Somministrazione ventolin a bambino di otto mesi

Mio figlio di otto mesi, affetto da Sindrome di Down ma non affetto da alcuna cardiopatia, è stato ricoverato il giorno 03.12.08 per una Bronchilite asmatiforme con desaturazione.
Il piccolino è stato trattato con "Ventolin" spray 4 puff ogni 2 ore e Bentelan 1 mg per tre giorni consecutivi.
Nel pomeriggio del o7.12.08 ha improvvisamente presentato dispnea, desaturazione e tachicardia improvvisi (raggiungendo circa 230 battiti/minuto).
Trasferito in altra struttura attrezzata per la Rianimazione neonatale, gli è stata immediatamente sospesa la somministrazione di "Ventolin".
Mi chiedo se sia davvero possibile somministrare ad un bambino così piccolo un simile dosaggio di detto farmaco.
Oggi, 08.12.08, a ventiquattro ore dalla sospensione della somministrazione di "Ventolin", mio figlio sta molto meglio ma vorrei sapere se il suo cuore possa aver riportato conseguenze.
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
ho già scritto la mia risposta ma non mi compare il feedback quindi la riformulo.

La dose di puff per un adulto è due massimo 3 volte al giorno in linea di massima, proprio perchè il broncodilatatore non va ad agire solo sul polomone ed occorre cautela nella sua somministrazione.

Ci sono forme iùmaneggevoli ed efficaci come quella in gocce, da fare in aerosol con diluizione di fisiologica.
Non ho problemi a dire che 4 puff ogni due ore è prescrizione a dir poco sconsiderata!

Voglio farle presente che per il suo bambino, proprio per la sua disabilità, occorre escludere non solo crdiopatie ma anche problemi alla trachea-laringe.

le porgo i migliori auguri
Dr.ssa Agnesina Pozzi

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Dr. Alfonso Collana Pediatra 46 2
Volevo solo specificare qualcosa riguardo la terapia dell’asma acuto. Le forme lievi o di gravità moderata possono essere gestite a casa. Le forme gravi o in soggetti a rischio vengono di solito gestite in Ospedale. La terapia dell’attacco grave (con tosse che spesso non c’è più, assenza o presenza di gemiti inspiratori o espiratori, cianosi cioè colorito bluastro della pelle, aumento della frequenza respiratoria maggiore a 50 atti al minuto in Suo Figlio che ha otto mesi, frequenza cardiaca maggiore a 160 battiti al minuto visto che Suo Figlio ha otto mesi, interessamento dei muscoli accessori della respirazione, saturazione uguale o inferiore a 90 %), in Ospedale si basa sui seguenti provvedimenti: a) somministrazione di ossigeno; b) Salbutamolo (che è la molecola del ventolin e del broncovaleas) per inalazione inizialmente 0.15 mg/Kg/dose o spray con distanziatore 4-10 spruzzi a intervalli di 20 minuti e fino a tre dosi; successivamente ogni 1-2 ore e poi secondo la risposta del paziente. Si somministrano ovviamente altri farmaci metilprednisolone ....
Le forme lievi o di gravità moderata possono nella maggior parte dei casi essere gestiti a casa con la compressina di bentelan e cosa più importante tramite l’aerosol con broncovaleas gocce ad un dosaggio di 0,15 mg/Kg/dose ovvero 150 microgrammi/Kg/dose che in parole semplici significa 0.6 gocce per Kg di peso corporeo quindi se Suo figlio pesa Kg 7.5 sono necessarie 4,5 gocce ma ne vanno bene quattro. Se invece deve utilizzare il ventolin spray con distanziatore il dosaggio è di 2-4 spruzzi cioè 200-400 microgrammi/dose. La frequenza delle somministrazioni va regolata in rapporto alla gravità dell’attacco di asma preferendo sempre dosi inferiori e più frequenti.
Volevo ancora specificare che utilizzando lo spray con il distanziatore nel bambino più piccolo bisogna somministrare almeno 4 puff (400 microgrammi) perché il salbutamolo che raggiunge le vie aeree è proporzionalmente più bassa rispetto all’età e che l’aumento della frequenza cardiaca è un effetto del salbutamolo che cessa alla sospensione dello stesso. Spero di essere riuscito a far capire qualcosa.

Dr. Alfonso Collana

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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora,
vedo che il collega Collana ha specificato tutto con estrema chiarezza e completezza anche per quello che riguarda il monitoraggio del piccoli in questi casi critici, perchè certo la tachicardia è uno degli effetti dell'iperdosaggio di salbutamolo (così come il broncospasmo paradosso, ossia il peggioramento proprio in seguito alla terapia inalatoria) che non va sottovalutato ma che soprattutto va evitato, e solo il monitoraggio può consentire decisioni terapeutiche efficaci.

Altri effetti collaterali ed indesiderati, accompagnano la somministrazione di salbutamolo
https://www.medicitalia.it/consulti/pediatria/59293-dubbi-sul-latte-vaccino-e-info-bronchite-asmatica.html, come facevo presente in un consulto simile.

Ribadisco la necessità di approfondire sulla trachea.

Dr.Agnesina Pozzi