce di Levobren.
Può darsi che che il Vertiserc mi aumenti questa sensazione? L'Arlevertan può essere più tollerabile?
Nel frattempo ho eliminato dalla dieta il sale, il caffè, il tè, assumo pochissimi zuccheri, bevo litri di acqua, ma non sembra che tutto ciò influisca sul mio malessere/benessere.
Leggo di diverse terapie, come iniezioni intratimpaniche di cortisone, gentamicina (con tutti i rischi che ne seguono), intervento chirurgico DASD, sezione nervo acustico. Oppure diuretici, antivirali, cortisone, e chi più ne ha, più ne metta...
Per uno che si trova nel mezzo a questo guado, non è facile.
Quello che vi chiedo è se anche secondo voi, per me si può veramente parlare di Meniere e nel caso, se mi potete consigliare un medico o centro specializzato (Firenze e/o Toscana, ma non ho problemi a spostarmi) che sappia indirizzarmi verso una terapia adeguata.
Sono consapevole che è "una brutta bestia" e che porta molto disagio, ma sono anche determinato a combatterla con tutti i mezzi.
Leggevo feedback positivi per il centro del Dott. Salvinelli a Roma, avevo quasi intenzione di contattarlo.
Uomo 56 anni.
Da diversi mesi soffro di vertigini e senso di sbandamento.
Tutto è nato partendo da una ipoaucusia improvvisa sette mesi fa all'orecchio sinistro che si è risolta dopo un paio di ricadute, con terapia cortisonica.
Esame udito attuale 100% per entrambi le orecchie.
Sempre da diverso tempo è presente anche acufene, ma ormai è diventato come "un compagno di viaggio", ci convivo.
Una ventina di giorni fa ho avuto un episodio forte di vertigine la mattina al risveglio, con nausea e vomito per la quale sono andato al pronto soccorso.
In questi ultimi mesi, ho fatto diversi esami, fra cui:
-RM con MDC encefalo e tronco encefalico (tutto ok)
-Esami di sangue di tutti i tipi (tutti i valori nella norma, a parte lieve colesterolo 203, mai avuti come adesso)
-Al PS mi hanno fatto anche una TAC cranio (tutto ok)
-Prove vestibolari fatte 10gg fa in ospedale (tutto nella norma)
-Esame udito 100% da ambo le parti
-Visita neurologica (tutto ok)
-Visita oculistica (tutto ok)
-Carotidi (piccola placca 2. 5mm a dx, ma nulla di ancora patologico)
-Visita cardiologica (lieve ispessimento valvola aortica, secondo il cardiologo nulla di importante)
Fino alla comparsa di questi sintomi ho sempre fatto attività sportiva come corsa e camminate, mai avuto di questi problemi.
Fatto sta che il mio otorino avrebbe diagnosticato Sindrome di Meniere, appunto perché tutti gli esami sono negativi, ed andando per esclusione si arriva a quella.
Secondo voi è corretta questa "definizione"?
ll problema è che ho continuamente senso di sbandamento, specialmente la notte quando mi corico, che spesso mi provoca anche nausea.
Sto prendendo Vertiserc, mezza pasticca da 24 (quindi 12mg) la mattina e mezza la sera (tot. 24mg/die).
Nei momenti di "picco" prendo 6/7 gocce di Levobren.
Può darsi che che il Vertiserc mi aumenti questa sensazione? L'Arlevertan può essere più tollerabile?
Nel frattempo ho eliminato dalla dieta il sale, il caffè, il tè, assumo pochissimi zuccheri, bevo litri di acqua, ma non sembra che tutto ciò influisca sul mio malessere/benessere.
Leggo di diverse terapie, come iniezioni intratimpaniche di cortisone, gentamicina (con tutti i rischi che ne seguono), intervento chirurgico DASD, sezione nervo acustico. Oppure diuretici, antivirali, cortisone, e chi più ne ha, più ne metta...
Per uno che si trova nel mezzo a questo guado, non è facile.
Quello che vi chiedo è se anche secondo voi, per me si può veramente parlare di Meniere e nel caso, se mi potete consigliare un medico o centro specializzato (Firenze e/o Toscana, ma non ho problemi a spostarmi) che sappia indirizzarmi verso una terapia adeguata.
Sono consapevole che è "una brutta bestia" e che porta molto disagio, ma sono anche determinato a combatterla con tutti i mezzi.
