Bambino di tre anni

Buonasera,
sono la mamma di un bambino di tre anni buono, autonomo e sereno. Anche all'asilo nido mi riferiscono di un comportamento molto positivo, essendo il bambino notevolmente predisposto all'apprendimento, curioso, desideroso di imparare, amante dei libri e della pittura, chiacchierone e allegro.
L'unico problema, e su questo chiedo un vostro parere, è che ogni mattina, seppur buono e tranquillo, le maestre del nido mi riferiscono di improvvisi scatti, che si manifestano in inconsulta agitazione. Nell'arco di pochi minuti, il bambino si calma e tutto torna alla normalità.
Sono ormai diversi mesi che questo comportamento si ripete e non vorrei che si trattasse di un campanello di allarme di un disagio o, più semplicemente, un comportamento da correggere.
Vi ringrazio per il parere che spero di ricevere.
buona serata.
Valentina
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Dr. Lorenzo Giacchetti Pediatra, Neonatologo 1.7k 24
Cara Signora,
è difficile rispondere rispondere in maniera accurata senza conoscere la storia del bambino.
da quanto tempo presenta queste manifestazioni?
è cambiato qualcosa nella sua organizzazione della giornata? eventi in famiglia?

Dr. Lorenzo Giacchetti
Specialista in Pediatria - Neonatologia e Patologia Neonatale, Varese.
Capoclinica Pediatria Ospedale di Lugano (Svizzera)

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Utente
Utente
Grazie per la risposta così sollecita. Queste manifestazioni si presentano dal mese di settembre, dal suo rientro al nido. Le uniche cose degne di rilievo che mi vengono in mente sono un periodo brevissimo di asilo estivo nel mese di luglio piuttosto spiacevole e, al rientro al nido a settembre, l'assenza della maestra che lo aveva seguito l'anno scorso perchè trasferita (era una eccellente supplente).
Possono essere queste le cause di questi comportamenti?
Ieri mi sono dimenticata di precisare che si manifestano anche con lanci di oggetti.
Le maestre mi hanno parlato di non perfetta percezione della fisicità: il bambino ha solo tre anni, ma è alto 110 cm.
Non so se, questi, siano elementi significativi...


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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Come va per quanto riguarda dormire, mangiare, pipì e popò, dar retta ai genitori e agli adulti, bizze, reazioni ai 'no',alle frustrazioni, rapporto con bambini, ai giardini, in casa...? Com'è l'organizzazione familiare? Come reagisce alla separazione dalla mamma o dal babbo, all'asilo o in altre situazioni ?...

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Utente
Utente
In primis, grazie mille per la Vs. attenzione. Quanto agli ultimi quesiti, il bambino dorme e si addormenta senza problemi. Problemi di alimentazione non ne ha mai avuti.Mangia di tutto e con gusto.
Capricci non ne fa molti, talvolta capita e urla: ho constatato, però, che si calma in pochi minuti e senza sforzi immani da parte mia. Il rapporto con i bambini all'asilo mi viene riferito essere normale, addirittura pare che si attivi per far fare pace a chi litiga, intervendo sistematicamente a difesa dell'uno o dell'altro. Quando è con me, invece, insieme a coetanei, il suo comportamento è molto socievole, salvo con alcuni che, ho pensato (ma forse mi sbaglio), non mi pare gli stiano particolamente simpatici. Ai giardini gioca facendosi valere, ma rispettando il turno e senza sgomitare. In casa è calmo. Gli piace giocare le costruzioni, disegnare, leggere libri. Mai da solo, però, salvo che per brevi lassi di tempo. Ama i cartoni, ma io gliene consento uno al giorno, normalmente nel tardo pomeriggio, e solo della Disney. L'organizzazione familiare è rigida: io lavoro molto, ma mi sono organizzata e riesco a trascorrere con lui molti pomeriggi a settimana. Esistono orari e regole, che lui rispetta senza problemi. Se salta, ad esempio, il pisolino pomeridiano, il giorno dopo mi chiede di non saltarlo. La separazione da noi genitori è tranquilla, sta molto volentieri con nonni e zii. Idem all'asiolo, non abbiamo avuto problemi di inserimento.
Nessun problema con i propri bisogni, il pannolino, salvo che per quando dorme, è stato tolto quest'estate.
Ripeto, manifesta questi atteggiamenti anche con me, quando stiamo insieme dalla mattina alla sera. Hanno breve durata, per calmarlo lo faccio sedere, gli dico che si deve calmare, a volte lo aiuto dandogli la mano, ma senza voler assumere un atteggiamento premiante.
Spero di essere stata sufficientemente esaustiva.
Vi ringrazio molto.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Cos'è che scatena questi episodi con lei?
L'ipotesi che mi si affaccia è di un bambino forse un po' troppo 'bravo', che vuol compiacere gli adulti, ma che poi qualcosa gli 'sfugge' e perde il controllo. Può darsi che la 'rigidità' familiare ( di solito è un vocabolo usato in senso negativo, non ho capito come lo usa lei...) possa un po' disturbarlo? L'esempio che fa mi suona un po' strano: quasi come lui stesso volesse difendere "le regole", ma è un po' troppo piccolo per 'internalizzarle', non tocca a lui farlo... Potrebbe costargli troppa fatica, che emerge quando 'sbotta' negli episodi descritti. Le regole vanno bene, ovviamente, ma forse ci si aspetta troppo che lui vi aderisca volontariamente?
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Utente
Utente
Guardi Dottore, La ringrazio davvero molto per il Suo prezioso interessamento. Per risponderLe, quando è con me la sua reazione talvolta si scatena di fronte a imposizioni che lui reputa inaccettabili. Più spesso nei momenti di noia, come anche all'asilo.
Ho usato impropriamente l'aggettivo "rigido": intendevo dire che esistono delle regole, poche, ma da rispettare. Se sgarra, però, accade ben poco: ad esempio, a tavola spesso non usa la forchetta, mangia con le mani, nonostante il nostro disappunto, ma la cena prosegue con molta serenità. E' un bambino davvero molto amato, sia da noi genitori, che dalle rispettive famiglie. Ho anche pensato che possa averlo un pò viziato, amandolo così tanto e dicendoglielo spesso, e di averlo reso "piccoso". Mi spiego, una delle mie paure è che questi suoi atteggiamenti siano espessione di pretese che lui avrebbe per ottenere quel che vuole. Ad ogni modo, il Suo parere rispecchia anche un altro timore che si era già affacciato nelle vie recondite della mia mente: ovvero, che lui sia davvero bravo e ogni tanto sbotti. Mi rendo conto di essere stata, con questa mia risposta, contraddittoria, ma davvero ho un pò di confusione in testa.
Ad ogni modo,che consigli mi può suggerire?
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
"...che lui sia davvero bravo e ogni tanto sbotti"...
Io dicevo un'altra cosa: un bambino che "cerca" di "essere bravo", di aderire alle richieste degli adulti, ma è sotto pressione per qualche motivo che da qui ancora non si vede e non ce la fa e sbotta...
Quali potrebbero essere le sue "pretese"? Lei lo vede come un bambino capriccioso che cerca di ottenere quello che vuole?
E' un bambino bravo o un bambino capriccioso?