Parotite acuta ricorrente suppurativa da oltre 5 anni
Preg.mo dottore,
con la presente le richiedo cortesemente un suo parere medico su quanto di seguito refertato dalle diverse indagini diagnostiche effettuate, a causa di parotiti ricorrenti con una frequenza di 5 volte l’anno, con febbre, aumento di volume della ghiandola parotidea e fuoriscita di pus dal dotto di stesone che da circa 5 anni mi affliggono; in particolare:
età 36 anni, 80kg, impiegato.
ECOGRAFIA: ghiandola parotidea di dimensioni lievemente aumentate ad ecostruttura alterata a focolaio per la presenza di numerose areole ipoecogene, di dimensioni millimetriche, tendenti alla confluenza. Nulla da segnalare a carico delle sottomandibolari e della tiroide.
T.C. : asimmetria delle ghiandole parotidi per incremento volumetrico della sinistra. L’indagine T.C. del collo, eseguita esclusivamente in condizioni basali, non ha evidenziato alterazioni tomodensitometriche focali a carico della ghiandola; sembra apprezzarsi un’area ipodensa in sede posteriore; si evidenzia inoltre la presenza di linfoadenopatie satelliti di dimensioni superiori al centimetro, in sede retro-mandibolare, omolateralmente. In rapporto alla sintomatologia clinica è utile proseguire l’iter anche con mezzo di contrasto.
RMN SENZA E CON MDC: ghiandola parotide ad intensità di segnale disomogenea per la presenza nel suo contesto in sede posteriore, superficialmente, di millimetrica formazione ipointensa in T1, iperintensa in T2, che non si modifica dopo m.d.c. e.v., verosimile esito flogistico, meritevole tuttavia di follow-up ETG; nella stessa ghiandola si apprezza, anteriormente, formazione ipointensa in T1 ed in T2, di dimensioni poco inferiori ad 1 cm circa, la quale non si modifica dopo m.d.c. paramagnetico e.v., riferibile in prima ipotesi a linfonodo intraghiandolare; altri linfonodi di dimensioni compresi tra pochi mm ed 1 cm circa si apprezzano in sede giugulare interna bilaterale e sottomandibolare bilaterale e sovraclaveare sinistra; non evidenti alterazioni di rilievo delle restanti strutture esaminate; segni RM di sinusite mascellare cronica bilaterale.
SCIALOGRAFIA: regolare decorso e calibro del dotto principale; ectasia dei dotti primari e secondari con diffuse scialo ectasie; alla fase parenchimografica si evidenzia aumento volumetria ghiandolare.
AGOASPIRATO DI PAROTIDE: l’aspirato è costituito da emazie, tappeto di linfociti ed isolate cellule salivari a morfologia oncocitaria
Dagli esami del sangue:
ematologia valori normali;
reuma test, valore 37,20;
titolo anti-o-streptolisinico, valore 140
grazie per la sua cortese disponibilità,
Alessandro.
con la presente le richiedo cortesemente un suo parere medico su quanto di seguito refertato dalle diverse indagini diagnostiche effettuate, a causa di parotiti ricorrenti con una frequenza di 5 volte l’anno, con febbre, aumento di volume della ghiandola parotidea e fuoriscita di pus dal dotto di stesone che da circa 5 anni mi affliggono; in particolare:
età 36 anni, 80kg, impiegato.
ECOGRAFIA: ghiandola parotidea di dimensioni lievemente aumentate ad ecostruttura alterata a focolaio per la presenza di numerose areole ipoecogene, di dimensioni millimetriche, tendenti alla confluenza. Nulla da segnalare a carico delle sottomandibolari e della tiroide.
T.C. : asimmetria delle ghiandole parotidi per incremento volumetrico della sinistra. L’indagine T.C. del collo, eseguita esclusivamente in condizioni basali, non ha evidenziato alterazioni tomodensitometriche focali a carico della ghiandola; sembra apprezzarsi un’area ipodensa in sede posteriore; si evidenzia inoltre la presenza di linfoadenopatie satelliti di dimensioni superiori al centimetro, in sede retro-mandibolare, omolateralmente. In rapporto alla sintomatologia clinica è utile proseguire l’iter anche con mezzo di contrasto.
RMN SENZA E CON MDC: ghiandola parotide ad intensità di segnale disomogenea per la presenza nel suo contesto in sede posteriore, superficialmente, di millimetrica formazione ipointensa in T1, iperintensa in T2, che non si modifica dopo m.d.c. e.v., verosimile esito flogistico, meritevole tuttavia di follow-up ETG; nella stessa ghiandola si apprezza, anteriormente, formazione ipointensa in T1 ed in T2, di dimensioni poco inferiori ad 1 cm circa, la quale non si modifica dopo m.d.c. paramagnetico e.v., riferibile in prima ipotesi a linfonodo intraghiandolare; altri linfonodi di dimensioni compresi tra pochi mm ed 1 cm circa si apprezzano in sede giugulare interna bilaterale e sottomandibolare bilaterale e sovraclaveare sinistra; non evidenti alterazioni di rilievo delle restanti strutture esaminate; segni RM di sinusite mascellare cronica bilaterale.
SCIALOGRAFIA: regolare decorso e calibro del dotto principale; ectasia dei dotti primari e secondari con diffuse scialo ectasie; alla fase parenchimografica si evidenzia aumento volumetria ghiandolare.