Leggevo feedback positivi per il centro del Dott. Salvinelli a Roma, avevo quasi intenzione di contattarlo.
Gentile Paziente, l’ipotesi diagnostica formulata è Sindrome di Meniere, o Idrope (che ne costituirebbe il substrato, peraltro difficilmente evidenziabile), che è una patologia ancora in gran parte oscura, definita dalla presenza di 4 sintomi: ipoacusia inizialmente fluttuante, senso di pienezza auricolare, acufeni, crisi vertiginose. Se manca uno di questi sintomi, non si può parlare di Sindrome di Menière, e si possono avere diagnosi di altre sindromi vertiginose, come la neurite vestibolare o la cupololitiasi, emicrania vestibolare se compare anche cefalea, ma lo riterrei un problema secondario: al paziente non interessa molto conoscere il nome della propria malattia, ma uscire dallo stato di invalidità che anche un quadro incompleto può configurare. L' eziopatogenesi della SdM è incerta: l’idrope è la teoria più accreditata, ma rimane una teoria. Su questa teoria si basano le terapie proposte: betaistina (microser, vertiserc, diuretico ecc,) che però sono tutte state ridimensionate quanto a validità dalla revisione Cochrane (autorevolissimo istituto scientifico internazionale di revisione in campo medico) , in quanto mancano di certezza scientifica di efficacia, ad eccezione della gentamicina intratimpanica, intervento però di tipo demolitivo, per il quale si riscontra (non sempre) una certa efficacia nella remissione delle crisi vertiginose gravi, ma anche un rischio collaterale di perdita dell’udito. Da più di 20 anni mi sono interessato ad alcune esperienze scientifiche pubblicate su riviste internazionali, ma poco recepite dagli specialisti di settore, che prendono in considerazione un legame fra i sintomi caratteristici della Malattia di Meniere con i disturbi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Interazioni fisiopatologiche fra il l’organo della masticazione (e quindi in particolare con l’ATM) e l’orecchio sono state descritte da vari autori. L’esatto meccanismo fisiopatologico attraverso il quale una disfunzione dell’ATM può causare sintomi all’Orecchio fino a poter costituire importante elemento patogenetico della Meniere non sono chiari: sono stati chiamati in causa riflessi neurogeni, sinergie muscolari, comuni rapporti con altre patologie oscure, come l’Emicrania e l'Apnea nel Sonno. Poco considerata risulta invece la possibile componente meccanica. In una ATM normale, i condili di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero-superiore della cavità che li ospita (Cavità Glenoide). Per vari motivi, in parte legati all’ATM stessa, ma più spesso al non corretto allineamento dei denti e alla cattiva postura della mandibola , accade però che i condili possano dislocarsi in una zona più arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità glenoidi. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endo auricolare (infilando i mignoli nell’orecchio con i polpastrelli rivolti in avanti e muovendo la mandibola). L’interessamento dell’orecchio potrebbe in questi casi essere mediato anche dalla Tuba di Eustachio , sommando la disfunzione tubarica ai meccanismi muscolari e ai riflessi nervosi da vari autori ipotizzati. Appare evidente come, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, dell'equilibrio pressorio sule due superfici del timpano alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e, al limite, ad una stenosi, sostenendo così, oltre a varie patologie dell’Orecchio che alle disfunzioni tubariche sono legate, anche la sintomatologia menierica. Il rapporto fra condilo mandibolare e orecchio potrebbe spiegare anche la monolateralità e/o la bilateralità della sintomatologia: una mandibola laterodeviata favorisce una sintomatologia otologica omolaterale alla deviazione , una mandibola biretrusa favorisce una sintomatologia bilaterale (anche se solitamente un lato prevale. Aggiungo che ho pubblicato i risultati di un lavoro scientifico su una delle più importanti riviste scientifiche internazionali: Edoardo Bernkopf Vincenzo Capriotti Giulia Bernkopf Emilia Cancellieri Andrea D’Alessandro Alberto Vito Marcuzzo Ca Impact factor 3.236 (2021)terina Gentili Giovanni Carlo De Vincentiis Giancarlo Tirelli: Oral splint therapy in patients with Menière’s disease and temporomandibular disorder: a long-term, controlled study.Eur Arch Otorhinolaryngol. 2022 Aug 26. doi: 10.1007/s00405-022-07604-3. Online ahead of print.PMID: 36018357 Impact factor 3.236 (2021): eventualmente lo segnali al Collega che le ha diagnosticato la Sindrome di Meniere e l’Idrope.
