Muco fastidioso

Egregi dottori sono a sottoporvi il mio caso dato che la situazione persiste pressoché invariata da quasi 2 anni.
Il problema è la sensazione di costante presenza di muco nella parte retrostante il naso.
ho già sentito 4 otorini e le conclusioni sono state del tutto diverse soprattutto nelle terapie.
per il primo si trattava di un riflusso e come tale curato per un paio di mesi, senza effetti di miglioramento;
per il secondo, anche a seguito di una rino-laringoscopia, non solo era da curare il reflusso, ma la complessa deviazione al setto nasale era assolutamente da curare con un'operazione di setto rino-plastica, curato per sei mesi il reflusso e provveduto a fare giornalmente lavaggi con soluzione fisiologica non ho ottenuto alcun risultato;
per il terzo non ho alcun problema al setto nasale e la respirazione è buona sono stata curata reidratandomi con 1 bicchiere d'acqua ogni ora, con acetilcisteina e Xelital, dopo mesi di cura l'effetto è il medesimo e secondo lo specialista da imputarsi ad una causa psicosomatica;
per il quarto il setto nasale è deviato ma non così compromesso da prevedere un intervento e, dato che le terapie affrontate non sono state efficaci, mi è stata richiesta una tac massiccio facciale, si ipotizza semplicemente che io sia più sensibile al muco per motivazioni imprecisate..

La tac evidenzia una modesta deviazione con presenza di sperone osseo parasaggittale sinistro, pneumatizzazione del turbinato medio sinistro, conservata la aereazione delle fosse nasali.
Nell'ambito delle varianti il seno frontale è poco pneumatizzato.

A questo punto quale soluzione? Devo rassegnarmi?

Grazie anticipatamente
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Non c'è motivo per rassegnarsi! Probabilmente la sintomatologia da lei descritta deriva da una sindrome da ostruzione nasale per deviazione e sperone del setto nasale e cio, determina una minore ventilazione dei seni frontali: Traggo la conclusione da quanto da lei riportato. Esegua una rinomanometria per valutare l'effettiva respirazione nasale e, se necessario, vedremo l'utilità di un intervento chirurgico. Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori