Acufeni da oltre un anno

Buon giorno, ho 27 anni e scrivo da Genova. Vi disturbo perchè ho un problema di acufene che mi tormenta soprattutto di notte (durante il giorno è quasi sempre mascherato dai rumori ambientali); il fenomeno è cominciato circa un anno e mezzo fa che io ricordi, ma non escludo che possa essere molto più vecchio in verità e che ne abbia preso coscienza solo in quel periodo (novembre/dicembre 2007). E' meglio precisare subito che non soffro di ipoacusia (come da test dell'otorino) nè di iperacusia. Il mio otorino mi aveva prescritto una risonanza magnetica che non ho più fatto, anche perchè dopo un iniziale fastidio, ho imparato a convivere col mio flebile acufene...Finchè di recente l'acufene è tornato a darmi fastidio, in quanto di notte, in rarissime occasioni peraltro, il rumore abituale (una specie di pentolino sul fuoco a basso volume con qualche lieve picco acuto) si accompagna ad una specie di pulsazione tipo telegrafo che sembra provenire da 1 chilometro di distanza ma che comunque percepisco e mi infastidisce. Tengo a precisare che nel complesso il rumore non è aumentato d'intensità. L'otorino mi ha nuovamente consigliato di fare la risonanza che farò a breve (23 marzo) dell'encefalo con particolare cura del tratto ponto-cerebellare e del condotto uditivo interno e nel frattempo mi ha prescritto pastiglie di Vessel 2 per 25 giorni.
Scusate il lungo preambolo, però vorrei avere risposta a qualche quesito. 1) Un otoiatra mi ha detto che l'acufene non aumenta di intensità nel tempo, caso mai regredisce: è vero? 2) Siccome sono un musicista, come si fa a riconoscere un trauma acustico capace di traumatizzare l'orecchio al punto di provocare gli acufeni? Perchè mi viene il dubbio che la causa possa essere qualche suonata a volume troppo alto, anche se in realtà non suono quasi mai a volumi stressanti. 3) La mia dentatura è imperfetta, ho diversi denti storti specie nella parte frontale: può essere una causa? 4) So che gli acufeni da trauma acustico sono pressoché perenni. Qualora la risonanza non trovasse cause diverse dal trauma acustico, posso affidarmi a cose del tipo arricchimento sonoro? Funzionano? Saluti e scusate per la prolissità della mia domanda.
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Dr. Andrea Muzza Otorinolaringoiatra 152 2
dalla sua descrizione non si capisce se l'acufene riguarda un orecchio o tutte e due, comunque la RM credo sia opportuno eseguirla naturalmente con il contrasto, in merito all'andamento nel tempo dell'acufene non esistono regole, il trauma acustico potrebbe essere all'origine dell'acufene, le consiglio quindi una adeguata protezione acustica, non esistono esami che dimostrino la correlazione tra rumore e acufene, a volte il tracciato audiometrico può essere suggestivo per un trauma acustico in base alla sua forma, l'arricchimento sonoro potrebbe aiutarla a distorglirsi dal ronzio che attualmente ascolta!
rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti

Dott. Andrea Muzza
Specialista in Otorinolaringoiatria
Dirigente Medico I livello Ospedale San Paolo Savona
www.andreamuzza.it

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Utente
Utente
Grazie dott. Muzza per l'esauriente risposta. Aggiungo che l'acufene è su entrambe le orecchie, a sinistra è molto flebile mentre a destra è più marcato (soltanto a destra riesco a sentirlo, a volte, durante il giorno). La presenza su entrambe le orecchie può escludere qualche possibile causa?
Qualche volta di notte, a dirla tutta, mi sembra quasi che la "fonte" del rumore sia tra la gola e la nuca, ma penso che sia una suggestione (mi pare di aver capito che di fatto gli acufeni, salvo certi casi, sono suoni inesistenti nella realtà quindi non possono avere una sorgente, o sbaglio?).
La RM verrà eseguita con contrasto. Per quanto riguarda le protezioni, domani andrò a comprare quelle cuffie protettive che vendono nelle armerie per i poligoni di tiro, mi hanno detto che vanno bene anche per i musicisti perchè diminuiscono la pressione sonora ma non la qualità del suono.
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Dr. Andrea Muzza Otorinolaringoiatra 152 2
ottima idea le protezioni, l'acufene bilaterale non dovrebbe metterle ansia, potrà essere ancora più sereno dopo l'esito della RM!
distinti saluti
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
A completamento delle indagini, consulti uno gnatologo (un dentista specilizzato nei disturbo dell'articolazione temporo-mandibolare).
La dentatura "imperfetta", che comporta un cattivo combaciamento delle arcate fra loro, potrebbe giocare un ruolo nei suoi acufeni: i condili (il sistema di attacco della mandibola al resto della testa) potrebbero risultare spostati rispetto al mormale, causando delle compressioni alle strutture vicine.

L'articolazione temporo-mandibolare è separata dall'orecchio interno da un sottilissimo strato osseo di circa 1 mm.
Quello che succede "di qua" può spesso ripercuotersi "di la".

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Utente
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Grazie dott. Formentelli, in effetti sospetto che i miei denti un pò storti possano giocare un ruolo, credo che seguirò il suo consiglio. Certo che il corpo umano è davvero difficile da indagare, anche per cose tutto sommato non gravi come gli acufeni... Lunedì farò la risonanza, poi andrò dall'otorino e forse cominceremo a saperne un pò di più...
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La risonanza ha escluso lesioni o altri danni all'orecchio interno e al nervo acustico, così l'otorino mi ha spedito dal dentista per la questione "denti". Il dentista ha riscontrato l'imperfetto attacco della mandibola, e mi ha dato appuntamento per farmi una sorta di calco dei denti per realizzare un bite (si chiama così?) da indossare durante la notte per diversi mesi, allo scopo di "raddrizzare" (scusate il termine...) la mandibola. Mi auguro che l'eliminazione di questo problema possa rimuovere anche gli acufeni, o almeno limitarli d'intensità. Durante il giorno non li sento quasi mai, ma di sera sono un pò fastidiosi.
Acufeni

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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