Trova altre notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina "Patologie trattate-patologie dell'Orecchio" e Meniere , e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Trova altre notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina "Patologie trattate-patologie dell'Orecchio" e Meniere , e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Utente
Caro Dott. Bernkopf, ho visto diversi video da lei postati sia sul suo sito che in Youtube o altri canali. Vedendo i video sembra che i risultati siano miracolosi e probabilmente lo sono. Ho attentamente studiato le possibili complicanze dei problemi all'ATM e non le nego che sarei anche tentato da approfondire l'argomento.
Sono iscritto a diversi forum e/o gruppi di pazienti con Meniere conclamata, e chiedendo a diversi di loro che hanno fatto un percorso di ortodonzia e controllo dell'ATM, quasi tutti mi dicono che hanno avuto scarsi risultati sulla sintomatologia della Meniere. Ovvio che i benefici sul sistema dentale e della masticazione sono indubbi, ma onestamente a fronte di spese, come credo anche lei preventivi, di diverse migliaia di euro (credo non meno di 6/7/8 mila euro), vorrei avere delle garanzie un po' più concrete. Assolutamente non metto in dubbio la validità delle cure apportate, dico solo che siccome non costano poco, ci voglio pensare bene.
Ad ogni modo, ho in preventivo una visita gnatologica qui nella mia città, per vedere intanto la mia situazione generale in merito all'ATM, ma onestamente non so se prima vorrò percorrere altre strade per la cura della Sindrome di Meniere.
Ciò non toglie che molti suoi pazienti abbiano trovato parziale o totale sollievo per la Meniere, dovuto alle terapie ortodontiche (bite o ortodonzia che sia) da lei applicate, sicuramente è cosi.
Sono iscritto a diversi forum e/o gruppi di pazienti con Meniere conclamata, e chiedendo a diversi di loro che hanno fatto un percorso di ortodonzia e controllo dell'ATM, quasi tutti mi dicono che hanno avuto scarsi risultati sulla sintomatologia della Meniere. Ovvio che i benefici sul sistema dentale e della masticazione sono indubbi, ma onestamente a fronte di spese, come credo anche lei preventivi, di diverse migliaia di euro (credo non meno di 6/7/8 mila euro), vorrei avere delle garanzie un po' più concrete. Assolutamente non metto in dubbio la validità delle cure apportate, dico solo che siccome non costano poco, ci voglio pensare bene.
Ad ogni modo, ho in preventivo una visita gnatologica qui nella mia città, per vedere intanto la mia situazione generale in merito all'ATM, ma onestamente non so se prima vorrò percorrere altre strade per la cura della Sindrome di Meniere.
Ciò non toglie che molti suoi pazienti abbiano trovato parziale o totale sollievo per la Meniere, dovuto alle terapie ortodontiche (bite o ortodonzia che sia) da lei applicate, sicuramente è cosi.
"Ciò non toglie che molti suoi pazienti abbiano trovato parziale o totale sollievo per la Meniere, dovuto alle terapie ortodontiche (bite o ortodonzia che sia) da lei applicate, sicuramente è cosi."
La ringrazio dell'apprezzamento. Effettivamente trattare pazienti con Malattia di Meniere, quando il caso, ad una visita accurata, si mostra adatto al trattamento che propongo, è per me una bella soddisfazione, visto che stiamo parlando di una malattia per la quale oggi non è conosciuta una vera cura, al di là di sostegni sintomatici momentanei.
Quanto " a fronte di spese, come credo anche lei preventivi": il preventivo qualunque professionista glielo rilascia in carta intestata, non a chiacchiere in rete: ho già diffidato la titolare di un forum sulla malattia di Meniere dal diffondere falsità su questo argomento, che un paziente mi aveva documentate: si è scusata:
Il 19 giugno 2019 alle 17.16 "Dott. Edoardo Bernkopf" <edber@studiober.com> ha scritto:
Gentile Signora, ritengo che in casa sua lei sia libera di fare le scelte che crede relativamente ai relatori chiamati ad informare i suoi associati, ma trovo inaccettabile che , relativamente al mio trattamento, vengano date informazioni false e sostanzialmente denigratorie. Preghi la sua collaboratrice di informarsi in via diretta: la parcella che chiedo, oltre che informandosi direttamente da me, può conoscerla con certezza chiamando uno qualunque dei miei pazienti (vedasi https://www.studiober.com/category/meniere/ ). Può anche informarsi come mi comporto in caso di insuccesso.
