Acufene bilaterale

Salve a tutti. Vi scrivo per conto di mio padre che attualmente ha 59 anni. Da molti anni soffre di acufene in entrambe le orecchie. Tale problema è stato causato presumibilmente a causa dell’ambiente di lavoro almeno vent’anni fa ( ferrovia ), ma è sempre stato sopportabile e non è mai aumentato. L’anno scorso in giugno è stato colpito da vertigine parossistica, dopo 2 settimane l’acufene è aumentato di molto fino a divenire insopportabile e ora ha problemi nell’addormentarsi, deve prendere En gocce. Dopo aver fatto alcuni esami audiometrici tonali, abbiamo provato a fargli fare la terapia TRT o dei psicofarmaci leggeri per calmarlo consigliati dal medico che ha fatto la Trt( col risultato di inebetirlo ) ma senza risultati. Ora lui si è convinto che non c'è nulla da fare, e quindi è sempre più depresso, in quanto non riesce a sopportare i continui fischi a cui è soggetto. Ha detto che gli basterebbe che i fischi diminuissero d'intensità, rientrando in un volume sopportabile. Vi scrivo nella speranza che mi possiate indicare una qualche terapia o modo per attenuare questo suo problema, o perlomeno un qualche consiglio, dato che non mi resta altro che cercare aiuto online. Vi ringrazio per l'aiuto.
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Dr. Gianni Sulis Otorinolaringoiatra 58
La TRT implica una riabilitazione all'acufene e necessita di due momenti fondamentali una buona plasticità neuronale e un buon counseling. In primis ci si può chiedere se l'acufene è realmente aumentato di volume o e solo aumentata la sua intrusività in relazione all'evento sgradevole rappresentato dalla vertigine parossistica associata magari ad altre situazioni sgradevoli, ed alla loro risoluzione o persistenza. In secondo luogo, come è stata fatta la TRT e con che partecipazione da parte del paziente; di certo l'uso di psicofarmaci non aiuta a sviluppare una valida riabilitazione da parte del paziente, e il risultato di inebetire il paz, va contro i propositi di questa terapia.

Gianni Sulis

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dopo
Utente
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La ringrazio. Purtroppo l'acufene è realmente aumentato, e in modo brusco, dalla sera alla mattina. Il fatto che il medico specializzato nella TRT avesse inizialmente preferito optare per gli psicofarmaci non era piaciuto neppure a me, ma aveva detto che in alcuni casi già in questo modo si ottenevano buoni risultati. A questo punto mi viene il dubbio che la terapia non sia stata eseguita correttamente.
Un'altra cosa che ho notato, è che il livello di acufene variava se veniva somministrato un farmaco per la microcircolazione...mio padre non ha mai avuto nessun problema, non fuma e non beve, ma da qualche mese soffre di emorroidi e le sta curando con Daflon 500. E' possibile che tale farmaco abbia provocato un'ulteriore lieve innalzamento dell'acufene?
Mi è stato consigliato di fargli fare una visita gnatologica, l'acufene può essere collegato a qualche patologia della mandibola? Grazie.

Andrea
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Gentile utente,
concordo con il collega Sulis circa l'eventuale presenza di elementi "sensibilizzanti".
Quanto alla TRT, si tratta di una metodica complessa che richiede competenze specifiche.
In particolare, sarebbe utile capire come si è svolta, se sono stati utilizzati arricchitori sonori dell'ambiente, se sono stati proposti i mascheratori e se l'ipoacusia necessita di protesizzazione acustica.
Ci faccia sapere.

Vincenzo Marcelli

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Utente
Utente
Non sono stati utilizzati arricchitori sonori, e non usa protesi per l'ipoacusia. Per la TRT hanno usato delle protesi a doppio effetto, per rimediare all'ipoacusia e per contrastare l'acufene.
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Dr. Gianni Sulis Otorinolaringoiatra 58
Non credo che i flavonoidi contenuti nel daflon possano avere avuto un ruolo nell'incremento dell'intensità dell'acufene; piuttosto torno a chiedere se l'incremento dell'acufene è reale o è solo una maggiore invadenza? A questo scopo avete fatto una acufenometria prima e dopo? e.. c'è solo acufene e/o anche una riduzione della tolleranza al suono e/o una misofonia. Strano che non siano stati proposti dei generatori sonori da tavolo e da orecchio, infatti la TRT si compone di due momenti fondamentali il counseling e l'uso del suono come terapia, con protocolli precisi sulla base di quanto emerge dall'anamnesi e dall'esito dell'Handicap inventory test, ed i protocolli variano a seconda del grado e della categoria in cui va inserito il paz. L'uso della protesi "doppia" che associa protesi acustica e generatore sonoro è adatta per ipoacusie medio-lievi che si associno ad una iperacusia, ed intende raggiungere il doppio intento di determinare un arricchimento sonoro ed al tempo stesso avere un veloce, se possibile, sollevamento della soglia di tolleranza ed ovviamente deve essere bilaterale. Se l'acufene è un acufene vero, a genesi nell'orecchio o nella via uditiva in senso lato, la malocclusione non ha importanza se invece parliamo di un rumore somatico a genesi extrauditiva allora questa è una delle cause possibili e risolvibili. In questo caso una consulenza ortodontica, una rieducazione dei muscoli masticatori dopo una attenta valutazione dei test chinesiologici che li studiano potrebbe essere una buona pista da seguire.
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Utente
Utente
Fino ad un anno fa non ha fatto nessun test, dato che l'acufene era fastidioso ma sopportabile, l'aumento c'è stato, dato che è stato improvviso,qualche giorno dopo aver avuto la vertigine sì è svegliato durante la notte a causa dell'aumento improvviso dell'acufene e da allora non è più calato. Solo dopo questo fatto ha cominciato a fare esami. Al centro a cui mi sono rivolto, gli hanno fatto fare l'esame audiometrico tonale, una risonanza magnetica cerebrale con mdc e un altro esame di cui non ricordo il nome, con il quale sono stati ottenuti dei grafici riguardanti Tympanometry e Reflex. Nessun altro controllo è stato proposto, sono subito partiti con le protesi e basta, nessun generatore sonoro. Per quanto riguarda la visita gnatologica, dato che finora nessuno ne aveva parlato, gliela faccio fare in modo da escludere quel problema.
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Utente
Utente
Vi chiedo un'altra cosa: che esami suggerite di fargli fare? Ormai devo in qualche modo trovare il sistema per alleviargli questo problema, dato che sta diventando sempre più pesante.
Grazie.
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Gentile utente,
il collega Sulis è stato esaustivo e concordo con lui circa la poco probabile compartecipazione dell'articolazione temporo-mandibolare nella genesi dell'acufene.
Da quello che lei scrive emerge senz'altro una carenza: l'acufenometria, ossia l'esame che consente di caratterizzare in termini di frequenza ed intensità l'acufene. Si tratta di una carenza non di poco conto, considerando che il mascheratore deve essere "tarato" in maniera estremamente precisa proprio in riferimento ai risultati dell'esame.
Ci faccia sapere.
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Utente
L'unico esame che ha fatto di cui non conosco il nome ha come risultato 3 grafici, quello riguardante la tympanometry e 2 grafici riguardanti il reflex. Se non è questa l'acufenometria, allora non gliel'hanno fatta. Il che mi darebbe la certezza che la TRT non è stata fatta correttamente, e la speranza che rifacendola in modo corretto si possa migliorare la situazione.
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
L'esame a cui si riferisce è lo studio del riflesso stapediale, non l'acufenometria. Quest'ultimo è un esame praticamente indispensabile. Ci faccia sapere.
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