Tonsillite streptococcica recidiva
La settimana scorsa ho avuto rigonfiamento delle tonsille con forte dolore nella deglutizione, totale assenza di congestione nasale, impossibilità di parlare e febbre a 38.5 per due giorni (scesa a 37.8 al terzo giorno solo grazie all'uso di paracetamolo 1000mg 1-2 volte al giorno). Al terzo giorno mi sono fatto visitare dal medico di base, il quale rileva ingrossamento delle tonsille, presenza di placche e rigonfiamento dei linfonodi del collo; ipotizza un'infezione da streptococco. Mi viene prescritta una terapia a base di amoxicillina e acido clavulanico 1000mg per sei giorni, due volte al giorno. Seguo scrupolosamente la terapia prescritta, assumendo l'antibiotico 5 minuti prima dei pasti (colazione e cena) ogni 12 ore.
48 ore dopo il termine della terapia avverto nuovamente dolore alla tonsilla sinistra, che risulta effettivamente arrossata e ingrossata alla vista; in serata compare febbre a 37.2. Oggi la febbre è salita a 37.8, noto dei puntini bianchi sulle pareti delle tonsille, iniziano a darmi fastidio entrambe le orecchie e la deglutizione è tornata a essere un po' dolorosa: decido di farmi vedere dalla guardia medica, che mi visita (no problemi al controllo della respirazione, no linfonodi ingrossati oltre a quelli del collo) e mi prescrive claritromicina 500mg due volte al giorno per sei giorni + eventuale paracetamolo e ibuprofene.
Nei mesi di aprile e maggio, prima del primo episodio di placche, ho avuto 2-3 episodi di rigonfiamento delle tonsille, sempre una alla volta, senza sfoghi febbrili...nella mia vita non mi erano mai capitati episodi di tonsillite. Tante laringiti e tracheiti, ma non ho ricordi di tonsilliti.
Le domande che ho sono:
1. È corretta la terapia di 6 giorni di claritromicina? Nel foglietto illustrativo si parla di 7-14 giorni...
2. Ne consigliate l'assunzione a stomaco pieno o vuoto?
3. Vista la difficoltà a guarire, eventuali paranoie da sindrome dell'immunodeficienza con test (esito negativo) svolto 4 anni fa a 40 giorni dai rapporti non protetti (tutti con la stessa persona) e considerando che ho avuto un unico brevissimo (pochi secondi) rapporto non protetto (sempre con la stessa persona) poco dopo quel test, sono per l'appunto paranoie o è una questione che andrebbe approfondita?
Grazie
48 ore dopo il termine della terapia avverto nuovamente dolore alla tonsilla sinistra, che risulta effettivamente arrossata e ingrossata alla vista; in serata compare febbre a 37.2. Oggi la febbre è salita a 37.8, noto dei puntini bianchi sulle pareti delle tonsille, iniziano a darmi fastidio entrambe le orecchie e la deglutizione è tornata a essere un po' dolorosa: decido di farmi vedere dalla guardia medica, che mi visita (no problemi al controllo della respirazione, no linfonodi ingrossati oltre a quelli del collo) e mi prescrive claritromicina 500mg due volte al giorno per sei giorni + eventuale paracetamolo e ibuprofene.
Nei mesi di aprile e maggio, prima del primo episodio di placche, ho avuto 2-3 episodi di rigonfiamento delle tonsille, sempre una alla volta, senza sfoghi febbrili...nella mia vita non mi erano mai capitati episodi di tonsillite. Tante laringiti e tracheiti, ma non ho ricordi di tonsilliti.
Le domande che ho sono:
1. È corretta la terapia di 6 giorni di claritromicina? Nel foglietto illustrativo si parla di 7-14 giorni...
2. Ne consigliate l'assunzione a stomaco pieno o vuoto?
3. Vista la difficoltà a guarire, eventuali paranoie da sindrome dell'immunodeficienza con test (esito negativo) svolto 4 anni fa a 40 giorni dai rapporti non protetti (tutti con la stessa persona) e considerando che ho avuto un unico brevissimo (pochi secondi) rapporto non protetto (sempre con la stessa persona) poco dopo quel test, sono per l'appunto paranoie o è una questione che andrebbe approfondita?
Grazie
[#1]
La terapia prescritta è idonea ed anche la durata.
Per quanto riguarda la somministrazione, non importa stomaco vuoto o pieno. Per quanto riguarda il terzo quesito, che non ha alcuna correlazione con la patologia in atto, penso che sempre utile fare il test per l'HIV, specialmente se non si conoscono le abitudini sessuali del partner.
Un cordiale saluto
Per quanto riguarda la somministrazione, non importa stomaco vuoto o pieno. Per quanto riguarda il terzo quesito, che non ha alcuna correlazione con la patologia in atto, penso che sempre utile fare il test per l'HIV, specialmente se non si conoscono le abitudini sessuali del partner.
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#3]
Utente
Scusi, dottore, volevo chiederle se e quanto a lungo lo streptococco riesce a vivere fuori dal corpo umano e, in base a questo, se ci sono accorgimenti nella vita di tutti i giorni che possano aiutare a prevenire ricadute una volta conclusa la terapia. In particolare, mi riferisco alla disinfezione o sostituzione di oggetti di uso comune, come ad esempio lo spazzolino da denti.
Grazie
Grazie
[#4]
Prima di tutto, dobbiamo dire che non siamo certi sulla presenza dello streptococco, ma solo una presunzione. A questo punto, consiglio, dopo una decina di giorni dall'ultimo antibiotico assunto, di fare un tampone faringeo per la ricerca di germi patogeni. Una volta in possesso della risposta dell'esame, vedremo il da farsi
[#5]
Utente
Gentile dottore, premesso che ne parlerò al mio medico curante, con cui ho già fissato un appuntamento fra pochi giorni, mi è sorto un dubbio. Notavo oggi che ho una brutta carie purulenta al dente del giudizio dell'arco dentale inferiore lato destro (è un dente la cui corona è totalmente emersa fuori dalla gengiva, ordinatamente di fianco al molare adiacente). Essendo la carie un serbatoio di batteri, ed essendo spesso causata da streptococco, è verosimile che questi episodi infettivi/infiammatori del cavo orale possano essere causati da questa carie e che si ripresenteranno finché non leverò il dente del giudizio o questa ipotesi è una sciocchezza?
Quanto all'HIV, ho fatto oggi l'autotest che si compra in farmacia, negativo. Non conosco il livello di affidabilità di questo test fai da te a tre anni dall'ultimo rapporto a rischio, ma solitamente i normali test di laboratorio eseguiti dopo il terzo mese danno risultati definitivi. Immagino valga anche per questo test.
Grazie
Quanto all'HIV, ho fatto oggi l'autotest che si compra in farmacia, negativo. Non conosco il livello di affidabilità di questo test fai da te a tre anni dall'ultimo rapporto a rischio, ma solitamente i normali test di laboratorio eseguiti dopo il terzo mese danno risultati definitivi. Immagino valga anche per questo test.
Grazie
[#6]
Il test "fai da te" non garantisce al 100% l'affidabilità, ma si puo' ritenerlo valido. Lo streptococco, certo, si puo' annidare su tutte le mucose del cavo orale, gengive comprese, ma non vedo una correlazione con la carie.
Le auguro una buona giornata
Le auguro una buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.6k visite dal 25/06/2017.
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