AGOASPIRATO DI PAROTIDE: l’aspirato è costituito da emazie, tappeto di linfociti ed isolate cellule salivari a morfologia oncocitaria
Dagli esami del sangue:
ematologia valori normali;
reuma test, valore 37,20;
titolo anti-o-streptolisinico, valore 140
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Alessandro.
[#1]
Gentile Utente, noi Medici abbiamo anche bisogno di vedere le immagini, oltre che leggere i referti. Le consiglio, quindi, di portare tutta la documentazione in Suo possesso ad uno Specialista di Sua fiducia che saprà indicarLe il trattamento piu' idoneo da seguire. Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Ex utente
preg.mo dottore, concordando con quanto da Lei evidenziato, si precisa che ad oggi molti specialisti orl "accreditati" hanno, oltre che letto i referti, visto le immagini, non arrivando a qualcosa di concreto circa una diagnosi o terapia; il mio essere qui è proprio dettato da una necessità di consulti tra diversi medici, che attraverso una storia clinica e "solamente" con referti, frutto delle immagini possano quanto meno dare un'indicazione, un'ipotesi e non una certezza come del resto in medicina non è mai possibile assumere;
nel ringraziarla per la Sua cortese risposta rimango in attesa di Sue nuove,
Alessandro.
nel ringraziarla per la Sua cortese risposta rimango in attesa di Sue nuove,
Alessandro.
[#4]
Ex utente
buona sera, la terapia farmacologica ad oggi consiste nel risolvere le parotiti ricorrenti con flontalexin 500 mg 2volte al giorno x 10 gg. associato a danzen 5 mg 3volte al giorno per 10 giorni; in effetti la sopradetta terapia arresta la febbre già dal secondo giorno e nell'arco di quattro giorni rientra il gonfiore, ma evidentemente non risolve a monte il problema! se può essere utile, durante il giorno, bevo circa 1,5 litri d'acqua, non faccio attività sportiva, sono un impiegato presso un ufficio e non ritengo di eccedere nel cibo ne in quantità ne in stranezze!
grazie.
grazie.
[#7]
***ATTENZIONE!***
Questo consulto risulta aggiornato a più di DUE MESI fa:
valuta attentamente se la tua risposta può ancora essere utile all'utente!
Se ritieni opportuno inviare comunque il tuo consulto all'utente allora CANCELLA TUTTO QUESTO AVVISO e scrivi qui di seguito, grazie.
Gentile paziente,
Personalmente ritengo che la parotite ricorrente, come tutte le patologie ricorrenti, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terrreno intendo una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto escretore della parotide, (Dotto di Stenone) che decorre in intimo contatto con il muscolo, causando ristagno salivare . Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione dei calcoli. Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se i calcoli non vengono riscontrati dalla scialografia lasciano incompreso il caso clinico, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
L'interlocutore tecnico in questi casi é, a mio parere, un dentista che si occupi di disfunzioni cranio mandibolari, cioé di quella problematica che ruota attorno all'articolazione temporo mandibolare. La terapia é semplice e rapidamente risolutiva se il
caso é ben inquadrato, tristissima se il caso non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: nell'adulto prima o poi si va alla sialoectasia e alla parotidectomia, oltretutto con grave rischio di lesione del facciale. Su questa ingterpretazione del problema ho recentemente pubblicato uno studio pilota sul bambino :
Bernkopf E. Colleselli P. Broia V De Benedictis F.M.:Is recurrent parotitis in childhood still an enigma? a pilot experience. Acta Paediatrica 2008 97, pp. 478–482 Impact Factor: 1.297
Nel mio sito www.studiober.com alla pagina "casi significativi" ci sono descritti alcuni casi.
Cordiali saluti ed auguri Edoardo Bernkopf, dentista -
Vicenza - Parma - Roma
0444 545509
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Gentile paziente,
Personalmente ritengo che la parotite ricorrente, come tutte le patologie ricorrenti, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terrreno intendo una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto escretore della parotide, (Dotto di Stenone) che decorre in intimo contatto con il muscolo, causando ristagno salivare . Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione dei calcoli. Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se i calcoli non vengono riscontrati dalla scialografia lasciano incompreso il caso clinico, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
L'interlocutore tecnico in questi casi é, a mio parere, un dentista che si occupi di disfunzioni cranio mandibolari, cioé di quella problematica che ruota attorno all'articolazione temporo mandibolare. La terapia é semplice e rapidamente risolutiva se il
caso é ben inquadrato, tristissima se il caso non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: nell'adulto prima o poi si va alla sialoectasia e alla parotidectomia, oltretutto con grave rischio di lesione del facciale. Su questa ingterpretazione del problema ho recentemente pubblicato uno studio pilota sul bambino :
Bernkopf E. Colleselli P. Broia V De Benedictis F.M.:Is recurrent parotitis in childhood still an enigma? a pilot experience. Acta Paediatrica 2008 97, pp. 478–482 Impact Factor: 1.297
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Cordiali saluti ed auguri Edoardo Bernkopf, dentista -
Vicenza - Parma - Roma
0444 545509
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7k visite dal 04/04/2008.
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Approfondimento su Salute del bambino
Caratteristiche e cura delle principali patologie dei bambini: malattie esantematiche, infettive, disturbi gastrointestinali, problemi di chirurgia pediatrica.