Acufeni, senso orecchio chiuso, senso pressione tempie

A settembre dello scorso anno, dopo un episodio di vertigini, sono seguiti degli acufeni (bilaterali), ho effettuato alcuni esami diagnostici:
1.RX rachide cervicale che ha evidenziato una fisiologica riduzione della lordosi e una diminuzione spazi C5-C7
2.Ecodoppler dinamico dei tronchi sovraortico nella norma
3.Holter pressorio nella norma
4.Esame vestibolare e impedenziometria nella norma
5.Esame audometrico evidenzia una "sordità" bilaterale rispetto ai toni più alti.

L'ORL ha tendenzialmente spiegato le vertigini ai problemi di cervicale e gli acufeni con la sordità. Mi ha prescritto degli anticoagulanti. Ho preso la prima dose che mi ha procurato una fortissima cefalea pertanto ho sospeso il trattamento considerando che l'ORL stesso dubitava di una sua efficacia.
Io comunque, oltre agli acufeni, avverto spesso un senso di chiusura alle orecchie: a volte bilaterale, a volte a un orecchio solo (il dx, come oggi) e gli acufeni rimangono con intensità variabile. Pallore, occhiaie, a volte senso di pressione alle tempie e dolore agli occhi. Una situazione di leggero malessere, insomma.
Non so se dar peso alla cosa e chiedere un secondo consulto o altri esami oppure ritenere la sintomatologia coerente con la diagnosi effettuata e non approfondire ulteriormente.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29

Gentile Paziente, non credo che le siano stati prescritti "anticoagulanti: potrebbe scrivere l'esatto nome del farmaco prescritto?
Credo anche che la "fisiologica riduzione della lordosi" sia in realtà una "riduzione della fisiologica lordosi": se solo a questo elemento si sono ascritte le vertigini, di certo non sarà un farmaco a risolverle.
Credo che non sia stata fatta una vera diagnosi del suo problema, o almeno lei non è stata in grado di recepirla, ed io non sono in grado di immaginarla.
Paradossalmente del suo racconto mi incuriosisce di più il sintomo che la disturba meno, cioè il " senso di chiusura alle orecchie: a volte bilaterale, a volte a un orecchio solo ".
Poiché il disturbo permane nonostante i consulti specialistici ORL, forse sarebbe il caso di pensare che il problema si nasconda altrove.
Potrebbe trattarsi di una disfunzione tubarica, cioè di un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco: ovviamente tutte le situazioni di maggio produzione di muco favoriscono un cattivo funzionamento della tuba, che però è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta : in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso.
Il corretto funzionamento della tuba è di primaria importanza per l'orecchio: la sua disfunzione potrebbe essere anche la causa degli altri sintomi lamentati.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.La vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e dei rapporti fra questa e l’orecchio.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:

https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html

e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dr. Bernkopf, innanzitutto ringrazione per la cortese risposta e mi scuso se ho riportato gli esiti diagnostici con approssimazione, ma stavo citando a memoria!
Il farmaco prescritto è il Persantin retard 200 capsule (1-2 capsule/die) che, come dicevo, ho sospeso dopo la prima dose in quanto mi ha procurato una forte emicrania.
Riporto anche la diagnosi RX "Metameri allineati sul piano coronale. Ridotta la fisiologica lordosi. Meno ampi gli spazi discali da C5 a C7". Le riporto anche l'esito dell'esame otovestibolare con ENG che potrebbe chiarire meglio la situazione
"Le prove di Romberg, indicazione, stepping sono risultate nei limiti di norma. La ricerca del nistagmo spontaneo, del nistagmo di posizionamento e all'head shaking test è risultata negativa. La stimolazione termica con acqua a 30 gradi secondo la metodica di Mulch ha evidenziato una scossa nistagmica di piccola e media ampiezza, orizzontale e rotatoria, della durata di circa 155 secondi dopo stimolazione dell'emisistema vestibolare destro e una scossa nistagmica di piccola e media ampiezza, orizzontale e rotatoria, della durata di circa 150 secondi dopo la stimolazione dell'emisistema vestibolare sinistro.
Reflettività vestibolare alla prova termica quantitativamente per durata nei limiti di norma. Non sostanziale asimmetria tra i due emisistemi vestibolari per numero di scosse nistagmiche. Assenza di segni che depongano per una sofferenza vestibolare periferica acuta. Esame audiometrico: lieve deficit neurosensoriale bilaterale sui toni acuti."
In generale l'ORL ha risposto al quesito diagnostico riconducendo le vertigini al problema alla cervicale e agli acufeni al deficit bilaterale.
Prendo comunque in considerazione il suo suggerimento di approfondire con un dentista-gnatologo.
Grazie ancora.
Cordiali saluti.




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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Bene: se crede, mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ho fatto una visita dal gnatologo. Risulta una bruxite ma secondo lo specialista al momento non così importante da richiedere l'utilizzo di un bite. Tuttavia i sintomi che accuso potrebbero dipendere con buona probabilità dal problema evidenziato.
Unico consiglio, prestare attenzione a non digrignare i denti durante il giorno ed effettuare un controllo annuale.
Grazie ancora per i consigli e il materiale suggerito.
Cordiali saluti.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Il Collega dice che così potrà guarire?
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dopo
Utente
Utente
Non ha parlato di guarigione, o meglio non l'ha garantita ma ha auspicato un miglioramento. Questo neanche con l'uso di un bite notturno. Avendo rilevato un'apertura di 50 mm, secondo lui non c'è una patologia. Potrebbe ovviamente peggiorare e per questo suggerisce un controllo.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Bene: auspichiamocelo. Sopratutto lo auspichi lei.
In alternativa , potrebbe forse chiedere una seconda opinione ad altro gnatologo.
Cordiali saluti ed auguri
Acufeni

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