Sordita improvvisa e acufene

Riepilogo:
6 settimane fa debolissimo acufene all'orecchio dx. penso a un tappo di cerume, ma a un controllo nella clinica dove lavoro (in Corea) dicono che e' tutto ok, solo un lieve arrossamento del condotto uditivo e mi danno delle gocce.
5 settimane fa viaggio aereo per qualche giorno di vacanza e, ripensandoci, maggiore sensibilita' ai ronzii (tipo frigorifero in camera di albergo, quadri elettrici)
4 settimane fa mi sveglio con sensazione di ovattamento e, durante doccia calda, ho una diminuzione dell'udito nell'orecchio dx. Mi reco immediatamente al pronto soccorso e mi rilevano con audiometrica un calo soprattutto alle basse frequenze ma nell'ambito di un udito normale (-20/25 db).Mi rimandano a casa e mi fanno tornare il giorno dopo.Impedenziometrica ok, mi prescrivono ginkobiloba e cortisonici e diuretici (credo). recupero quasi immediatamente l'udito e dormo la notte. ho 37 di febbre.Questo in Corea dove vivo.
3 settimane fa, torno in Italia per le festivita', la sensazione di ovattamento va e viene (mi sembra che compaia soprattutto se sono all'aperto, provo a compensare). altra visita e altra audiometria.Risulta solo una perdita di 30 db a 500 kHz orecchio dx. Ancora cortisonici (25 mg/giorno) e fluidificanti per 2 settimane e iperbarica, che pero' non riesco a fare.La causa e' attribuita a una piccola ischemia locale, anche se non soffro di ipertensione e gli esami del sangue sono eccellenti.L'acufene ritorna acuito e mi sveglia la notte.
1 settimana fa, rientro in Corea, altre due visite molto approfondite (cliniche e ospedaliera), inclusi i potenziali evocati.Ora l'audiometrica mostra solo un calo di 25 db sui 4 kHz (che 2 settimane prima non avevo) che risulta essere anche la frequenza dell'acufene. Lo specialista esclude danni neurosensoriali, dalle famose ciglia al nervo, conferma sordita' improvvisa e attribuisce la causa alla pressione del liquido all'interno della coclea. Dice che l'acufene e' dovuto in parte anche alla cura stessa e sparira' in un paio di settimane; mi da delle pastiglie per dormire. Lo specialista ospedaliero (in Corea la prassi e' di passare da una clinica e poi andare in ospedale) rieffettua l'audiometria con gli stessi risultati (calo a 4 kHz-25db).Dice che il calo a questa frequenza e' relativo all'eta' (43 anni) e anche lui dice che l'acufene sparira'. mi prescrive ancora fluidificanti del sangue 14gg, mentre con il cortisone sono in discesa a 10 mg/d.
In corrispondenza della prima assunzione di fluidificante, intorno alle 8 di sera, l'acufene ritorna ad essere fortissimo al punto di non farmi quasi dormire nonostante abbia preso il calmante prescrittomi in clinica.

Sono un po' preoccupato.
Se dovessi fare delle associazioni direi che i fluidificanti del sangue mi generano l'acufene, che e' a 4kHz e proprio a causa dell'acufene a 4kHz io non riesco a sentire bene a quella frequenza (l'acufene e' stato misurato 20 db).

Spero possiate aiutarmi a capire meglio cosa sta succedendo.
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Buongiorno,

penso intanto che si debba distinguere tra ipoacusia trasmissiva e percettive.
La ipoacusia trasmissiva va a colpire prevalentemente le frequenze basse ed è risolvibile con mucolitici, cure termali , Politzer ecc...

La ipoacusia percettiva si può giovare invece, per es., di antiaggrganti, vasodilatatori ecc., ma è difficilmente "azzerabile".

Quindi il suo problema sulle basse frequenze dovrebbe essere risolvibile, mentre l'acufene a 4000 mHZ è più difficile, ma basta si tenga controllato da un otorino di sua fiducia.
cordialità

Dr. GIANCARLO CASSANI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore.La diagnosi e' relativa a ipoacusia percettiva ma l'otorino coreano che mi ha fatto i controlli piu approfonditi al termine della cura con cortisone e fluidificanti (potenziali evocati, TEOAE DPOAE) ha escluso danni permanenti alle ciglia e ai nervi e mi ha detto che l'acufene potrebbe passare.
Io cerco di prepararmi al peggio ma non capisco come la fonometrica dopo l'ipoacusia evidenziasse solo perdite a bassa frequenza mentre ora,dopo la cura, solo perdite a 4 kHz con questo acufene che si e' intensificato....la risposta e' stata che prendendo ancora un po ' di cortisone l'orecchio non e' ancora a posto...(come a.dire che la cura.non e' finita).
leggendo un po' su internet ho capito che mi aspettano momenti difficili considerato che questo acufene non mi fa dormire e gli acufeni quando vengono non se ne vanno.
Spero che la.scienza possa trovare presto una soluzione.

