Febbre ricorrente

buongiorno, sono la mamma di una bambina di tre anni vivace e allegra con febbri ricorrenti associate a stanchezza. negli ultimi 4 mesi ci sono stati 6/7 episodi con febbre bassa 37,5/38,5 solitamente il venerdì o durante le vacanze, tipo vigilia di natale, della durata di un giorno. si lamenta spesso di mal di pancia ma non ha problemi di stitichezza o a urinare. non mangia molto, beve tanto ma fisicamente è "florida". mi chiedevo se potesse essere il modo in cui il suo organismo "sfoga" la stanchezza. ho letto nei consulti già forniti una risposta su febbre da citomegalovirus. io l'ho contratto in gravidanza alla fine del 1° trimestre. abbiamo seguito il follow up, la bimba non ha avuto conseguenze ed è risultata positiva solo allo screaning del 1° mese. potrebbe esserci qualche relazione? grazie
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Dr. Antonio Ficarola Psicoterapeuta 12 1
Gentile signora.
Aspetti la risposta di un pediatra prima di valutare la mia, ma non escluda la possibilità che la febbre della sua bambina sia di origine psicologica. Potrebbe non essere casuale che questo sintomo si presenta quando la bambina è in vacanza e quindi sta più con lei (possono verificarsi diversi eventi di natura personale e relazionale, che la bambina "trasforma" in febbre).
Se il pediatra non trova altre cause, può consultare uno psicoterapeuta.

Cordiali saluti.

Dr. antonio ficarola

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta, avevo provato a paventare tale possibilità con il pediatra di base che escludeva tale possibilità. non è troppo piccola per vedere uno psicoterapeuta? nell'ultima settimana ha inoltre avuto due episodi (giovedì 31 gennaio e martedì 5 febbraio di febbre alta 40° per circa 24 ore).
grazie
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Dr. Antonio Ficarola Psicoterapeuta 12 1
Cara signora.
Prospettandole una psicoterapia o semplicemente una consulenza psicologica, non mi riferivo alla bambina, ma ad un aiuto per lei. So quanto è difficile essere genitori!
Ma se lei ha pensato che mi riferissi alla bambina, questo può avere un significato.
Tuttavia, non sembra attualmente che si possa escludere la ricerca per via pediatrica.

Auguro, a lei e alla sua bambina, di trovare la via di uscita e tornare a essere allegre insieme.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno. le chiederei, sempre che sia possibile, se può spiegarmi secondo lei quale possa essere il problema. so che non è facile essere un genitore, nè penso di essere esente da errori, ma non ho gli strumenti per "leggere" una possibile febbre psicosomatica. mi piacerebbe non dover lavorare ma durante il fine settimana cerchiamo di essere il più possibile disponibili alle esigenze dei bambini.
grazie.
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Dr. Antonio Ficarola Psicoterapeuta 12 1
Cara signora.
Quando dicevo che non è facile essere genitori, non alludevo tanto al fare errori come genitori (c'è un libro di G. Bollea intitolato "le mamme non sbaglano mai" e sono d'accordo con l'autore). Intendevo piuttosto dire che ogni genitore si porta dietro un passato di figlio, di cui non si accorge e che sta riproponendo oggi al proprio.
Allora il punto non è acquisire strumenti per "leggere" una febbre, ma qualcosa di più semplice e comune a tutti gli umani, come il mettersi bonariamente in contatto e in discussione con sé stessa per comprendere quali eventuali bisogni mancati ( fragilità, intimità, successo personale,svago, valore e stima di sé, essere sé stessa in tutti i sensi),lei possa aver "insabbiato" nel suo passato e nel presente e quindi "non riconoscere" in sua figlia.
Se così è stato, lei può recuperare la soddisfazione di ciò che è mancato, in una relazione attuale con un partner adulto (suo marito, se ce l'ha) e non "chiederlo" a sua figlia.
Rispetto al significato del sintomo posso, in un consulto on line,solo azzardare l'ipotesi che la febbre di sua figlia costituisca la comunicazione, difficile per lei da esprimere direttamente, di un bisogno di essere considerata la "piccola" che è ancora.
Tutto questo non esclude, comunque, l'intervento del pediatra.

Cordiali saluti.