Da: omissis Inviato: mercoledì 19 giugno 2019 23:21
A: Dott. Edoardo Bernkopf Oggetto: Re: I: I: messaggio Meniere
Buona sera Dottore, mi spiace se le informazioni a noi pervenute sono scorrette. Sara nostra premura evitare in futuro simili errori. Distinti saluti
Comunque ha perfettamente ragione a pensarci bene, qualunque proposta le venga fatta.
Cordiali saluti ed auguri
Edoardo Bernkopf Vincenzo Capriotti Giulia Bernkopf Emilia Cancellieri Andrea D’Alessandro Alberto Vito Marcuzzo Caterina Gentili Giovanni Carlo De Vincentiis Giancarlo Tirelli: Oral splint therapy in patients with Menière’s disease and temporomandibular disorder: a long-term, controlled study.Eur Arch Otorhinolaryngol. 2022 Aug 26. doi: 10.1007/s00405-022-07604-3. Online ahead of print.PMID: 36018357 Impact factor 3.236,
La ringrazio dell'apprezzamento. Effettivamente trattare pazienti con Malattia di Meniere, quando il caso, ad una visita accurata, si mostra adatto al trattamento che propongo, è per me una bella soddisfazione, visto che stiamo parlando di una malattia per la quale oggi non è conosciuta una vera cura, al di là di sostegni sintomatici momentanei.
Quanto " a fronte di spese, come credo anche lei preventivi": il preventivo qualunque professionista glielo rilascia in carta intestata, non a chiacchiere in rete: ho già diffidato la titolare di un forum sulla malattia di Meniere dal diffondere falsità su questo argomento, che un paziente mi aveva documentate: si è scusata:
Il 19 giugno 2019 alle 17.16 "Dott. Edoardo Bernkopf" <edber@studiober.com> ha scritto:
Gentile Signora, ritengo che in casa sua lei sia libera di fare le scelte che crede relativamente ai relatori chiamati ad informare i suoi associati, ma trovo inaccettabile che , relativamente al mio trattamento, vengano date informazioni false e sostanzialmente denigratorie. Preghi la sua collaboratrice di informarsi in via diretta: la parcella che chiedo, oltre che informandosi direttamente da me, può conoscerla con certezza chiamando uno qualunque dei miei pazienti (vedasi https://www.studiober.com/category/meniere/ ). Può anche informarsi come mi comporto in caso di insuccesso.
Da: omissis Inviato: mercoledì 19 giugno 2019 23:21
A: Dott. Edoardo Bernkopf Oggetto: Re: I: I: messaggio Meniere
Buona sera Dottore, mi spiace se le informazioni a noi pervenute sono scorrette. Sara nostra premura evitare in futuro simili errori. Distinti saluti
Comunque ha perfettamente ragione a pensarci bene, qualunque proposta le venga fatta.
Cordiali saluti ed auguri
Edoardo Bernkopf Vincenzo Capriotti Giulia Bernkopf Emilia Cancellieri Andrea D’Alessandro Alberto Vito Marcuzzo Caterina Gentili Giovanni Carlo De Vincentiis Giancarlo Tirelli: Oral splint therapy in patients with Menière’s disease and temporomandibular disorder: a long-term, controlled study.Eur Arch Otorhinolaryngol. 2022 Aug 26. doi: 10.1007/s00405-022-07604-3. Online ahead of print.PMID: 36018357 Impact factor 3.236,
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Utente
Vorrei chiarire che io non avevo nessuna intenzione denigratoria nei suoi confronti, ci mancherebbe! Mai mi permetterei.
Volevo solo dire che prima della gnatologia, valuto anche tutti gli altri approcci terapeutici.
A volte a noi "menierici" prende lo sconforto perché non c'è ne una diagnosi certa, ne una terapia specifica acclarata, molto si va per tentativi.
Purtroppo è una brutta bestia con la quale convivere, impatta tantissimo sulla nostra vita quotidiana.
Volevo solo dire che prima della gnatologia, valuto anche tutti gli altri approcci terapeutici.
A volte a noi "menierici" prende lo sconforto perché non c'è ne una diagnosi certa, ne una terapia specifica acclarata, molto si va per tentativi.
Purtroppo è una brutta bestia con la quale convivere, impatta tantissimo sulla nostra vita quotidiana.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 30/04/2025.
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