[#3]
Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Le variazioni all' esame audiometrico sono giustificabili con un effetto positivo della terapia. D'altro canto per quanto riguarda l' acufene sappiamo tutti che è uno dei problemi più difficili da risolvere .
In ogni caso la situazione merita dei controlli periodici seriati che lei sta già facendo e sulla base di questi si potrà seguire la evoluzione del disturbo e aggiustare la terapia di conseguenza e per quanto possibile , sapendo anche che una terapia sicura per l'acufene ancora non esiste.
Auguri
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Le variazioni all' esame audiometrico sono giustificabili con un effetto positivo della terapia. D'altro canto per quanto riguarda l' acufene sappiamo tutti che è uno dei problemi più difficili da risolvere .
In ogni caso la situazione merita dei controlli periodici seriati che lei sta già facendo e sulla base di questi si potrà seguire la evoluzione del disturbo e aggiustare la terapia di conseguenza e per quanto possibile , sapendo anche che una terapia sicura per l'acufene ancora non esiste.
Auguri
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Le variazioni all' esame audiometrico sono giustificabili con un effetto positivo della terapia. D'altro canto per quanto riguarda l' acufene sappiamo tutti che è uno dei problemi più difficili da risolvere .
In ogni caso la situazione merita dei controlli periodici seriati che lei sta già facendo e sulla base di questi si potrà seguire la evoluzione del disturbo e aggiustare la terapia di conseguenza e per quanto possibile , sapendo anche che una terapia sicura per l'acufene ancora non esiste.
Auguri
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Cassani
sembrerebbe che abbia riacquisito l'udito a livelli normali per la mia eta' e che l'acufene stia regredendo, man mano che diminuisco il cortisone (ora 5mg/d), con frequenze e volumi piu' bassi.Se anche dovesse rimanere allo stato attuale direi che non mi pregiudicherebbe la qualita' della vita e aver conosciuto e parlato con una persona che ne soffre mi e' stato di grande aiuto.Sono convinto che i fluidificanti del sangue / vasodilatatori , quando li ho presi, non hanno fatto altro che amplificare l'acufene.
L'unico distrurbo auditivo che permane e' una sensazione di ovattamento bilaterale, che va e viene anche piu' volte alla settimana. Delle volte l'associo a sbalzi di temperatura interno / esterno ma non sempre.Delle volte sembra si manifesti in situazioni di stress.
Una delle ultime volte che ho sentito questa sensazione di ovattamento ho provato a compensare e la situazione e' leggermente migliorata, come pure facendo bagni caldi o irrigazioni nasali.
Ho espresso i miei dubbi all'otorino locale (ricordo che vivo in Korea), che mi ha fatto l'ennesimo esame per la funzionalita' delle tube di Eustachio (in un momento pero' in cui ci sentivo bene, non quando avevo l'ovattamento) e dice che e' tutto a posto.
E se anche fossero le tube di Eustachio dice che sono molti i fattori che ne possono compromettere la perfetta funzionalita'. In pratica mi tranquillizza sempre, perche' dice che tutte le analisi (audiometrica, impedenziometrica, potenziali evocati,TEOAE, DPOAE) non manifestano nessun danno permanente.
In pratica insiste molto col fattore stress, consigliandomi relax e sport leggero. Mi sono rivolto anche a un osteopata, che mi ha spiegato che questo genere di problemi e' molto frequente qui in asia in relazione appunto allo stress spiegandomi tutte le connessioni muscolari (ma il mio stress e' negativo, lavoro troppo poco...).
Infine poco prima che inorgesse il problema ho rifatto delle capsule.
Quindi a prescindere dalle possibili cause vorrei capire questo. Un otorino, facendo gli esami, puo' effettivamente escludere l'esistenza di patologie non afferenti la sua disciplina?
[#7]
Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Eg, Signore,
come saprà un otorino ha prima fatto il corso di laurea in medicina e chirurgia di 6 anni e poi ha scelto di specializzarsi in una branca, in questo caso otorino,
Quindi si presume abbia frequentato (obbligatoriamente) tutte le Cliniche di specialità e sostenuto i relativi esami.
In sostanza, come un medico internista può chiedere ( se ha un sospetto motivato) un consulto a un chirurgo o a un ortopedico o a un otorino o a un neurologo, o indirizzare direttamente ad altro specialista, lo stesso dovrebbe succedere per un otorino ecc.Inoltre un otorino dovrebbe essere ben sensibilizzato allo studio del sistema nervoso.
Lei pensi che l'ABR è nato essenzialmente per l'otorinolaringoiatria e per studiare i nervi cranici e le connessioni con i nuclei bulbari e delle strutture corticali ( studi condivisi con la neurologia) e in Italia queste attrezzature furono da subito fabbricate da una grossa ditta che segue la audiologia.
Poi lei capisce che non si può giurare per nessuno.
cordialità
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie
ho apprezzato molto la sua risposta :)

Diciamo che da ingegnere sono ovviamente molto quantitativo, mentre avendo a che fare per la prima volta con un problema di udito ho pensato che la descrizione soggettiva della sintomatologia sia "troppo" preponderante.Questo credo porti il paziente a porsi un sacco di domande in merito a come abbia descritto ogni suo sintomo...e si innesca uno strano loop.Il che mi porta a dire che forse i veterinari sono piu fortunati coi loro pazienti...
Acufeni

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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