Come poter guarire da capogiro costante da mesi 3 e sensazioni di sbandamento/disorientamento?
Da circa mesi 3 ho continui giramenti di testa e senso di disorientamento e oscillazione, accompagnati da nausea più o meno forte, difficoltà nel guardare schermi, frequentare posti affollati e intolleranza nel guardare movimenti di qualsiasi genere.
La sintomatologia peggiora da ferma, ovvero sia da seduta che da sdraiata, dove i miei sintomi si fanno più marcati.
Tutto è iniziato verso il mese di Gennaio 2021 in una notte dove ho sofferto di vertigine/capogiro.
Di conseguenza sono stata ricoverata per giorni 8 facendo i seguenti accertamenti: tac celebrale, risonanza magnetica celebrale, elettroncefalogramma, ecocuore, elettrocardiogramma, analisi tiroide, ecodoppler e visita otorino risultata positiva per vertigine posizionale parossistica benigna, risolta con manovra di Epley.
Nonostante la vertigine fosse stata tolta i miei sintomi non si sono comunque alleviati.
Successivamente ho anche effettuato i VEMSPS vestibolari e oculari che hanno evidenziato un deficit della funzione otolitica a destra.
Da circa 2 settimane sto effettuando riabilitazione vestibolare e per il momento non ne ho trovato giovamento.
Ribadisco di non accusare instabilità nella marcia ne posturale ma piuttosto un senso di capogiro fisso subcontinuo soggettivo.
Vista la mia giovane età, prego chiunque di voi mi possa darmi un aiuto al fine di migliorare la mia qualità di vita che attualmente è ai minimi storici, non potendo in alcun modo poter fare anche le operazioni più banali durante l'arco della giornata, non potendo più in alcun modo ne guidare ne studiare ne lavorare in quanto tali sintomi che provo mi impediscono di svolgere qualsiasi cosa.
Ringrazio in anticipo chiunque possa perdere un minuto del loro tempo per leggere e cercare di trovare una soluzione.
La sintomatologia peggiora da ferma, ovvero sia da seduta che da sdraiata, dove i miei sintomi si fanno più marcati.
Tutto è iniziato verso il mese di Gennaio 2021 in una notte dove ho sofferto di vertigine/capogiro.
Di conseguenza sono stata ricoverata per giorni 8 facendo i seguenti accertamenti: tac celebrale, risonanza magnetica celebrale, elettroncefalogramma, ecocuore, elettrocardiogramma, analisi tiroide, ecodoppler e visita otorino risultata positiva per vertigine posizionale parossistica benigna, risolta con manovra di Epley.
Nonostante la vertigine fosse stata tolta i miei sintomi non si sono comunque alleviati.
Successivamente ho anche effettuato i VEMSPS vestibolari e oculari che hanno evidenziato un deficit della funzione otolitica a destra.
Da circa 2 settimane sto effettuando riabilitazione vestibolare e per il momento non ne ho trovato giovamento.
Ribadisco di non accusare instabilità nella marcia ne posturale ma piuttosto un senso di capogiro fisso subcontinuo soggettivo.
Vista la mia giovane età, prego chiunque di voi mi possa darmi un aiuto al fine di migliorare la mia qualità di vita che attualmente è ai minimi storici, non potendo in alcun modo poter fare anche le operazioni più banali durante l'arco della giornata, non potendo più in alcun modo ne guidare ne studiare ne lavorare in quanto tali sintomi che provo mi impediscono di svolgere qualsiasi cosa.
Ringrazio in anticipo chiunque possa perdere un minuto del loro tempo per leggere e cercare di trovare una soluzione.
[#1]
Comprendo perfettamente il suo disagio. In base a cio' che descrive, penso di confermare la diagnosi formulata . Condivido la terapia riabilitativa vestibolare a cui, semmai, assocerei una terapia farmacologica che, ovviamente, dovrà essere prescritta dallo Specialista che la segue e che conosce il suo caso Specifico. Consiglio, altresi' di aumentare la quantità di acqua bevuta nella giornata, acqua con basso residuo di calcio, ovviamente. Le auguro di poterne presto venire fuori. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#5]
Non conoscendo il suo caso specifico, non posso pensare ad alcuna terapia. Non mi posso basare su quanto riferito o diagnosticato da altri Medici per prescrivere una cura, non sarebbe corretto, parlando di farmaci
[#6]
Gentile Paziente, sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
La componente psicologica può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sottolineo che chi non si occupa di gatologia spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possono soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti anche drammatici, sono portati ad ascrivere il problema alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere molto tempo senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che é somatopsichico, non psicosomatico.
Per tutto quanto sopra, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, come sta facendo, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendo l'articolo linkato qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
La componente psicologica può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sottolineo che chi non si occupa di gatologia spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possono soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti anche drammatici, sono portati ad ascrivere il problema alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere molto tempo senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che é somatopsichico, non psicosomatico.
Per tutto quanto sopra, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, come sta facendo, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendo l'articolo linkato qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#7]
Utente
Buonasera Dottor Bernkopf, ho già sentito un dentista gnatologo, che mi ha creato un byte in quanto c'era un assottigliamento del disco nella parte sinistra.
L'ho portato per 1 mese quasi sempre costantemente e ora solo la notte.
Ma visto il perdurare dei miei sintomi, mi farebbe piacere contattarla.
Buona serata
Grazie
L'ho portato per 1 mese quasi sempre costantemente e ora solo la notte.
Ma visto il perdurare dei miei sintomi, mi farebbe piacere contattarla.
Buona serata
Grazie
[#8]
Il disco , adesso, si è de-assottigliato di giorno?
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo probabilmente è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Molti gnatologi prescrivono il trattamento notturno: la memoria posturale può mantenere il risultato anche togliendolo di giorno. Non mi piace contare su questa condizione favorevole, pur possibile.
Il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto senza bussola.
Cordiali saluti ed auguri
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo probabilmente è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Molti gnatologi prescrivono il trattamento notturno: la memoria posturale può mantenere il risultato anche togliendolo di giorno. Non mi piace contare su questa condizione favorevole, pur possibile.
Il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto senza bussola.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.3k visite dal 16/04/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia alimentare
L'allergia alimentare è una reazione eccessiva e immediata scatenata dal sistema immunitario verso un alimento: come si manifestano e quali sono i cibi responsabili.