Il problema che mi assilla ormai

Gentili medici, in una precedente richiesta di consulto che ho inviato alcuni mesi addietro, esponevo il problema che mi assilla ormai da due anni, da quando cioè ho contratto la mononucleosi e mi sono gonfiati i linfonodi laterocervicali. Finita la fase acuta della malattia i linfonodi si sono ridimensionati ma qualcuno seppur piccolissimo rimase palpabile. A distanza di una anno da quell'episodio, nel marzo di quest'anno(nel frattempo avevo avuto un bimbo e non avevo avuto problemi) in coincidenza con un'infiammazione alla gola i linfondi si sono leggermente gonfiati ed erano un pò dolenti, poi sono ritornati come prima. Ho fatto le analisi al sangue compresa la tiroide ed erano normali, un'ecografia evidenziava la presenza di linfonodi reattivi del diametro massimo di 15 mm. A fine giugno ho effettuato una visita otorinolaringoiatrica con fibroscopia che evidenziava la presenza di muco e una faringite dovuta probabilmente a reflusso gastoesofageo, il medico mi prescrisse una cura per entrambe le patologie, mi disse di andare a mare e devo dire che per quattro mesi buoni non ho avuto problemi. Ora all'improvviso 10 giorni fa ho avvertito dolore sotto il mento seguito da fastidio alla gola e da ieri sono leggermente raffreddata e mi brucia un pò la gola, ecco che come a marzo sento gonfiare i linfonodi nel collo. Ora mi chiedo: se io prima di contrarre la mononucleosi non ho avuto problemi (ogni volta che ero raffreddata al massimo mi facevano male i linfonodi in corrispondenza delle tonsille) ora perchè al minimo segno di raffreddore si gonfiano questi laterali? So che i linfonodi sono dei filtri che possono gonfiarsi in presenza di un'infezione, tuttavia vorrei sapere se devo convivere a vita con questa situazione oppure è il caso di fare ulteriori accertamenti oltre a quelli già fatti. Di fatto è un incubo che non finisce più perchè ho paura di avere qualcosa di grave ad esempio un linfoma. In attesa di una vostra risposta porgo cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Un linfoma che si manifesta soltanto in concomitanza di un fenomeno infiammatorio a carico della faringe sarebbe alquanto "atipico".
In realtà descrive un fenomeno che lei stessa intrpreta correttamente: una reazione linfonodale conseguente ad un fenomeno infiammatorio.
Ne parli con il suo medico curante e, se proprio la sua ansia non si placa, si sottoponga ad un controllo ematologico.
Saluti

Vincenzo Marcelli

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dopo
Utente
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Grazie dottore per la risposta, provvederò al più presto a ripetere le analisi al sangue anche se come ho detto a marzo quando si è presentata la stessa sintomatologia erano nella norma. Quello che, ripeto, mi sembra strano è che anche un banale raffreddore possa portare al rigonfiamento dei linfonodi , cosa che prima di contrarre la mononucleosi non avveniva. Forse questi linfonodi sono rimasti, per così dire, scossi dalla malattia e ora anche la minima infezione li mette "in allarme" ?
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Utente
Utente
Dottore mi scusi se la disturbo ancora, non ho fatto ancora le analisi al sangue perchè preferisco aspettare la visita otorinolaringoiatrica che farò domani, le volevo chiedere se quello che ho scritto sopra può essere vero ossia che i linfonodi siano rimasti scossi dalla mononucleosi e non appena si presenta qualche infezione si gonfiano nuovamente. Inoltre poichè sono terrorizzata dal linfoma le chiedo: dalle analisi al sangue è possibile vedere qualcosa? Perchè quando le ho fatte a marzo e avevo i linfonodi un pò gonfi (avendo anche allora il raffreddore) l'emocromo era nella norma. Ora mi chiedo se c'era qualcosa di grave non si doveva evincere da qualche valore fuori dalla norma?
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
L'emocromo sarebbe stato certamente alterato. Quanto al resto, non credo che la mononucleosi possa "scuotere" i linfonodi; i linfonodi reagiscono a fenomeni infiammatori ed infettivi e si "gonfiano".
Per cui si sottoponga a visita otorino e mi informi.
Saluti