Acufeni e vertigini
Buonasera,ho da sempre problemi di natura otorinolaringoiatra (operazione turbinati,deviazione setto nasale,residuo adenoidale).
Da un po' di tempo ho acufeni bilaterali che variano di intensità e suono se stringo,sposto o spingo indietro la mandibola inferiore.Non ho notato una diminuzione dell udito,ma mi è capitato per tre volte di avere delle forti vertigini a letto nel momento in cui mi giro di fianco ed anche abbassando la testa tanto che sono costretto a stare conil collo rigido.
L'ultima visita otorino del 2012 evidenzio un disturbo ATM oltre ai vari problemi.
Sono un tipo fortemente ansioso ed ipocondriaco ma temo che tali sintomi possono rappresentare un neurinoma del nervo acustico...gli ultimi esami audiometria ed impedenzometria erano perfetti(2011). È possibile tale patologia ?grazie infinite.
Da un po' di tempo ho acufeni bilaterali che variano di intensità e suono se stringo,sposto o spingo indietro la mandibola inferiore.Non ho notato una diminuzione dell udito,ma mi è capitato per tre volte di avere delle forti vertigini a letto nel momento in cui mi giro di fianco ed anche abbassando la testa tanto che sono costretto a stare conil collo rigido.
L'ultima visita otorino del 2012 evidenzio un disturbo ATM oltre ai vari problemi.
Sono un tipo fortemente ansioso ed ipocondriaco ma temo che tali sintomi possono rappresentare un neurinoma del nervo acustico...gli ultimi esami audiometria ed impedenzometria erano perfetti(2011). È possibile tale patologia ?grazie infinite.
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Gentile Paziente , il neurinoma dell'acustico è raro ma possibile: poiché lei presenta" da sempre problemi di natura otorinolaringoiatra" e si è sottoposto a vari interventi, riterrei che il Collega ORL avesse già indagato su questa ipotesi, altrimenti lo consulti in merito.
Tuttavia, poiché è l'acufene il problema che riferisce, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via, come forse accade anche nel suo caso.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza: nel suo caso ci sono elementi favorevoli, soprattutto il variare dell'acufene con i movimento della mandibola . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi riferiti, come ad esempio sulle sue vertigini,
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
Per il residuo adenoidale può forse trovare qualche elemento interessante in questo articolo, anche se scritto in chiave pediatrica:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
Tuttavia, poiché è l'acufene il problema che riferisce, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via, come forse accade anche nel suo caso.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza: nel suo caso ci sono elementi favorevoli, soprattutto il variare dell'acufene con i movimento della mandibola . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi riferiti, come ad esempio sulle sue vertigini,
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
Per il residuo adenoidale può forse trovare qualche elemento interessante in questo articolo, anche se scritto in chiave pediatrica:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio molto per la Sua risposta,i sintomi che devono accompagnare una disfunzione ATM li ho tutti;cefalea,russamento,cervicalgia costante,vertigini..come scritto anche l'Otorino diagnostico una disfunzioneATM,e nel 2011 effetto esami audiometrici per ovattamento ad uno orecchio risultati negativi.
Contatterò il prima possibile uno Gnatologo e tornerò dall'Otorino per approfondire il discorso su neurinoma....Mi sono dimenticato di dirle che soffro anche di bruxismo tant'è che mi era stato prescritto un bite da un'Osteopata che opera presso un medico Odontoiatra.
Grazie infinite,Saluti.
Contatterò il prima possibile uno Gnatologo e tornerò dall'Otorino per approfondire il discorso su neurinoma....Mi sono dimenticato di dirle che soffro anche di bruxismo tant'è che mi era stato prescritto un bite da un'Osteopata che opera presso un medico Odontoiatra.
Grazie infinite,Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 20/04/2014.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.