Fullness auricolare dx, acufeni, mal di testa e crisi di nausea e vomito
Buongiorno,
a inizio gennaio mi trovavo in montagna a quote non particolarmente elevate ma comunque molto maggiori rispetto ai miei standard abitual in pianura.
Era l'ultimo giorno di vacanza e ho deciso di fare una breve sciata molto tranquilla.
Prendo la seggiovia dal campo pratica e salgo più in alto verso le piste.
Al rientro inizio a sentirmi poco bene, con un senso di testa che va ad appensantirsi e in breve tempo con difficoltà a camminare dritto.
Una volta sceso in paese il senso di nause aumenta fino a che non arriva il vomito.
Passo il resto della giornata a letto pensando a una indigestione, ma non è così.
Tornato a casa riprendo a lavorare, non mi sento al 100% ma penso sia normale, fino a che una sera torno a sentire questo senso di nausea montante che porta poi al vomito.
Inoltre percepisco un suono nella testa di tipo metallico, acufene e sensazione di orecchio pieno a dx e leggera perdita di udito.
Vado dal mio medico che mi suggerisce visita otorinolaringoiatrica e ortopedica per escludere che si tratti della cervicale.
L'otorino mi visita e mi dice che è tutto a posto, che sarà sicuramente la cervicale (premetto che non avevo alcun dolore al collo o difficoltà di movimento).
Vado dall'ortopedico che mi consiglia di fare qualche seduta dall'osteopata, ma non riscontra nulla di particolare.
Nel frattempo, ogni giorno dalla mattina alla sera sento questi rumori ho sempre la sensazione che la testa sia pesante.
Dopo qualche giorno torno ad avere forte nausea e vomito e decido quindi di andare in ospedale.
Ci sono state 3 volte al pronto soccorso.
L'ultima volta finalmente decidono di farmi almeno le analisi del sangue, che sono a posto, così come la pressione e mi suggeriscono una visita neurologica.
Vado dal neurologo che nonostante non riscontri nulla nei test ambulatoriali mi suggerisce di fare una risonanza al tronco encefalo e rachide cervicale.
Il risultato della risonanza è negativo.
Torno quindi dal neurologo che mi rimanda all'otorino per presunta sindrome di Meniere.
Da qui inizio a predere integratori per prevenire le vertigini (che non ho mai avuto), cortisone, diuretici...Niente, continuo ad avere sempre gli stessi sintomi.
Faccio un check up totale e in più mi prescrivono ecodoppler transtoracico e transcranico con test alle microbolle, negativi e Angio RM e alle rocche petrose, negative.
io nel frattempo cerco di vivere normalmente ma questi suoni, il non sentirmi a posto e queste sporadiche crisi di nausea e vomito mi stanno condizionando la vita in peggio e nessuno riesce ancora a dirmi cosa ho e soprattutto nessuno sembra interessarsi al caso.
Mi hanno riempito di Vertiserc, Vertigoval e integratori di questo tipo quando ho spiegato mille volte che non ho mai avuto vertigini.
Sono stato anche dallo gnatologo, ma anche qui esito negativo.
Spero di ricevere qualche suggerimento almeno qui.
Grazie
a inizio gennaio mi trovavo in montagna a quote non particolarmente elevate ma comunque molto maggiori rispetto ai miei standard abitual in pianura.
Era l'ultimo giorno di vacanza e ho deciso di fare una breve sciata molto tranquilla.
Prendo la seggiovia dal campo pratica e salgo più in alto verso le piste.
Al rientro inizio a sentirmi poco bene, con un senso di testa che va ad appensantirsi e in breve tempo con difficoltà a camminare dritto.
Una volta sceso in paese il senso di nause aumenta fino a che non arriva il vomito.
Passo il resto della giornata a letto pensando a una indigestione, ma non è così.
Tornato a casa riprendo a lavorare, non mi sento al 100% ma penso sia normale, fino a che una sera torno a sentire questo senso di nausea montante che porta poi al vomito.
Inoltre percepisco un suono nella testa di tipo metallico, acufene e sensazione di orecchio pieno a dx e leggera perdita di udito.
Vado dal mio medico che mi suggerisce visita otorinolaringoiatrica e ortopedica per escludere che si tratti della cervicale.
L'otorino mi visita e mi dice che è tutto a posto, che sarà sicuramente la cervicale (premetto che non avevo alcun dolore al collo o difficoltà di movimento).
Vado dall'ortopedico che mi consiglia di fare qualche seduta dall'osteopata, ma non riscontra nulla di particolare.
Nel frattempo, ogni giorno dalla mattina alla sera sento questi rumori ho sempre la sensazione che la testa sia pesante.
Dopo qualche giorno torno ad avere forte nausea e vomito e decido quindi di andare in ospedale.
Ci sono state 3 volte al pronto soccorso.
L'ultima volta finalmente decidono di farmi almeno le analisi del sangue, che sono a posto, così come la pressione e mi suggeriscono una visita neurologica.
Vado dal neurologo che nonostante non riscontri nulla nei test ambulatoriali mi suggerisce di fare una risonanza al tronco encefalo e rachide cervicale.
Il risultato della risonanza è negativo.
Torno quindi dal neurologo che mi rimanda all'otorino per presunta sindrome di Meniere.
Da qui inizio a predere integratori per prevenire le vertigini (che non ho mai avuto), cortisone, diuretici...Niente, continuo ad avere sempre gli stessi sintomi.
Faccio un check up totale e in più mi prescrivono ecodoppler transtoracico e transcranico con test alle microbolle, negativi e Angio RM e alle rocche petrose, negative.
io nel frattempo cerco di vivere normalmente ma questi suoni, il non sentirmi a posto e queste sporadiche crisi di nausea e vomito mi stanno condizionando la vita in peggio e nessuno riesce ancora a dirmi cosa ho e soprattutto nessuno sembra interessarsi al caso.
