Infezione grastrointestinale e autismo

Gentile dottore, il mio bambino di 18 mesi ha avuto una infezione gastrointestinale con 10 scariche di diarrea tra cui alcune scariche con muco e sangue. Al pronto soccorso gli hanno fato la coprocoltura e una flebo reidratante. Lo hanno sottoposto ad ecografia addominale trovando tutto nella norma tranne la presenza di linfonodi leggermente ingrossati. I valori dei globuli bianchi sono di 20.000 e la PCR è di 100/mg. Sospettanto infezione da adenovirus o rotavirus. A distanza di 24 ore dall'episodio acuto le scariche di diarrea sono diminuie a due al giorno solo dopo aver mangiato. Ho letto su numerosi articoli che l'autismo sarebbe causato da una grave infezione gastrointestinale cronica che in una fase critica dello sviluppo, come il secondo anno di età, potrebbe portare danni sul cervello che non riesce a processare molecole con funzioni associate ai neurotrasmettitori. Inoltre numerosi studi hanno evidenziato che i bimbi autistici avevano presentato tutti delle infezioni gastrointestinale e una iperplasia dei linfonodi dell'ileo.
Premetto che mio figlio non è autistico ma dopo aver letto tutto ciò mi sono spaventata e vorrei sapere se dopo questa infezione che il mio bimbo ha avuto e l'ingrossamento dei linfonodi c'è la probabilità che possa sviluppare l'autismo. Non so se è suggestione ma ora è più nervoso del solito e poco reattivo. La ringrazio anticipatamente
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Gentile signora, sulle cause dell'autismo non si sa a tutt'oggi nulla di certo. Sicuramente sull'argomento c'è molta suggestione che circola fra i mezzi di comunicazione ( specialmente su certi siti internet )e crea allarmismi e assurde credenze. Il rischio di sviluppare una sindrome autistica dopo una gastroenterite è simile a quella di scatenare un terremoto con un colpo di tosse.
Ma c'è anche chi ha detto che il battito d'ali di una farfalla in Messico può scatenare una bufera in California. Ma è solo un paradosso usato nell'ambito della matematica del caos e delle catastrofi, cioè degli sviluppi non lineari.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la sua risposta. E' vero oggi c'è troppoa diffusione di notizie false o quantomeno erroneamente interpretate a causa della facilità di accesso ai mezzi di comunicazione. Per fortuna il mio bimbo ha un comportamento normalissimo ed è molto partecipativo e questo già mi tranquillizza molto. Ma se posso approfittare della sua disponibilità vorrei chiederle se il fatto che il mio bambino di 18 mesi sia troppo bravo e troppo calmo, che non manifesta alcun sentimento negativo, che non mi provoca mai secondo le modalità tipiche della sua età (ad. es. capricci se gli dico di no o sfide provocatorie) sia una conseguenza del suo carattere e della sua indole oppure richiede l'attenzione da parte di uno specialista.
A volte sembra più grande della sua età non fa mai capricci, non salta sui divani o non mostra segnali di sfogo fisico, tipo picchiare altri bambini o scatenarsi fisicamente come la maggior parte dei bambini che vwedo.
Lui è curioso del mondo ma non lo aggredisce, lo osserva e gioca in maniera tranquilla, se non riesce a fare qualcosa piuttosto la lascia perdere anzichè manifastare la rabbia.
Mi devo preoccupare? c'è qualcosa che posso fare per far venir fuori la sua aggressività?
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Gentile signora: la cosa peggiore che lei può fare è quella di cercare di plasmare suo figlio secondo dei modelli che sembra essersi messa in mente , magari senza accorgersi("aggredire il mondo, manifestare la rabbia, far venire fuori la sua aggressività"). Cerchi di lasciar crescere suo figlio spontaneamente e, se vuole un consiglio, non legga articoli di psicologia infantile o simili, tantomeno di autismo e cose simili. Se ha qualche dubbio si rivolga al pediatra.
Cordialmente