Raffreddore continuo

Buongiorno, ringrazio anticipatamente per l'attenzione, vi espongo il mio problema: da circa 8 anni soffro di raffreddore ma sono arrivato in questi ultimi 2 anni ad avere anche 5 o 6 episodi l'anno. I sintomi sono sempre gli stessi: starnuti continui, mal di gola, sintomi influenzali quali brividi di freddo, cefalea, ma senza febbre. Questi sintomi in maniera acuta durano circa 6 giorni (il più delle volte costringendomi a stare a casa dal lavoro) e poi si protraggono con una lenta guarigione per circa 2 settimane.

Il solo respirare l'aria fredda d'inverno mi fa ammalare più facilmente, difatti anche se in estate è più difficile, mi ammalo comunque se rimango in un luogo dove c'è aria condizionata molto fredda (anche in auto quindi).

In ogni caso, anche quando sto abbastanza bene del muco giallo mi scende in gola e a volte anche sangue, sopratutto di mattina. Ho quasi sempre il naso tappato oppure, se qualche volta è libero, faccio comunque fatica a respirare.

Ho avuto un intervento di rinoplastica per deviazione del setto circa 15 anni fa.
Sono allergico, ma solo moderatamente, agli acari.
Non soffro di regflusso gastroesofageo.
L'aerosol con cure naturali di vario tipo non funziona, anzi il vapore mi congestiona le vie respiratorie ancora di più.
Mi sono state prescritte cure a base di cortisonici e corticosteroidi ma ho avuto piccoli miglioramenti solo durante le cure, una volta smesse tornavo esattamente come prima.
Ho eseguito un tampone che ha evidenziato un ceppo isolato di stafilococco aureo perciò mi sono stati prescritti degli antibiotici che però non hanno sortito nessun effetto.

Ho eseguito una TC che vi lascio in fondo pagina, sono un po' disperato, sono disposto a provare qualsiasi tipo di intervento chirurgico per cercare di risolvere la situazione, voi cosa mi consigliare di fare?

Grazie ancora e scusate se sono stato prolisso...
Cordiali saluti
Daniele

TC massiccio facciale ­ 87.03.2
Ricostruzione tridimensionale ­ 88.90.2

Esame eseguito con tecnica multistrato ed acquisizione volumetrica sul piano assiale, a strato sottile, sviluppato con algoritmo per osso e parti molli; si eseguono inoltre ricostruzioni multiplanari coronali.
Nei limiti la trasparenza di seni frontali e celle etmoidali; buona pervietà dei recessi fronto-nasali (lieve ispessimento mucoso a sinistra). Ispessimento mucoso a livello di entrambe i seni mascellari, quasi concentrico a destra dove coesistono formazioni polipoidi in corrispondenza del pavimento (diametro assiale massimo sino a circa 22 mm) e tetto; piccole formazioni polipoidi anche a livello di parete mediale del seno mascellare sn.
Settoriale obliterazione della regione infundibolare a sinistra; pervietà del complesso ostio­meatale a destra con regione infundibolare tuttavia ristretta per la presenza di cellula di Haller. Conca bullosa parziale bilateralmente. Ipertrofia mucosa del turbinato medio sn e turbinati inferiori. Scoliosi destro­convessa del setto nasale.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, nel suo racconto lei descrive in sostanza una situazione di ostruzione nasale-rinosinusite cronica che, nonostante i consulti con gli specialisti di settore, non ha purtroppo trovato soluzione.
L'ostruzione nasale ha fra le sue cause il disturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio : abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica, cosa che nel suo caso si é già provveduto a considerare. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di ostruzione nasale.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita) e dei turbinati. Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali. La ventilazione nasale è di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una sostanziale ipossia (diminuita ossigenazione), con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, e alla diminuzione della funzione ciliare.
Tutto ciò favorisce l’insorgenza di infiammazione e di ostruzione nasale.
Lo schema respiratorio orale favorisce anche il russare notturno
Spesso lo schema respiratorio orale é favorito dalla presenza di una malocclusione dentaria e di una scorretta postura della mandibola: per questo le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi delle alte vie respiratorie.

Le suggerisco anche di dare un'occhiata, su questo stesso sito, agli articoli linkati, nell'ipotesi che possa riconoscere qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

www.studiober.com/pdf/Tosse_Medico_Pediatra.
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Anche se scritto in chiave pediatrica, il razionale esposto nell’adulto è simile.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
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Grazie del consulto, è stato molto gentile ed esauriente. Valuterò sicuramente i sui consigli!

Cordiali saluti e buon lavoro!
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