Mi hanno riempito di Vertiserc, Vertigoval e integratori di questo tipo quando ho spiegato mille volte che non ho mai avuto vertigini.
Sono stato anche dallo gnatologo, ma anche qui esito negativo.
Spero di ricevere qualche suggerimento almeno qui.
Grazie
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Gentile paziente, i suoi sintomi potrebbero effettivamente giustificare una diagnosi di Sindrome di Menière, ma anche se su questo gli specialisti non concordassero, credo che a lei non interessi molto sapere il nome della sua malattia, quanto piuttosto uscirne.
Poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, le suggerirei di non trascurare una possibile causa di vertigine e di acufeni spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. La vertigine e gli acufeni, di questi sintomi sono forse i più tipici.
Anche l'acufene può essere infatti un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere entrambi i problemi anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, altro sintomo tipico della Sindrome di Menière, , se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM.
Può trovare altre notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio , e leggendo gli articoli qui sotto linkati: se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1408/La-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-meniere-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, le suggerirei di non trascurare una possibile causa di vertigine e di acufeni spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. La vertigine e gli acufeni, di questi sintomi sono forse i più tipici.
Anche l'acufene può essere infatti un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere entrambi i problemi anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, altro sintomo tipico della Sindrome di Menière, , se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM.
Può trovare altre notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio , e leggendo gli articoli qui sotto linkati: se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1408/La-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-meniere-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buogiorno dott.re e grazie mille per la sua consulenza.
Quello che però non mi torna relativamente alla Sindrome di Meniere è che rispetto ai sintomi tipici io non ho mai avuto vertigini, gli episodi non sono improvvisi ma il malessere è crescente ed infine tra un episodio e l'altro non sono mai stato bene, ma ho sempre avuto uno stato di malessere più o meno intenso che a volte è sfociato in crisi di nausea e vomito.
Come da lei suggerito ho anche eseguito un controllo con lo gnatologo ma non ha riscontrato nulla.
Anche l'acufene è più o meno intenso a seconda del mio stato fisico, quindi cresce all'aumentare dello sforzo e decresce in momenti di riposo.
Un ulteriore sintomo che ho notato è che se mi trovo in una stanza e parlo, per esempio al telefono, al termine della conversazione il malessere è cresciuto, come se le parole rimbalzassero sui muri creando una sensazione di rimbombo in testa.
Da più di un mese assumo Laroxyl 10 gocce prima di dormire e questo mi sta aiutando con il mal di testa, però questo non ha evitato un'altra crisi un paio di settimane fa che mi ha lasciato lo strasico di una cefalea intensa per qualche giorno, prima di tornare in una condizione di pseudo normalità, non di benessere ma almeno sopportabile.
Quello che però non mi torna relativamente alla Sindrome di Meniere è che rispetto ai sintomi tipici io non ho mai avuto vertigini, gli episodi non sono improvvisi ma il malessere è crescente ed infine tra un episodio e l'altro non sono mai stato bene, ma ho sempre avuto uno stato di malessere più o meno intenso che a volte è sfociato in crisi di nausea e vomito.
Come da lei suggerito ho anche eseguito un controllo con lo gnatologo ma non ha riscontrato nulla.
Anche l'acufene è più o meno intenso a seconda del mio stato fisico, quindi cresce all'aumentare dello sforzo e decresce in momenti di riposo.
Un ulteriore sintomo che ho notato è che se mi trovo in una stanza e parlo, per esempio al telefono, al termine della conversazione il malessere è cresciuto, come se le parole rimbalzassero sui muri creando una sensazione di rimbombo in testa.
Da più di un mese assumo Laroxyl 10 gocce prima di dormire e questo mi sta aiutando con il mal di testa, però questo non ha evitato un'altra crisi un paio di settimane fa che mi ha lasciato lo strasico di una cefalea intensa per qualche giorno, prima di tornare in una condizione di pseudo normalità, non di benessere ma almeno sopportabile.
[#3]
Via rete non credo si possa dire di più, ma credo che se potessi visitarla, confermerei il sospetto che le ho espresso: se non vogliamo chiamarla Meniere, chiamiamola come vuole, ma tanto, come le conferma la terapia prescritta ( Vertiserc, Vertigoval e integratori di questo tipo quando ho spiegato mille volte che non ho mai avuto vertigini"), è lo stesso: "difficoltà a camminare dritto...senso di nausea aumenta fino a che non arriva il vomito", sommata a acufeni, ipoacusia, fullness orienta chiunque verso una diagnosi di Menière, il che prevede la terapia che già le hanno prescritto, solitamente con scarso effetto.
A questo punto, non ha che da scegliere da dove cominciare una serie di seconde opinioni: o cambia gnatologo, o cambia ORL , o cambia neurologo; oppure si tiene il problema.
Credo che sia inutile che le precisi il mio consiglio da dove cominciare: è però importante che il dentista cui si rivolgerà sia veramente esperto in problemi dell'ATM e sopratutto nei rapporti fra questa e l'Orecchio.
Cordiali saluti ed auguri.
A questo punto, non ha che da scegliere da dove cominciare una serie di seconde opinioni: o cambia gnatologo, o cambia ORL , o cambia neurologo; oppure si tiene il problema.
Credo che sia inutile che le precisi il mio consiglio da dove cominciare: è però importante che il dentista cui si rivolgerà sia veramente esperto in problemi dell'ATM e sopratutto nei rapporti fra questa e l'Orecchio.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 15/06/2022.
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Approfondimento su Cefalea
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