Adenoidectomia bambina: lasciati soli a decidere

buongiorno,
scrivo per mia figlia, 6 anni e mezzo.
La situazione è questa: la bambina non ha sintomi, non ha apnea nè russamenti notturni, si ammala raramente, un paio di otiti dalla nascita e uno/due tonsilliti all'anno. Circa 6 mesi fa l'ortodonzista ci fa fare i raggi per iniziare lo studio del caso in previsione di un apparecchio per allargare il palato stretto, dalle lastre risulta un "ispessimento della volta del rinofaringe", ci consiglia quindi una visita otorinolaringoiatrica con indicazione "paziente con palato contratto, postura linguale bassa".
L'otorino a cui ci rivolgiamo, considerato uno dei migliori della provincia, trova tonsille abbastanza nella norma (grado 2) e ci fa fare la rinoscopia. Dalla rinoscopia (eseguita con estrema difficoltà, per l'opposizione della bambina) risulta "atrofia adenoidea tipo III". Ci consiglia l'adenoidectomia ma specifica che la decisione è nostra. Io chiedo i rischi e i benefici, ricevendo una risposta sbrigativa prima di essere lasciati soli, perchè il medico aveva un altro impegno. Ci viene quindi chiesto di scegliere se fare operare o meno nostra figlia senza sapere NULLA:
1) Le adenoidi ipertrofiche renderanno impossobile il lavoro dell'ortodonzista o solo più lungo?
2) Daranno altri problemi, a lungo termine?
3) Possono ridursi con la crescita o saranno sempre così?
4) i rischi di un'adenoidectomia sono gli stessi di una tonsillectomia (incluso rischio di emorraggia)?

Ci sentiamo sinceramente soli e non informati su una scelta importante...grazie
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
La scelta sulla necessità o meno di un intervento chirurgico non spetta al Paziente o, in questo caso, ai Familiari ma al Medico. Quindi, dalla descrizione dello stato di salute della Bimba, con molta probabilità, non serve intervenire chirurgicamente. Certamente, i rischi dell'intervento sono uguali a quelli di una tonsillectomia, Il mio consiglio che posso dare a distanza è quello di portare al mare la Bambina questa estate il piu' tempo possibile e, a settembre, di iniziare una cura che possa far regredire di volume il tessuto adenoideo.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

[#2]
Utente
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La ringrazio davvero per la celere e cortere risposta,
ieri abbiamo prenotato privatamente da un secondo otorino, e alle 18.30 abbiamo rifatto visita e rinoscopia alla bambina.
Il secondo medico ci ha detto che per lui è un "forse": non è una situazione che richiede sicuramente un intervento ma nemmemo una che l'intervento lo esclude con certezza.
Prima di decidere ci ha dato una cura di 3 mesi: zitromicina da ripetere una volta al mese, antistaminico per tre mesi (anche se nostra figlia non ha allergie), argotone e lavaggi nasali.
Ad ottobre rivaluterà tutto. Intanto ci ha dato anche uma lista di esami del sangue da farle fare.

Secondo lei è un tentativo corretto, per far regredire le adenoidi? Aggiungo che tra una settimana andremo in Liguria 10 giorni.

Quello che non ho ancora ben capito, inoltre, è l'eventuale conseguenza nel non operare: ieri sera il dottore parlava di difficoltà a respirare, cambiamento della fisionomia, lavoro dell'ortodonzista ecc...ma se nostra figlia non ha mai avuto problemi a respirare con il naso, potrebbe iniziare adesso? Potrebbe influire negativamente sull'apparecchio per allargare il palato?

Grazie mille
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Sono d'accordo sul programma dello Specialista, non condividendo, per il momento, la necessità dell'intervento chirurgico. Per quanto riguarda la terapia prescritta, ognuno di noi ha una sua filosofia di cura, ma penso che possa essere idonea al fine di una regressione del tessuto linfatico adenoideo. Non conoscendo di persona la sua Bimba, non sono in grado di dirle se possono esserci ostacoli per la cura ortodontica ma, in base a quanto riferito, non lo penso.
Buona giornata
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Utente
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grazie mille
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Utente
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Buonasera,
Torno a scrivervi perchè abbiamo scoperto, purtroppo, la notizia della prematura e improvvisa scomparsa del secondo otorino che aveva visitato nostra figlia. Noi attualmente stiamo seguendo la cura da lui prescrittaci (antibiotico, antistaminico, lavaggi), a settembre avremmo dovuto eseguire esami del sangue e seconda visita.
A questo punto la cosa più saggia da fare ci sembra finire la cura, fare gli esami e andare da un terzo otorino, sperando che non ci dia una terza cura (e quindi altri mesi di antibiotici, cortisone o antistamico in una bambina che non ha alcun sintomo). Tornare dal primo ci pare abbia poco senso, per lui era da operare senza altre cure e senza nemmeno un esame prescrittoci.
Lei cosa ne pensa?
Grazie
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Condivido in pieno il vostro orientamento e decisione.
Buona serata
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